Giulia: a Sant’Antimo una fiaccolata per commemorarla

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Alle ore 19:00 di giovedì 8 giugno, l’Amministrazione comunale di Sant’Antimo ha organizzato una fiaccolata coinvolgendo l’Ambito N17, il Centro antiviolenza “Libera – Mente Donna”, la comunità ecclesiale cittadina, le scuole e le associazioni locali. L’evento è stato promosso con l’obiettivo di commemorare Giulia Tramontano, una giovane donna incinta di sette mesi che ha perso la vita a causa della tragica violenza inflittale dal suo compagno.

Il corteo si radunerà nel piazzale antistante la Villa comunale “Del Rio” in Via Roma e proseguirà lungo la stessa per concludersi in Piazza della Repubblica per un ricordo da parte delle autorità civili ed una preghiera da parte di quelle religiose.

Giulia Tramontano: la vicenda

Giulia Tramontano scompare la sera di sabato 27 maggio dalla sua casa di Senago, nel Milanese. A denunciare la scomparsa è proprio Alessandro Impagnatiello, il compagno, barman in un albergo di lusso a Milano che vive con lei.

Giulia aveva scoperto che Impagnatiello intratteneva una relazione parallela con un’altra donna di nazionalità inglese da diversi mesi. La relazione con questa donna, anch’essa incinta, era rimasta nascosta al di fuori dei loro rapporti, e di comune accordo avevano deciso di interrompere la gravidanza.

La vittima avrebbe quindi litigato pesantemente con il compagno, il quale l’avrebbe accoltellata due volte alla gola ed una al petto, per poi procedere a bruciare due volte il cadavere. Impagnatiello avrebbe poi denunciato la scomparsa di Giulia alla polizia.

Dopo aver commesso l’omicidio della compagna, Alessandro Impagnatiello avrebbe tentato di incontrare, nel corso della serata di sabato, l’altra donna con cui aveva una relazione segreta. Durante l’incontro, avrebbe affermato che la compagna era “andata via” e che ora era un “uomo libero”, cercando di screditare la vittima. Inoltre, avrebbe negato la paternità del bambino che l’altra donna aspettava. Tuttavia, la paura ha spinto l’amante a decidere di non incontrarlo.

Impagnatiello si trova ora in custodia presso il carcere di San Vittore, in attesa di processo. Nella giornata del 5 giugno il suo avvocato, Sebastiano Sartori avrebbe rinunciato alla difesa del suo assistito per “motivi connessi al rapporto fiduciario. Dunque coperti dal segreto professionale”.

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