Intervista alla Senatrice Alessandra Maiorino M5S su governo e diritti LGBT+

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Alessandra_Maiorino
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Lo stato dell’arte in tema di lotta alla violenza di genere e le priorità dell’attuale governo

F. Onorati di CS24: “Buonasera Senatrice Alessandra Maiorino e benvenuta a questa breve intervista per CentroSud24, è noto a tutti il suo impegno nella precedente legislatura e in questa attuale a tutela delle donne vittime di violenza, le chiedo se ravvisa che siano stati compiuti sostanziali passi in avanti per quanto riguarda la violenza di genere dal governo in carica, o se invece ravvisa che questa tematica attualmente non sia in primo piano nell’agenda Meloni.”

Sen. A. Maiorino: “Devo dire che il – Presidente del Consiglio Meloni -, così come la Meloni ha chiesto di essere chiamata, era anche tenuta a presenziare alla presentazione della chiusura dei lavori della Commmissione Femminicidio che si tenne ad inizio legislatura, e lì prese impegno di continuare a portare avanti il contrasto alla violenza sulle donne, in realtà il tema non è mai all’ordine del giorno, tra le preoccupazioni di questo governo e di questa maggioranza, e non solo, si registrano perfino ritardi in alcuni ambiti strategici. Nella scorsa legislatura si era lavorato per esempio anche nell’ambito della prevenzione, cioè nel cercare di intercettare la violenza prima che questa stessa diventi fatale o che diventi estrema, agendo anche sugli uomini maltrattanti. Perciò è stato stanziato un fondo affinchè i centri per uomini maltrattanti possano diffondersi in maniera più capillare sul territorio, bene, non abbiamo notizia ancora dell’erogazione di questo fondo, nè tantomeno delle linee guide che dovrebbero essere alla base dell’istituzione di questi percorsi per uomini maltrattanti, questo è un punto assolutamente mancante e chiederemo anche alla ministra Roccella conto di questo inspiegabile ritardo, in quanto l’agire in prevenzione aiuterebbe moltissimo, e per il resto anche per quanto riguarda per esempio la questione migratoria, noi abbiamo chiesto che le donne vittime di violenza migranti possano essere immediatamente smistate verso i centri anti-violenza, dove possano ricevere l’assistenza di cui hanno bisogno, e devo dire che qui il governo ha sì mostrato una certa apertura, ma poi ho chiesto che l’emendamento, e quindi la modifica, diventi un impegno che il governo prenda, ci aspettiamo che questo impegno venga rispettato, però ecco, diciamo che in generale il tema della violenza sulle donne e della parità di genere assolutamente non è all’ordine del giorno in questo governo. Oggi, aggiungo, abbiamo avuto le votazioni per alcuni ruoli chiave in alcune istituzioni, come la Corte dei Conti e la Giustizia Amministrativa, e i nomi fatti dalla maggioranza sono per la quasi totalità nomi maschili, nove su dieci sono uomini, dunque la parità di genere non è una priorità.”

Quali le prospettive per i cittadini LGBTQ+ in tema di matrimonio egualitario e riconoscimento dei figli

F. Onorati CS24: “In tema di matrimonio egualitario annotiamo come risaltino, in seno alla cronaca politica di questi giorni, una serie di provvedimenti mediante i quali la destra chiedeva di mettere ai voti una proposta di legge uguale a quella già presentata dalla Meloni nella scorsa legislatura, quello che ci ha stupito di più come cronisti sono stati i commenti di Calenda con dichiarazioni del tipo: “La maternità surrogata deve restare reato”, mentre lo stesso PD, +Europa e M5S hanno depositato testi per il matrimonio egualitario, trascrizione per i figli delle coppie gay, etc..
Alla luce di tutto ciò quali prospettive si trovano davanti i cittadini LGBTQ+ per gli anni che seguiranno fino al compimento della legislatura e oltre?”

