Dalla cripta dell’Abbazia di San Giovanni in Fiore al Laboratorio d’Arte di Rosella Cerra. Ultima tappa della presentazione del Calendario AiparC Cosenza 2025 “La visione di Gioacchino da Fiore e le azioni consapevoli dell’uomo”.
Di Anna Maria Ventura
Un altro importante evento di AIParC Cosenza, si è svolto questo pomeriggio a Lamezia Terme. Presso il Laboratorio d’arte di Rosella Cerra, artista e Direttrice per la Calabria della testata online Centrosud24, è avvenuta una significativa e importante presentazione del Calendario AIParC 2025 “Il pensiero di Gioacchino da Fiore e le azioni consapevoli dell’uomo“, che si va ad aggiungere alle altre, tutte di successo, già avvenute.
Chiusura della mostra “La scelta di Adamo”
L’evento, come ha sottolineato la Cerra, rappresenta di fatto la conclusione anche della mostra “La scelta di Adamo”, inaugurata l’8 marzo. Presenti sulle pareti del laboratorio le opere di Antonio Iozzo, di Sonia Talarico e della stessa Cerra, che hanno tratto ispirazione da alcune delle immagini del Liber Figurarum di Gioacchino. Presenti fra il pubblico anche gli artisti Talarico e Iozzo e le curatrici della mostra, Antonella B. Bongarzone presidente della Casa Museo Gullo e Giovanna Adamo, presidente dell’Associazione Arte Antichità e Passato Prossimo che la hanno curata e patrocinata.
Presentazione del Calendario

La manifestazione si è svolta in un’atmosfera di intensa partecipazione culturale in una suggestiva cornice di opere d’arte, alcune, ispirate all’abate, figura chiave della spiritualità e della filosofia medievale. I lavori sono stati aperti dalla padrona di casa, Rosella Cerra. Tania Frisone, Presidente AIParC, ha sottolineato l’impegno dell’associazione nel valorizzare il patrimonio storico e spirituale della Calabria, richiamando l’attenzione sull’importanza della memoria e della formazione delle coscienze attraverso iniziative di qualità.
L’autrice Ada Giorno ha introdotto la sua opera con parole chiare ed efficaci, spiegando come, nella sua elaborazione del calendario, abbia messo a confronto il pensiero gioachimita con la moderna tecnologia ed evidenziando che la visione dell’abate così profonda e attuale, può, anzi deve ancora oggi ispirare le azioni consapevoli dell’uomo moderno. Il suo intervento ha messo in chiaro l’intento di AIParC di coniugare arte, storia e riflessione etica, dando al calendario non solo un valore estetico, ma anche un forte significato culturale.
Particolarmente significativo, appassionante e coinvolgente l’intervento del Prof. Riccardo Succurro, Presidente del Centro internazionale di Studi Gioachimiti, che ha inquadrato con rigore la figura di Gioacchino da Fiore, illustrandone il pensiero rivoluzionario e la visione profetica della storia umana. Gioacchino Profeta, e non “mago” che predice il futuro. Profeta nel senso di annuncio della Parola, della realizzazione del Paradiso sulla Terra, di un nuovo Avvento che rinnova l’Umanità con una nuova spiritualità. Ed è anche per questo motivo che è stato definito quasi “eretico”. Ma, nonostante ciò, apprezzato e tenuto in gran considerazione da regnanti e clero. Ricordiamo il voluto incontro di Riccardo Cuor di Leone che gli chiedeva spiegazioni sull’Apocalisse da Gioacchino rappresentata nel Drago a Sette Teste.
Il Prof. Flaviano Garritano, autore di un importante volume dal titolo “La Sambucina. Una grande Abbazia nell’Europa medievale”, ha completato l’incontro offrendo preziosi spunti sulle radici spirituali del territorio, sul quale è sorta l’abbazia della Sambucina, sottolineando il legame tra la tradizione monastica calabrese e l’esperienza gioachimita. Ed è stato proprio nella Sambucina che Gioacchino ha meditato il proposito di aprire il nuovo Ordine Florense.

Ha svolto il ruolo di moderatrice Anna Maria Ventura.
L’evento si è distinto per l’armonia tra gli interventi, la profondità dei contenuti, un pubblico attento e colto e l’ambiente accogliente che ha favorito un autentico dialogo tra i relatori e il pubblico stesso. Un incontro che ha saputo non solo celebrare la memoria di Gioacchino da Fiore, ma anche stimolare una riflessione sulla necessità, oggi più che mai, di un pensiero e di azioni orientate alla consapevolezza e alla speranza.