Il ruolo del Dottore Commercialista nel distretto agroalimentare campano

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Il ruolo del Dottore Commercialista nel distretto agroalimentare campano. Ieri pomeriggio  a Nocera Inferiore, nella suggestiva e storica cornice del Castello del Parco Fienga, organizzato dal Coordinamento Regionale Molise e Campania dei Giovani Commercialisti (UNGDCEC) e dall’Unione dei Giovani Commercialisti di Nocera Inferiore, con il patrocinio del locale Ordine dei Dottori Commercialisti ed  Esperti Contabili, della Fondazione Centro Studi UNGDCEC e dell’International Union Young Accountants (IUYA),  con la nostra testata media partner dell’iniziativa, si è tenuto un interessante seminario sulle potenzialità del sistema agroalimentare campano, dal titolo: “Il distretto agroalimentare campano: il ruolo del dottore commercialista”.

Tra i temi del seminario: le opportunità a sostegno del settore agroalimentare, il ruolo delle filiere, delle reti d’impresa e dei distretti, le eccellenze campane in tavola e le prospettive di sviluppo dell’agroalimentare in Campania.

 Dopo il saluto di benvenuto ed una breve relazione introduttiva,  da parte del Presidente dell’Unione Giovani di Nocera Inferiore, Mario Della Porta, sono seguiti i saluti  istituzionali di rito da parte del Sindaco, Paolo De Maio, del Governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, del Presidente dell’UNGDCEC, Matteo De Lise, del Coordinatore regionale UNGDCEC Molise e Campania, Ida Lonardo, di Giancarlo Falco per la Fondazione Centro studi UNGDCEC  e, infine, di Danilo Casucci del CdA IUYA.

La prima tavola rotonda: “Le opportunità a sostegno del settore agroalimentare

Terminati i saluti, il seminario è entrato nel vivo, articolandosi in tre distinte tavole rotonde. La prima, dal titolo “Le opportunità a sostegno del settore agroalimentare”, introdotta e moderata da Giuseppe Esposito, Vice presidente UNGDCEC di Nocera Inferiore, ha visto gli interventi di Andrea Chianese, di Azimut sgr, Francesco Chianese, Responsabile PNRR per Banca di Credito Popolare,  Gaetano Mongelli, CdA IUYA, Giovanni Ferro, Ceo Helios, Giulio Marconi, Amministratore delegato Protos Energy, Luigi Frunzo,  docente Unina, Maurizio Arcuri, Direttore Commerciale PSB, e Vito Cinquepalmi, Presidente commissione finanza agevolata UNGDCEC.

L’obiettivo dell’efficientamento energetico e della ricerca di soluzioni sempre più sostenibili dal punto di vista ambientale, anche grazie all’aiuto delle ingenti risorse messe a disposizione dal PNRR, è stato il leitmotiv della prima parte dei lavori seminariali. Tra gli interventi più significativi, quello di Maurizio Arcuri, direttore commerciale di PSB, che ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto, soprattutto durante la pandemia, nell’accompagnamento delle imprese nel delicato passaggio alla transizione digitale/tecnologica e quella ambientale che ha consentito a queste di efficientarsi, recuperando il gap precedentemente accumulato ed acquisendo importanti vantaggi competitivi. Su questo fronte, il “Piano Industria 4.0”, comprensivo della “formazione 4.0” ha consentito alle aziende di ammodernare significativamente il proprio parco macchine, impianti ed attrezzature, adeguandolo alle sfide che vengono dal mercato. In particolare, ha ricordato Arcuri come durante il periodo post pandemia, quando le imprese avevano la necessità di trovare delle forme alternative alla cassa integrazione e al contempo sentivano l’esigenza di riqualificare le competenze dei propri lavoratori fermi per tanto tempo, una risposta importante è venuta dall’introduzione del Fondo Nuove Competenze. Con la formazione 4.0 e il Fondo NC le imprese hanno avuto la possibilità concreta di innovarsi, ricevendo agevolazioni e contributi sul costo del personale in formazione, nonché sul costo stesso della formazione. 

Nella stessa sessione di lavori, Francesco Chianese per la Banca di Credito Popolare ha, invece,  esaltato il ruolo dei commercialisti che diventano dei preziosi  facilitatori del complesso  rapporto tra banca e impresa.

