Ieri sera a Caserta, al termine di un’intensa giornata di lavori, si è concluso il XX° Congresso Nazionale della Democrazia Cristiana, dal titolo “La famiglia al Centro del futuro politico – Lavoro, Salute, Scuola”, con l’elezione del nuovo segretario nazionale del partito, Elisabetta Trenta, già ministro della difesa in precedenti governi.
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Il XX° Congresso Straordinario Nazionale della Democrazia Cristiana, in continuità con il XIX° Congresso Nazionale del 18 febbraio 2023 celebrato a Roma, segna l’inizio di una nuova stagione politica.
Come ci riferiscono i dirigenti del partito dello scudo crociato: “il congresso di Caserta assume integralmente ogni responsabilità riferita alle norme integrali dello Statuto del 1984, al Regolamento del 1989, allo Statuto e al Codice di Comportamento, confermando la continuità giuridica e politica della Democrazia Cristiana, di cui allo Statuto del 1984, approvato dal Consiglio nazionale nelle sessioni del 22,23 Gennaio, 12 Febbraio, 9 Marzo, 14 Marzo, 2 Aprile 1982 e 12, 13 febbraio 1983, contrastando nelle forme previste dalla vigente legge, ogni altro organo similare unilateralmente e illegittimamente costituito a nome della Democrazia Cristiana”.
Quello di Caserta, riunito all’Hotel Royal, è stato un congresso straordinario molto partecipato, convocato per superare la lunga fase di stallo del partito, risorto dalle ceneri della metà degli anni ’90.
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La giornata è stata caratterizzata da un dibattito a più voci, con l’intento – dicono i dirigenti dello scudo crociato – di rispondere in chiave moderna alle nuove sfide, riportando al centro della scena politica il cittadino, attraverso la politica del fare e del bene comune.
Ricordiamo che la Democrazia Cristiana, partito di ispirazione cristiana ma laico, ha rappresentato, indubbiamente, la più straordinaria e significativa avventura politica del secolo scorso, che dall’ultimo dopoguerra ha accompagnato e caratterizzato la crescita e lo sviluppo politico-sociale del Paese.
La mozione finale approvata a Caserta
Nessuna tentazione nostalgica muove la nuova fase di ricostruzione del partito, come si precisa nella “mozione finale”, approvata in sede congressuale, ma solo l’esigenza di offrire risposte concrete alle nuove sfide cui è chiamato il Paese, partendo dai valori che hanno caratterizzato la DC fin dalla sua nascita, già presenti nelle idee ricostruttive di De Gasperi: “Non si tratta di valori scontati, anzi, molti sono attualmente sotto attacco: la democrazia rappresentativa, espressa dal suffragio universale, fondata sulla uguaglianza dei diritti e dei doveri; la netta distinzione dei poteri dello Stato che dovrebbe essere garanzia della libertà politica; il primato del Parlamento, come la più alta rappresentanza dei supremi interessi della comunità nazionale. Oggi la nostra società ha estremamente bisogno di un partito con queste caratteristiche, perché un partito, nonostante il nome, non può essere “di parte”: la società va rappresentata nel suo intero ed i singoli diritti vanno considerati tutti insieme, per non ledere i diritti di tutti”.
Nella mozione finale si tracciano anche le linee programmatiche che, nella nuova stagione politica che parte da Caserta, ispireranno l’azione del partito, che intende conservare l’originaria vocazione maggioritaria, ponendosi come spazio politico di aggregazione sia di movimenti e associazioni di cattolici sociali, che di gruppi laici di ispirazione cristiana: “ I democristiani devono ritrovare un ruolo centrale nella politica italiana e internazionale, e il XX° Congresso Nazionale della DC rappresenti una casa comune, un ambiente accogliente e inclusivo per tutti coloro che si riconoscono nei valori fondanti del pensiero democristiano, ispirati da Don Sturzo e De Gasperi. Un luogo privo di barriere, aperto al dialogo, senza esclusioni o pregiudizi. Uno spazio politico capace di accogliere movimenti e associazioni di cattolici sociali che agiscono con libertà morale, così come movimenti laici di ispirazione cristiana, che pongano la dignità e i diritti della persona umana al centro delle proprie azioni. Tutti insieme, costruiremo alleanze, collaboreremo e rafforzeremo una rete comune di idee e progetti, con l’obiettivo di partire dalle nostre radici salde e rinnovare modi e immagine ed arrivare ai giovani e alle generazioni future per i quali e con i quali dobbiamo costruire giorni migliori”.
