Il vertice di pace per l’Ucraina in Svizzera si è concluso con una dichiarazione che “riafferma l’integrità territoriale” del Paese invaso.
Il vertice sottolinea che “il dialogo tra tutte le parti è necessario per porre fine” al conflitto, definisce inaccettabile “qualsiasi minaccia o uso di armi nucleari” e sollecita un completo scambio di prigionieri di guerra e il ritorno dei bambini deportati dalla Russia.
Il capo dell’intelligence di Mosca avverte: “Se non viene accettata la proposta di Putin, in futuro le nostre condizioni per la pace saranno più dure per Kiev”.
Berna: deroga al mandato d’arresto per il presidente se si recasse in Svizzera per ipotetici negoziati di pace
Il presidente russo Vladimir Putin potrebbe recarsi in Svizzera per partecipare a ipotetici negoziati senza essere arrestato, nonostante il mandato emesso nei suoi confronti dalla Corte penale internazionale. Lo ha dichiarato la presidente della Federazione Viola Amherd.
Interviene Stoltenberg ritenendo che: “l’Occidente imponga un costo alla Cina per il sostegno alla Russia”
Il presidente cinese Xi Jinping “ha cercato di dare l’impressione di essere in secondo piano in questo conflitto” in Ucraina pubblicamente.
Questo per evitare sanzioni e mantenere il flusso commerciale, ma la realtà è che la Cina sta alimentando il più grande conflitto armato in Europa dalla Seconda guerra mondiale.
Al contempo la Cina vuole mantenere buoni rapporti con l’Occidente per interessi politici ed economici
Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un discorso tenuto a Washington al Wilson Center ribadisce: “Pechino non può avere entrambe le cose. A un certo punto – e a meno che la Cina non cambi rotta – gli alleati devono imporre un costo”
“La guerra in Ucraina dimostra che la nostra sicurezza non è regionale, ma globale, anche per i sostegni che la Russia sta ricevendo dalla Cina”
Le prospettive di pace sono lontane.