La seconda tavola rotonda: “Distretti, Filiere e reti di imprese: una sfida da cogliere”

 La seconda tavola rotonda del pomeriggio, dal titolo “Distretti, Filiere e reti di imprese: una sfida da cogliere”, introdotta e moderata da Carlo De Luca, dell’UNGDCEC, ha visto gli interventi di numerosi esperti di settore e del fare impresa in modo moderno ed efficiente, secondo un sistema sempre più organizzato ed  integrato. Alla discussione hanno partecipato: Alessandro Bonandini, per l’UNGDCEC “Reti d’Impresa”, Giovanni Giugliano, coordinatore GAL “Terra e Vita”, Massimo Petrosino, Presidente Distretto Nocera-Gragnano, Raffaele D’Alessio, Università Salerno, Ferdinando Gandolfi, politiche agricole regione Campania, Rosanna Sellitto, Presidente Giovani imprenditori ANICAV e Sebastiano Zanette, Fondazione UNGDCEC.  A seguire un approfondimento sulle eccellenze campane in tavola, che ha visto la partecipazione dei Presidenti del Consorzio di Tutela del “Pomodoro San Marzano” dell’Agro Sarnese Nocerino e del Consorzio di Tutela “Mozzarella di Bufala Campana DOP”.

Zanette e Bonandini, per l’UNGDCEC, hanno sottolineato la rilevanza degli strumenti del distretto, delle reti d’impresa e del contratto di sviluppo, quest’ultimo rivalutato dal PNRR per i distretti considerati strategici, nel favorire la specializzazione produttiva, l’efficientamento dei processi organizzativi e la competitività delle imprese sul mercato. I contratti di sviluppo con il PNRR sono stati estesi anche al settore agricolo senza particolari limiti dimensionali.

La tavola rotonda finale, dal titolo “Il distretto agroalimentare campano: un patto per lo sviluppo del territorio”

La tavola rotonda finale, dal titolo “Il distretto agroalimentare campano: un patto per lo sviluppo del territorio”, è stata introdotta e moderata magistralmente da Mario Della Porta, presidente dell’Unione Giovani di Nocera e padrone di casa.

 Sull’analisi delle prospettive dell’agroalimentare campano e sulle ricadute economiche e sociali sul territorio, si sono avvicendati in un vivace dibattito i più importanti rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali, delle associazioni professionali sindacali e datoriali del  comparto agricolo e dei Commercialisti. Sono intervenuti: Agostino Soave, Presidente ODCEC Salerno, Antonio Iannone, Segretario Presidenza del Senato, Antonio Del Giudice, Vice Presidente ANCI Campania (Sindaco di Striano), Gennarino Masiello, Vice Presidente Nazionale Coldiretti, Giuseppe Romano, Commissario Straordinario ZES Campania, Luigi Traettino, Presidente ANICAV, Matteo De Lise , Presidente UNGDCEC, Rosario Rago, Confagricoltura.

Del Giudice (Sindaco di Striano) per l’ANCI ha esposto sul tema il punto di vista degli amministratori locali.  Secondo il rappresentante dell’ANCI, che è anche imprenditore del settore, occorre che gli amministratori locali, nella programmazione e gestione delle politiche di utilizzo del territorio, ricerchino costantemente e con senso di responsabilità il giusto equilibrio degli interessi per coniugare assieme le esigenze dell’agricoltura con quelle dell’industria; magari destinare all’industria solo quei terreni meno adatti alla coltivazione. Del Giudice nel suo intervento ha richiamato la necessità di valorizzare ancor di più le eccellenze agroalimentari della Campania; oltre al pomodoro e alla mozzarella, ci sono la nocciola, la noce, il cetriolo e tanti altri, appartenenti ad altrettanti comparti produttivi di tradizione secolare che vanno parimenti tutelati. Del Giudice ha posto, infine, la questione della politica dei prezzi e della concorrenza sul mercato, talvolta sleale, che ha fatto perdere negli anni ai prodotti agroalimentari campani importanti  quote di mercato e a cui bisogna necessariamente mettere mano con interventi appropriati.

L’intervento a tutto campo del Senatore Antonio Iannone

A seguire il vivace intervento a tutto campo del Senatore Antonio Iannone (di Fratelli d’Italia) che nel portare al convegno i saluti del Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida; ha plaudito alla bontà dell’iniziativa dei giovani commercialisti, ricordando innanzitutto ai presenti che quello di Nocera- Gragnano è stato il primo distretto industriale in Italia.