Sen. A. Maiorino: “Devo innanzitutto correggere una cosa, il primo gruppo politico a presentare un disegno di legge in materia di matrimonio egualitario e filiazione, quindi il riconoscimento dei figli delle coppie LGBT+, è il M5S nella scorsa legislatura, il nostro testo era già stato presentato in Marzo 2022, e ripresentato in questa legislatura in tutte e due le camere, al Senato a mia prima firma, e alla Camera a firma Appendino, frutto di un lavoro di concertazione con le associazioni, che risolve il problema delle famiglie arcobaleno costrette a ricorrere al giudice per vedersi riconosciuti il proprio figlio o la propria figlia. In questo modo invece, come tutte le coppie sposate saranno genitori dei propri figli, il che ci sembra veramente il minimo.
Siamo contenti che anche le altre forze politiche abbiano presentato disegni di legge in materia, ma purtroppo il futuro al momento, con il governo Meloni in Italia, non è roseo per le coppie LGBT+. Infatti abbiamo visto come ogni occasione venga colta al volo per cementare i pregiudizi e le discriminazioni verso la comunità, addirittura non si fanno scrupoli di colpire i bambini e le bambine per alimentare la loro propaganda di odio sostanzialmente, verso le persone LGBT+. Quindi negano i diritti anche ai bambini e alle bambine pur di colpire le persone LGBT+, questo è veramente sconcertante, io stessa non pensavo si sarebbero spinti a tanto, e il fatto che abbiano bocciato il certificato di filiazione europea, oltre ad essere un guaio naturalmente per le coppie LGBT+ europee, non soltanto italiane, mette l’Italia in una posizione politica molto difficile, perchè ci accosta a paesi con i quali politicamente non abbiamo molto in comune, come l’Ungheria di Orban, e ci allontana da quelli che sono storicamente i paesi a cui guardiamo in tema di diritti, come la Francia, la Spagna, la stessa Germania, che sono i paesi fondatori dell’Unione Europea, l’Italia è tra questi, e invece il governo Meloni ci porta da tutt’altra parte.”

Cosa pensano i senatori dell’ordinanza del Ministero degli Interni che vieta ai sindaci di registrare i figli delle coppie LGBTQ+

F. Onorati: “Che cosa pensano i senatori riguardo all’interferenza che il Governo sta avendo nei confronti di determinati sindaci, questa sorta di imposizione che alcuni leggono come intimidazione a non riconoscere i diritti a questa parte di cittadini, come viene letta la cosa dagli altri senatori, come una faccenda sulla quale si può “passare sopra” in quanto parte del gioco di ruolo politico tra governo e opposizione, o una vera e propria “pietra dello scandalo”?”

Sen. A. Maiorino: “Mi viene da rispondere con le parole del sindaco leghista di Treviso Mario Ponte, che invece ha risposto al governo che lui continuerà a registrare i figli delle coppie LGBT+, che come amministratore si rende conto di prima mano di quelle che sono le necessità della sua cittadinanza, e quindi non si piega a quest’ordinanza del Ministero degli Interni che è veramente vergognosa, che peraltro piega l’interpretazione della sentenza di cassazione a proprio uso e consumo, perchè la stessa sentenza dice che la tutela dei minori è preminente rispetto a qualunque altro interesse, e questa parte viene, come dire, ignorata dalla maggioranza che l’ha declassata a questione di ordine pubblico. Ma per fortuna ci sono dei sindaci coraggiosi addirittura della maggioranza, inoltre tra i nostri sindaci, come si sa nel M5S ne abbiamo pochi, voglio citare il sindaco di Matera, Domenico Bennardi, che nel silenzio più totale, rispetto a sindaci che hanno più potere mediatico come quelli di Milano, Torino, della stessa Roma, ha sempre continuato a registrare (n.d.r. “i figli delle coppie LGBT”) e continuerà a farlo.”

Cosa ne pensa del disegno di legge di Autonomia Differenziata così come è adesso?

F. Onorati CS24: “Senatrice, lei è stata tra i partecipanti all’interessante conferenza che si è tenuta nell’Aula Nassirya del Senato in merito all’autonomia differenziata, durante la quale sono intervenuti autorevoli esperti e personalità del mondo politico ed accademico, che cosa pensa in merito a questo progetto di legge così come è attualmente abbozzato?”

Sen. A. Maiorino: “Io ho già dichiarato in altre occasioni e non ho paura di ripeterlo che si tratta di un progetto eversivo perchè pur non toccando direttamente la costituzione modifica sostanzialmente e radicalmente l’aspetto istituzionale del paese, e non ne faccio nemmeno una questione di nord-sud, è una questione veramente di unitarietà del paese, anzi della “nazione”
come ama chiamarla la Meloni, che invece smetterebbe di esistere qualora questi accordi con le regioni avvenissero per le materie previste dagli articoli 116 e 117 del titolo V° della Costituzione, e quindi l’Italia smetterebbe di essere quella che abbiamo sempre conosciuto, ovvero repubblicana e unitaria, e diventerebbe frazionata in tanti piccoli paesi completamente autonomi rispetto a qualunque tema, dall’energia ai trasporti, alle strade, all’istruzione, ed è veramente qualcosa che bisogna cercare di scongiurare in ogni modo come italiani.”

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