I vicedirettori di CentroSud24 Ugo Mastelloni e Giovanni Barretta al tavolo tecnico dell’Intergruppo parlamentare su “Risorsa Sud, aree interne e isole minori”

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Nel corso dell’ufficializzazione della costituzione dell’Intergruppo parlamentare “Risorsa Sud, aree interne e isole minori” si è costituito anche il tavolo tecnico del quale sono entrati a far parte i vicedirettori di CentroSud24, Ugo Mastelloni e Giovanni Barretta.

Il dr. Giovanni Barretta, in chiusura dei lavori, prendendo le mosse dalla sua esperienza, quale  economista d’impresa e componente del gruppo di lavoro della Commissione Speciale Aree interne presso il Consiglio Regionale della Campania,  è intervenuto con una veloce disamina di quelli che sono i problemi ancora oggi irrisolti nel Mezzogiorno e nelle  Aree interne, snocciolando gli ultimi dati Istat relativi al PIL, all’occupazione ed alle dinamiche demografiche in atto, con riguardo alla natalità ed al triste fenomeno dell’emigrazione  interna al Paese, con flussi crescenti di giovani laureati meridionali che emigrano verso l’estero o verso le regioni del Centro Nord d’Italia.

Le statistiche più recenti evidenziano, infatti, come negli ultimi 10 anni il Mezzogiorno abbia perso circa 640.000 residenti, in maggioranza giovani con un alto livello di qualificazione, molti di essi laureati. Si tratta, ha sottolineato Giovanni Barretta, di giovani che, con grande dispendio di risorse economiche, sono stati formati dal sistema d’istruzione meridionale, che vanno via, creando valore aggiunto e ricchezza in territori che fino ad allora nulla hanno fatto per loro.

La beffa è allora doppia: vanno via dal Mezzogiorno tante risorse che sono giovani e, al contempo, tra i più qualificati del territorio, con ciò determinando il suo progressivo impoverimento e depauperamento. Nel dopoguerra, con le precedenti emigrazioni, a partire con la “valigia di cartone legata con lo spago”, erano stati – invece – quelli che non avevano un livello d’istruzione adeguato, né serie prospettive.  

Il tavolo tecnico dell’intergruppo parlamentare è già al lavoro.

I vicedirettori di CentroSud24 Ugo Mastelloni e Giovanni Barretta al tavolo tecnico dell’Intergruppo parlamentare su “Risorsa Sud, aree interne e isole minori”

Oggi la progressiva desertificazione sociale ed economica è un fatto drammatico e bisogna assolutamente trovare il modo di contrastarla. In Campania, ad esempio, presso il Consiglio Regionale è stata di recente presentata un’iniziativa di legge regionale dal titolo “Torno in Campania” che mira a favorire il rientro di giovani talenti verso la terra d’origine. La dotazione finanziaria che si prevede di appostare per la sua copertura è ancora irrisoria, rileva l’economista Barretta, ma l’iniziativa costituisce un primo segnale sulle cose da fare subito: arrestare l’emorragia demografica in atto con la fuga dei cervelli.

Esiste, inoltre, secondo Barretta, il tema delle aree interne, sempre in sofferenza e marginali, anche nella pianificazione dello sviluppo e nel dibattito politico del Paese.

Le aree interne, tra queste particolarmente del Mezzogiorno, sono state investite da una inesorabile quanto prevedibile deriva, i cui effetti principali sono stati: lo spopolamento, l’emigrazione, la rarefazione sociale e produttiva, l’abbandono della terra e le modificazioni del paesaggio.

Neppure il PNRR sembra rispondere alle esigenze di coesione territoriale fra la fascia costiera e le aree interne, non riuscendo a riequilibrare quella frattura storica tra le terre della “polpa e quelle dell’osso”, così come le definiva lo storico ed economista, Manlio Rossi Doria.

Nasce il tavolo tecnico dell’intergruppo parlamentare: CentroSud24 è in prima linea grazie ai suoi vicedirettori

La narrazione che finora si è sentita nel dibattito politico-economico degli ultimi decenni, a partire almeno dalla riforma del Titolo V° della Costituzione, secondo Giovanni Barretta, riprendendo le tesi rilanciate sul tavolo da Pino aprile, è stata che fosse necessario ed utile concedere maggiore autonomia ad alcune regioni per far correre più velocemente il Nord del Paese, che avrebbe fatto così da locomotiva, tirandosi poi dietro il pesante convoglio del Mezzogiorno. Ma non è così che sono andate le cose.

