Il libro sul 34% al Sud arriva al Salone Internazionale del Libro di Torino

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Sarà presentato domenica 12 maggio il saggio “34%- La storia di una legge per il Sud – La questione meridionale a Bruxelles

Di Rosella Cerra e Roberto Longo

Nello stand della Città Metropolitana di Reggio Calabria, saranno gli autori Rosella Cerra e Roberto Longo a parlarne, insieme ad Antonella Cuzzocrea della Casa Editrice Città del Sole, che proprio nella città dello Stretto ha la sua sede.

Un viaggio di oltre mille e trecento km, da Reggio Calabria a Torino, per parlane, nell’estremo Nord-Ovest, di diritti negati al Sud. Un libro ancora da terminare. Un testo che ancora ha un capitolo da aggiungere.  Perché si aspettano delle risposte sul perché non viene rispettata una norma che definisce in maniera chiara la ripartizione delle risorse dello Stato in proporzione alla popolazione, per strutture e infrastrutture, aiuti alle imprese e sostegno ai Comuni. Colpa del Sud? Colpa degli amministratori? Colpa di politici distratti o incapaci di portare a termine le mille promesse che si fanno in campagna elettorale?

Ed è proprio alle soglie del rinnovo del Parlamento Europeo che questo tema ritorna di estrema attualità

“La questione meridionale a Bruxelles” è il sottotitolo del libro. Perché tutto è nato da una petizione portata avanti da un movimento meridionalista e presentata alla Commissione Petizioni a Bruxelles nel 2015. Si chiedeva la ripartizione dei fondi in conto capitale dello Stato italiano in proporzione al numero della popolazione. ed ecco da dove nasce quel 34%. Il 34% della popolazione italiana risiede nel Sud Italia. Ma non ha le stesse opportunità che ha il resto del Paese.

Eppure, dall’Europa sono giunti diversi moniti all’Italia affinché riduca le disuguaglianze ed elimini il profondo gap, il profondo abisso, che vi è fra le due parti d’Italia

L’impegno dei governi italiani, da Gentiloni a Renzi, fino a Conte, è stato quello di mettere nero su bianco una norma che stabilisse l’applicazione della cosiddetta “clausola del 34%”.  Ma quando una legge è scomoda la si ignora. Non si applica, trascinandola nel dimenticatoio. Con questo libro gli autori, la casa editrice e tutte quelle persone che stanno prendendo consapevolezza, stanno cercando di riportare alla luce questa norma e, con fatica, di renderla nota a quegli amministratori e imprese del Sud che non riescono a far quadrare i conti per mancanza di risorse e di supporto. È un libro di denuncia, dove al banco degli imputati vi è chi tale legge non la applica, ma anche chi non ne rivendica l’applicazione.

Ed è nella prefazione scritta da Barbara Lezzi in qualità di Ministro per il Sud del governo Conte 1, che si constata amaramente che

 «Il vincolo del 34% degli investimenti per il Sud con richiamo nel DEF divenne legge a fine 2018. Era molto importante aver inserito il Sud nel ciclo di bilancio perché, se nel Def si fosse evinto il mancato rispetto del vincolo, si sarebbero potuti programmare ed indicare i correttivi. Sapete quante volte si è “venduta” ai cittadini la rivoluzione del vincolo del 34%: sei volte. La prima con il Governo PD/Nuovo Centro Destra con la legge che lo previde, la seconda con il relativo decreto attuativo. La terza con la legge fatta da me e il relativo DPCM è la quarta. La quinta con la modifica del Ministro Provenzano e la sesta con il secondo e ultimo DPCM a riguardo del Presidente Conte.

Quante volte rispettata? Mai».

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