Il Napoli risponde all’Inter battendo il Milan per 2-1. Politano e Lukaku aprono le danze, poi la solita sofferenza (evitabile) nel finale degli azzurri

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Il Napoli torna a vincere battendo il Milan per 2-1. Politano e Lukaku tornano al gol. Male Conceicao che come di suo solito sbaglia l’11 iniziale. Il forcing finale dei rossoneri è inutile ai fini del risultato, ma quanta sofferenza per gli azzurri.

Il Napoli torna a -3 dall’Inter

Il Napoli batte il Milan per 2-1. Tre punti ottimi per il morale e per la classifica. Innanzitutto, perché allontanano le inseguitrici e blindano ulteriormente la qualificazione per la prossima Champions League. E poi, perché tiene in vita il campionato per almeno un’altra settimana.

L’Inter alle 18 aveva fatto il suo, battendo l’Udinese sempre per 2-1. Pertanto, gli azzurri avevano un solo risultato per non vedere aumentare il distacco dall’Inter.

Neres torna a disposizione e Conte lo manda subito in campo, tornando al 4-3-3, con McTominay out all’ultimo minuto per influenza.

L’inizio gara degli azzurri è straripante. Complice, ovviamente, un Milan goffo che regala subito il gol del 1-0 a Politano con la solita complicità della fase difensiva balneare dei rossoneri.

Pavlovic (stranamente difeso dall’opinione pubblica) regala almeno un gol a partita. Stasera si è però superato, regalandone addirittura due.

Prima a Politano e poi a Lukaku. Il belga, con la rete di stasera, è arrivato a 11 marcature in campionato.

Il primo tempo non sembrava un match, ma una classica esercitazione d’allenamento da attacco vs difesa. Gli azzurri attaccavano e i rossoneri difendevano (e anche piuttosto male).

Non è la prima volta che i rossoneri hanno sbagliato l’approccio alla gara. Con la complicità, ovviamente, di Conceicao che ha sbagliato per l’ennesima volta la formazione iniziale.

Il Milan meglio nella ripresa grazie a Leao, quanta sofferenza per il Napoli

Per il Milan era praticamente impossibile disputare una ripresa peggiore dei primi 45’ minuti di gioco. Il cambio di registro è stato possibile, innanzitutto, grazie all’ingresso di Leao per Bondo a inizio secondo tempo.

Il portoghese è entrato bene, connettendosi subito alla grande con Theo. Ed è proprio dalla fascia sinistra che sono arrivati i grandi pericoli per la retroguardia azzurra.

Prima con il rigore conquistato da Theo (e poi sbagliato da Gimenez) su ingenuità del neo-subentrato Billing e poi con la solita combinazione dei due che ha messo in porta Jovic per il 2-1.

Il serbo è tornato al gol dopo quasi un anno di astinenza.

Per il Napoli è stato un secondo tempo di grandissima sofferenza, soprattutto fisica. Tanti azzurri erano al rientro dal 1’ minuto (Olivera, Anguissa e Neres).

Ma l’importante era ottenere i 3 punti. E cosi è stato. Il Napoli si piazza a -3 dall’Inter capolista e blinda il vantaggio dalle inseguitrici per il posto Champions.

Una notte per sognare per gli azzurri. Ma la sofferenza nel finale è una bella problematica che gli azzurri si portano dietro da inizio stagione. Il 5-4-1 appiattisce troppo la squadra. A Conte spetterà prendere le giuste misure per evitare altri gol rocamboleschi nel finale come quello di Angelino.

Il Napoli nel frattempo c’è ed emette un sussulto. La lotta scudetto è ancora viva, nonostante tutte le difficoltà del caso per gli azzurri.

Contributo esterno.

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