Il processo, ha detto Barretta, dovrebbe essere del tutto inverso: occorrerebbe puntare sul Mezzogiorno, che ha maggiori margini di crescita, piuttosto che sul Nord del Paese, che, invece, è saturo, e che – da oltre un decennio – registra arretramenti significativi in termini di competitività e di crescita del PIL, rispetto alle altre aree del Centro e Nord Europa.

Puntare sul Mezzogiorno significa, intanto, recuperare il gap infrastrutturale esistente, non più accettabile, riconoscere ed assecondare le sue naturali vocazioni turistiche, nelle produzioni agroalimentari di eccellenza e nel settore energetico. Significa anche non più ignorare, come finora avvenuto, che il Mezzogiorno e le sue Isole sono al centro di un Mediterraneo che potrebbe costituire un enorme volano per lo sviluppo dell’intero sistema Paese.

Infine, secondo l’economista Barretta, occorrerebbe favorire iniziative  di  valorizzazione del ruolo delle Università, degli Istituti di Formazione e dei Centri di Ricerca  del Mezzogiorno, che devono divenire un nuovo punto di forza all’interno del sistema Paese, dimostrando di riuscire a coniugare bene radicamento territoriale ed apertura al sapere, alla scienza nella sua dimensione internazionale (riuscendo effettivamente a porsi come un’istituzione “glocale”, espressione che sintetizza la confluenza della dimensione “globale” nella dimensione “locale”).

Tavolo Tecnico: l’intervento di Ugo Mastelloni

L’avv. Ugo Mastelloni, avvocato con esperienza internazionale specializzato in infrastrutture e grandi opere, intervistato a margine dei lavori, ha dichiarato il proprio compiacimento e ringraziamento  a CentroSud24 per avergli offerto  l’opportunità di partecipare a una iniziativa di così grande rilievo e qualità, come è la nascita di un intergruppo cui collaborano  politici di estrazione e partiti diversi, che fruirà del supporto di tavoli di lavoro di alto livello tecnico scientifico culturale, e che mira ad un unico alto fine.

Le vicende degli ultimi anni hanno determinato una frattura rispetto ad una continuità sociale ed economica che, secondo Mastelloni, era divenuta in più occasioni una stanca ripetizione di assetti, modelli ed attività che, negando anche la necessità di aggiornamento e integrazione di sistemi e strutture infrastrutturali, non riuscivano a rilanciare il Paese, ed anzi nemmeno a seguirne la crescita. In particolare, non premiavano quella vivacità intellettuale e ricchezza di inventiva e capacità di lavoro che sono caratteristiche degli italiani riconosciuti in tutto il mondo, non consentivano di utilizzare quelle grandissime capacità che ha il Paese e soprattutto il Mezzogiorno, vittima da ultimo anche di un errato pensiero che, mentre vedeva solo negatività, negava ogni sviluppo in un mondo che, al contrario, sta cambiando con rapidità e profondità mai viste prima.

In CentroSud24 prima e in questa iniziativa ora, dice Mastelloni: “ho invece visto giovani che partecipano in modo positivo della modernità comprendendone le opportunità. Io credo che se riusciremo ad esaltare le eccellenze del Mezzogiorno, ad impedire che il modello dell’autonomia differenziata divenga solo un’errata attuazione di modelli di crescita legati alla mera proporzionalità di quanto già accaduto e ad impedire proposizioni creative, e riusciamo invece a spingere in quella direzione che necessariamente, anche per le mancanze precedenti, può dare il massimo delle possibilità di miglioramento anche economico,  a vantaggio  prima di tutto del Mezzogiorno ma così anche di tutto il Paese, questo potrà rivedere un Rinascimento culturale sociale ed economico.

Sono certo che il lavoro di questo intergruppo andrà in questa direzione porterà ottimi vantaggi e risultati, così come sono certo che Centro Sud 24 potrà divenire una voce utile a diffondere un pensiero creativo e positivo, grazie ai giovani che lo hanno costituito e che ne saranno la spina dorsale”.

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