E’ un Napoli diviso a metà quello visto ad Udine. Il primo tempo da squadra senza mordente e opaca, il secondo tempo da squadra tenace e capace di giocare molto bene a calcio. Si riparte da qui e non solo per la vittoria.
Il Napoli finalmente gioca bene
Il Napoli ritorna a vincere dopo le due sconfitte rimediate in 72 ore contro la Lazio. Ma per farlo ha dovuto prima prendere uno schiaffo dall’Udinese, andata in vantaggio al minuto 22’ con Thauvin (che ha prima sbagliato il rigore, giustamente assegnato, e poi segnato sulla ribattuta). Il Napoli visto nei primi 45’ minuti di gioco è stato un continuo dei 180’ minuti contro la Lazio: una squadra senza il giusto mordente, incapace di reagire allo svantaggio dopo venti minuti e soprattutto incapace di imbastire un’azione degna di essere nominata come tale.
Poi c’è, fortunatamente, il secondo tempo. E’ impossibile per noi sapere cosa sia successo in quel quarto d’ora di break (probabilmente Conte avrà tirato giù gli armadietti), ma fatto sta che il Napoli ritornato in campo è completamente galvanizzato.
Ma non solo nello spirito, ma anche e soprattutto imbastendo con grande frequenza diverse occasioni da rete.
Il Napoli trova subito la rete del pari : al minuto 50’ McTominay con un lancio panoramico manda in porta Lukaku che, finalmente, ha la possibilità di mostrare la sua skill migliore (progressione verso la porta) e a tu per tu contro Sava porta il risultato sull’1-1.
Ma non è finita qui: perché il Napoli, chiaramente, la partita la vuole vincere. E per farlo si fa trainare da Neres (chiamato quest’oggi e nelle prossime gare a sostituire Kvara) che ha letteralmente mandato in tilt la difesa friulana.
Ogni duello 1 vs 1 è stato stravinto dal brasiliano. Una gioia per gli occhi. E la rete del 1 a 2 arriva proprio su uno dei tanti dribbling vinti dal brasiliano, che poi in mezzo al traffico riesce a causare l’autorete di Giannetti (decisamente sfortunato in questa circostanza il difensore bianconero).
Soltanto sul 1-2, Conte effettua la prima sostituzione: Simeone al posto di Lukaku. E il Cholito si rivela subito decisivo con un fantastico assist per Anguissa (azione davvero molto bella e per certi versi simile a quella dell’1-1).
Il Napoli ha poi gestito negli ultimissimi minuti. Quella di Udine non è stata la semplice vittoria di “cazzimma”, ma è stata una vittoria fondata su principi ben solidi come l’essere propositivi e costantemente creativi (affidandosi alla freccia in più nell’arco di Conte ossia Neres).
L’auspicio è che Conte riveda alcune sue posizioni eccessivamente timorose e, una volta rientrato Kvara, possa andare con il tridente di fuoco.
Il Napoli, per il momento, si porta i 3 punti a casa e torna a -2 dall’Atalanta capolista. Una vittoria per ripartire, ma stavolta con una testa e uno spirito completamente diversi.
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