Si chiudono in Perù i Mondiali Under 17 con una bella medaglia di Bronzo per l’Italvolley guidata da Pasquale D’Aniello che, nella finale per il terzo e il quarto posto, batte per 3-1 la Cina Taipei.
Nella competizione iridata infatti, l’Italvolley Under 17 cede l’onore delle armi soltanto al Giappone in semifinale. Malgrado ciò, le giovanissime italiane erano finite nel mirino delle critiche in stile tutto italiano. Personaggi spesso senza volto che vagano sui social media, il più delle volte senza alcuna cognizione tecnica.
Italvolley Under 17: avvio in sordina e cavalcata sicura verso il Bronzo
Impiegano 20 minuti le Azzurre Under 17 per prendere le misure alla Cina Taipei. Il primo parziale si chiude infatti sul 19-25 per le nostre giovani stelle del Volley. Poi, è solo Italia. D’Aniello corregge qualche piccola sbavatura e passa alla cassa. Il secondo parziale si mantiene in equilibrio per una manciata di minuti. Poi un muro di Aimaretti e un attacco in parallela di Caruso fanno volare le Azzurre sul +5. Vantaggio ottimamente gestito: finisce sul punteggio di 25-17.
Terzo set in equilibrio fino al 5 pari, poi è l’Italvolley che allunga le distanze e, malgrado un buon break della Cina, le ragazze di D’Aniello sono brave a non mollare e si assicurano il vantaggio per 25-20. Nel quarto parziale sono sempre le Azzurre a spingere ma le cinesi non ci stanno e riescono a disputare punto a punto il finale. Capitan Tosini però sale in cattedra e con un perentorio mani out regola il conto portando le compagne sul definitivo 25-22.
Italvolley: tante vittorie malgrado le numerose criticità
Un dato di fatto indiscutibile. L’Italia della Pallavolo è il secondo Sport più seguito dopo il Calcio e nelle competizioni che contano, riesce a piazzarsi spesso tra le prime quattro. Un successo, malgrado le tante criticità evidenziate da Marco Arcari. Secondo l’analisi recente del celebre cronista sportivo, gli impianti presenti sono il 22% in meno rispetto alla media europea (dati forniti dall’Istituto per il Credito Sportivo). A ciò va aggiunto che il 60% delle Scuole italiane non ha una palestra, mentre il 10% degli impianti non è agibile.
Con tali premesse e l’idea che la Pallavolo esista soltanto durante le Olimpiadi, appare dunque un mezzo miracolo che l’Italia occupi un posto di rilievo. Arcari dunque, pone l’accento su una carenza di base, sostenendo che spesso i giovani non hanno la possibilità di fruire di impianti idonei.
Il Volley e il mondo delle Associazioni Sportive Dilettantistiche
Altro aspetto critico è quello delle ASD, soprattutto al Sud. Molte sono tali solo sulla carta. Altre portano avanti con coraggio, battaglie rese dure da una mentalità incapace o restia a cogliere i valori di uno Sport come la Pallavolo, in termini di aggregazione e volano per la microeconomia. Passa sotto silenzio che nella terza serie nazionale, sia scomparso un intero girone e che molti titoli siano stati venduti. Insomma, il Dio denaro ha la meglio e poco contano i meriti dei singoli.
C’è bisogno di talenti e l’Italvolley sta dimostrando di averne. Ma ancor di più, c’è bisogno di gente disposta a credere in loro oltre ogni difficoltà oggettiva. E questo, non può che essere l’auspicio più accorato.
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