Dal punto di vista della sua componente imprenditoriale, ha osservato il Senatore di Fratelli d’Italia, il distretto continua a rappresentare una realtà vivace, fervida di idee e proposte; al contrario, si registra, e oramai da anni, l’assenza della Regione Campania che, anche di recente con il suo immobilismo, ha fatto perdere importanti risorse nazionali e comunitarie già appostate per il settore agricolo.

Secondo Iannone, la Regione non è finora riuscita a svolgere quel ruolo importante e trainante, che – invece – avrebbe dovuto tenere, per consentire al settore di ammodernarsi, accrescere i livelli di produttività e recuperare quote di mercato, valorizzando le eccellenze agroalimentari del territorio.

Al contrario, assicura Iannone, l’impegno da parte del Governo per la valorizzazione del territorio c’è e rimane anche per il futuro; del resto, è proprio per questo che il Ministero è stato denominato dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare. Su questo fronte, importanti risultano i contratti di filiera, che rappresentano ancora un volano per lo sviluppo del territorio.

Il made in Italy, ha detto il Senatore Iannone, è e rimane parimenti nella nostra agenda di governo. Quello che, invece, oggi si vede sul territorio è il quadro di eccellenze nelle produzioni agroalimentari che registrano un arretramento, accanto ad un processo di  progressiva deindustrializzazione, che ha determinato l’attuale crisi di sistema.

Finalità del PNRR: qualità della spesa e individuazione degli interventi

 I professionisti e, in particolare, i commercialisti possono aiutare le imprese ad essere al passo con i tempi e a cogliere le occasioni che il PNRR crea, soprattutto in termini di qualità della spesa e non quantità della che è assunta comunque in parte a debito, ha detto con forza Iannone, non  interessa a questo governo.  

L’intervento di Matteo De Lise: I Giovani Commercialisti protagonisti del futuro

Matteo De Lise, Presidente UNGDCEC, in chiusura dei lavori, citando numeri e dati di fatto, ad una folta e attenta platea rimasta fino a tarda ora a seguire il congresso regionale,  è partito dalla constatazione, rappresentata da tutti gli intervenuti,  come finora ci siano state condizioni che hanno fatto perdere competitività al settore agroalimentare campano, pur in presenza di riconosciute eccellenze produttive.

Questo è ancor più grave, osserva De Lise, ma conferma ancor di più che bisogna puntare sui giovani professionisti e, tra questi, i giovani commercialisti, che oggi hanno competenze, evidentemente, più affinate in termini di strategia, pianificazione ed internazionalizzazione, che si candidano ad accompagnare le imprese. Ma queste devono fidarsi dei giovani commercialisti, riconoscere in loro un valore aggiunto e, quindi, dare loro la possibilità di farsi accompagnare nell’affrontare le formidabili sfide della competitività e dei mercati sempre più globalizzati.

Ai Giovani Commercialisti il compito di prendere per mano le imprese

Il convegno di Nocera dei Giovani Commercialisti è stato davvero un’occasione importante per fare il punto, con i massimi esperti del settore, le imprese e le rappresentanze istituzionali ed associative, sullo stato di salute del comparto agroalimentare campano e sulle sue prospettive di sviluppo nella logica del distretto e della rete. Sono stati, infatti, affrontati,  da diverse angolazioni,  tutti i principali temi con l’analisi delle opportunità e delle criticità presenti.

Il messaggio che viene da Nocera è che le eccellenze campane in tavola vanno adeguatamente salvaguardate, come dovrebbe avvenire per il resto del “made in Italy”, non solo con le politiche di tutela dei marchi e l’intervento dei consorzi, ma anche con strategie di sistema, capaci di valorizzare in modo unitario le identità e le naturali vocazioni territoriali, la storia, la cultura e le tradizioni locali. 

Ai Giovani Commercialisti campani oggi il compito di accompagnare le imprese nelle nuove formidabili sfide, poste da un’economia globalizzata, sempre più interconnessa, e da mercati caratterizzati da livelli di competitività crescenti, che  richiedono un approccio basato su attente analisi tecniche  e pianificazione delle azioni, che non ammettono errori ed improvvisazione, come finora avvenuto in qualche caso.

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