Questo il deliberato finale, proposto e votato al termine dei lavori il XX° Congresso Straordinario Nazionale della Democrazia Cristiana, che impegna il partito su precisi punti programmatici:
- aprire il confronto con i partiti di ispirazione laici-democratici e i movimenti di area cattolico popolare al fine di concorrere all’unità della più vasta aggregazione su una piattaforma culturale, sociale, economica, etica e politica, che sarà elaborata INSIEME in assemblee organizzative e programmatiche al nord-centro e sud-isole d’Italia;
- collaborare con tutti coloro che intraprenderanno iniziative in favore della rappresentanza parlamentare e in difesa di tutti i principi della Costituzione;
- intensificare la campagna per il tesseramento, che sarà aperto alla società civile, che condivide il codice etico della DC;
- riportare la Democrazia Cristiana nel gruppo del Partito Popolare Europeo;
- celebrare i congressi comunali, circoscrizionali, provinciali, regionali, entro un anno su tutto il territorio nazionale;
- modificare ed adeguare lo Statuto del Partito (anno 1984) nel rispetto delle nuove disposizioni delle leggi nazionali ed europee, che regolano le attività del Partito in materia giuridica e politica-amministrativa, per l’approvazione al prossimo congresso nazionale, osservando le regole del vigente Statuto e Regolamento allo Statuto del Partito.
- avviare un confronto con i Partiti di ispirazione democratica cristiana regolarmente costituiti nel mondo, nel rispetto dello Statuto e dell’autonomia politica italiana.
- procedere all’azione di recupero del diritto giuridico del simbolo e nome della Democrazia Cristiana, nei confronti di tutti coloro che fino ad oggi ne hanno fatto uso improprio ed in forma illegittima;
- definire la legittimità dell’utilizzo del codice fiscale della Democrazia Cristiana;
- confermare l’azione giuridica intrapresa a difesa delle denunce effettuate da Cuffaro e Luciani, in atto presso i Tribunali di Roma ed Avellino;
- prendere provvedimenti in forma cautelativa nei confronti di tutti coloro che hanno eseguito azioni illegittime in nome e per conto della Democrazia Cristiana.
Le dichiarazioni del nuovo segretario del partito
Al termine del Congresso, le dichiarazioni del nuovo segretario nazionale Elisabetta Trenta, sulle prospettive del partito, rilasciate al nostro giornale: “Il congresso di ieri, molto partecipato, avvia un periodo nuovo per la Democrazia Cristiana, un partito aperto a tutti e che si rivolge soprattutto ai giovani che saranno protagonisti di una politica che guarda al futuro ma con le radici ben salde nei valori dei fondatori. Da oggi riparte il tesseramento e vorremmo idealmente creare una sezione in ogni piccolo territorio d’Italia, per rappresentare tutti i cittadini, i loro bisogni e i loro diritti. La politica è partecipazione e noi vogliamo ripartire da lì”. Seguiteci sul nostro sito (www.democrazia-cristiana.net) che, vedrete, diventerà sempre più bello, scriveteci le vostre proposte. Ci trovate anche su facebook (@DemocraziaCristianaNazionale) e, presto, sugli altri social”.
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A Elisabetta Trenta, nuovo segretario nazionale della Democrazia Cristiana, l’augurio della nostra testata di far tornare sulla scena politica nazionale un partito dalla storia gloriosa, aprendo una stagione nuova, all’insegna del pluralismo e della tutela del bene comune.
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State pubblicando un fatto destituito di qualsiasi fondamento! Quattro signori, riuniti in una sala che simulano un fantomatico congresso senza delegati è una notizia che non merita nessun commento. Un segretario amministrativo che dovrebbe difendere il suo partito, che si appropria del conto corrente, del tabulato degli iscritti e di tutte le email per non far convocare il Consiglio Nazionale, organo statutariamete deputato alla convocazione del congresso nazionale. È una presa in giro per tutti gli iscritti e simpatizzanti della DC. Dopo numerose contestazioni da parte della Direzione Nazionale, il signor Sabatino Esposito ha preferito simulare un un congresso pur di non esibire quanto richiesto. Già sono state adottate tutte le misure necessarie per garantire, non solo il buon nome del Partito, ma anche la prosecuzione dell’attività politica. Il segretario nazionale della Democrazia Cristiana Avv. Antonio Cirillo. 330841527
Egregio Sig. Antonio Cirillo,
In merito alle sue affermazioni circa l’infondatezza della notizia che ha letto e quindi commentato, in relazione ad una sua assunta simulazione di un congresso del partito della DC (tenuto a Caserta l’8 febbraio 2025), come raccontatoci da Elisabetta Trenta, siamo disponibili a sentire la sua versione dei fatti, intendendo garantire trasparenza e imparzialità.
Voglia, pertanto, scrivermi a questo indirizzo (giovanni.barretta@virgilio.it) per precisare la sua posizione a cui daremo parimenti risalto con un articolo di approfondimento.
Rimango in attesa di una sua eventuale comunicazione in merito. Se vuole può indicare nella mail anche un suo recapito telefonico.
Cordialità