Articolo di Maria Pia Russo*
Nei suggestivi borghi di Stilo e Pazzano ha preso il via nei giorni 26 e 30 dicembre e 5 gennaio, il presepe vivente recitato. Un’esperienza collettiva che ha coinvolto giovani e anziani creando sinergia e connubio tra generazioni volte a valorizzare le tradizioni, il folklore, l’arte, la fede e la spiritualità dei piccoli borghi.
Presepe vivente organizzato e voluto dall’Associazione San Giorgio Martire di Stilo, l’Associazione Culturale Utopia di Stilo e Radio Tele Montestella Web ODV, con il patrocinio del Comune di Stilo e Pazzano, delle Parrocchie di Santa Maria Assunta in Cielo di Pazzano e di San Giorgio e San Biagio di Stilo.
Nel borgo di Tommaso Campanella
Per il borgo di Stilo, conosciuto per il filosofo domenicano Tommaso Campanella, non è stato un evento nuovo ma un evento radicato negli anni passati che coinvolgeva intere generazioni. L’iniziativa nasce dall’idea di Mario Fiorenza e Anna Maria Fiorenza che hanno voluto riproporre un’edizione del presepe vivente recitato che inizia dall’Annunciazione dell’Angelo a Maria, al viaggio a Betlemme di Giuseppe e Maria, al censimento, alla corte del re Erode fino alla nascita di Gesù con l’arrivo dei pastori e dei Magi. L’intento è stato quello di coinvolgere le associazioni del territorio, le Parrocchie, le amministrazioni locali nonché i volontari e i giovani del luogo. Le vie del borgo sono state addobbate come ambienti della Palestina del tempo, si è cercato di ricreare l’atmosfera suggestiva ed avvolgente del primo natale trasformando vicoli, cantine, piazze antiche vie e palazzi nobiliari in una piccola Betlemme.
Numerosi infatti i figuranti in costume, cavalieri a cavallo, pastori osti, massaie, artigiani e antichi mestieri. Tante sono state le presenze di visitatori che lungo il percorso hanno potuto degustare sapori antichi, pane casareccio e prodotti tipici come “Zippole” e “Laci”, ricotta e formaggio e dolci crostate del luogo, con del buon vino. Per il piccolo borgo di Pazzano, conosciuto come il paese delle miniere quella del presepe vivente è stata un’esperienza nuova e coinvolgente ed entusiasmante. Tutto si è svolto nelle vie del centro storico del paese a ridosso tra la piazzetta e la chiesa parrocchiale e grazie all’abilità delle associazioni coinvolte il borgo si è trasformato in un magico percorso presepiale, catturando l’atmosfera dell’antica tradizione. Le case del centro storico si sono aperte e illuminate diventando set della rappresentazione stessa, tra tutte le scene va ricordata la Scena di Erode, che ha colpito gli spettatori per spessore scenico grazie all’ambientazione all’interno di uno dei palazzi più antichi del borgo e alla bravura degli attori. La novità della sacra rappresentazione di Pazzano si è conclusa con un finale a sorpresa con la presenza del Poverello di Assisi per ricordare gli 800 anni dalla realizzazione del primo Presepe Vivente realizzata a Greccio per volontà dello stesso San Francesco. Momento emozionante di tutta la serata che si è concluso con la recita della preghiera per la pace dello stesso san Francesco davanti la scena suggestiva della Natività che si è svolta sul sacrato della Chiesa parrocchiale del Paese delle Miniere.
Per la collaborazione e la riuscita si ringraziano la Pro Loco “Antica Kaulon” di Monasterace, la Compagnia Teatrale “La Sperimentale A. Taverniti” di Pazzano, la Pro Loco di Stilo, Trekking Stilaro, La Storica Banda Città di Stilo, Associazione Cavalieri di San Giorgio di Stilo e tutti quanti hanno dato un contributo per la riuscita della manifestazione.
*Direttore di Telemontestella