Germania al voto: vince la Cdu di Merz, crollo dell’Spd e boom dell’ultradestra

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La Germania ha scelto: Friedrich Merz e la sua Cdu/Csu sono i vincitori delle elezioni federali del 2025. L’esito del voto conferma le previsioni degli exit poll, decretando la fine dell’era di Olaf Scholz, che ha ammesso la pesante sconfitta con “amarezza”.

Tuttavia, il trionfo della Cdu non è l’unico elemento di spicco di questa tornata elettorale: l’estrema destra di Afd ha ottenuto un risultato storico, raddoppiando i consensi rispetto al 2021 e diventando il secondo partito della Germania.

La vittoria della Cdu e il dilemma della coalizione

Friedrich Merz ha definito il risultato come una “serata storica”, con la Cdu che ha raggiunto il 28,6% dei voti, segnando un netto progresso rispetto al 24,1% del 2021. Ma nonostante il successo, la formazione di un governo stabile resta un’incognita.

L’Spd ha registrato un crollo verticale, fermandosi al 16,3%, mentre Afd ha raggiunto il 20,4%, consolidandosi come la seconda forza politica del Paese. I Verdi hanno subito una lieve flessione, scendendo al 12,3%, mentre la Linke è risorta con un inatteso 8,5%.

Le proiezioni indicano che una “Grosse Koalition” a due tra Cdu e Spd potrebbe non essere sufficiente per raggiungere la soglia di 316 seggi necessari alla maggioranza nel Bundestag. La chiave potrebbe essere rappresentata dal partito Bsw di Sahra Wagenknecht e dai Liberali dell’Fdp, entrambi al limite del 5% per l’ingresso in Parlamento.

Se entrambi riuscissero a superare la soglia di sbarramento, una coalizione a tre sarebbe inevitabile per garantire un governo stabile.

Il boom dell’ultradestra e le preoccupazioni internazionali

L’ultradestra di Alice Weidel ha celebrato un risultato senza precedenti: Afd ha raddoppiato i voti, sfiorando il 20% e consolidando il suo peso nella politica tedesca. “Abbiamo raddoppiato i nostri voti, siamo pronti a governare”, ha dichiarato la leader del partito, sottolineando la necessità di abolire il “cordone sanitario” che ha finora isolato la sua formazione politica.

Il successo di Afd è stato favorito da una campagna elettorale polarizzata, che ha sfruttato il malcontento per l’economia, le politiche migratorie e l’instabilità internazionale. Il voto arriva in un contesto di tensione crescente, con una serie di attentati e atti di violenza che hanno colpito Berlino e altre città nei giorni precedenti le elezioni.

Le reazioni politiche e internazionali

Le reazioni al voto tedesco non si sono fatte attendere. Donald Trump ha definito il risultato “un grande successo per la Germania e per l’America”, mentre il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu si è congratulato con Merz, sottolineando l’importanza della collaborazione tra Germania e Israele.

Anche il segretario generale della NATO, Mark Rutte, ha inviato un messaggio al leader della Cdu: “Non vedo l’ora di lavorare con voi in questo momento cruciale per la nostra sicurezza condivisa”, facendo riferimento alla necessità per l’Europa di rafforzare la spesa per la difesa.

Prospettive per il futuro governo

Dopo la caduta del governo Scholz, la Germania si trova ora davanti a un periodo di intense trattative per la formazione della nuova coalizione. Merz dovrà trovare i numeri per governare, bilanciando le aspettative della sua base elettorale e la necessità di stabilità.

Il leader della Csu Markus Soeder ha escluso ogni alleanza con i Verdi, mentre i Liberali dell’Fdp hanno espresso dubbi sulla possibilità di una coalizione Giamaica (Cdu, Verdi e Fdp).

Il futuro della Germania si giocherà nelle prossime settimane, con un quadro politico che vede un centrodestra vincente ma fragile, una sinistra in difficoltà e un’estrema destra sempre più forte.

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