Il made in Italy è molto citato, sia nel mondo che in Italia, ma poi quando si va a vedere si costata che la frase è ripetuta ma senza contenuti.
di Fabrizio Abbate
Cos’è il made in Italy e come si coltiva?
Il made in Italy è molto citato, sia nel mondo che in Italia, ma poi quando si va a vedere si costata che la frase è ripetuta ma senza contenuti!
E nel frattempo in Italia tutti la citano e quindi all’apparenza ne sono fautori, ma nella realtà la politica, lo Stato, la burocrazia osteggiano e distruggono il made in Italy.
Come è possibile? Perché queste contraddizioni? I politici se ne riempiono la bocca ma poi assumono decisioni che distruggono il made in Italy?
Nel corso della conferenza della REA ( Radiotelevisioni Europee Associate) 4 maggio sala stampa estera Roma, se ne è parlato in modo chiaro ( ecco il link) https://youtu.be/GuDs6iSGWC0
Per alcuni il made in Italy sarebbe semplicemente ciò che è fatto (fabbricato) in Italia, come se per magia ciò fosse bello automaticamente.
Made in Italy: tutti lo vogliono ma soltanto a parole
Si tratta di una concezione assolutamente superficiale e sostanzialmente parassitaria (si vive di ciò che è stato il passato e poi quando l’effetto cessa ci si disinteressa!)questa situazione futuribile in cui anche le liberta sono in pericolo è descritta nel libro Astrolìa e il mistero delle tre cattedrali proprio per destare le coscienze. intervista Fabrizio Abbate su libro Astrolìa conferenza rea stampa estera Roma 2023 – YouTube
Altri fanno qualche passo avanti e connettono il made in Italy con una sorta di estro e fantasia che spiegherebbe tutto.
Certo se ci si affida a queste formulette inconsistenti si comprende perché i politici possano magnificare il made in Italy a chiacchiere e distruggerlo poi nei fatti con decisioni politiche precise e subordinate.
REA in prima linea per il made in Italy
Ecco perché nella conferenza REA abbiamo tentato un approfondimento (appena un accenno) che va sviluppato. Nuovo Giornale Nazionale – LA CONFERENZA STAMPA DELLA REA (Radiotelevisioni Europee Associate)
Il made in Italy in primo luogo affonda le radici nella storia, e nella storia dei territori, dei piccoli borghi, delle comunità locali ed è quindi l’opposto delle Multinazionali e della globalizzazione.
Ma le radici storiche si intrecciano con l’artigianato che in Italia (nei periodi di libertà) è sempre cresciuto facendosi arte (superfluo ricordare le botteghe che hanno dato i natali a tutti i grandi artisti dell’Umanesimo e Rinascimento!) https://youtu.be/gV2vCPZpxmg
Quindi radici storiche più artigianato più tradizioni locali (di territori e di borghi) più certamente fantasia e innovazione nel reinterpretare la storia e i grandi modelli del passato.
Made in Italy: un concetto complesso che mescola cultura e storia
Cominciamo ad intravedere che il concetto di made in Italy è un concetto complesso, un fiore delicato in cui il vivaio primo è costituito dalla cultura (tradizione più reinterpretazione) dal legame con il territorio e i borghi storici (storia, archeologia, scuole artistiche) e questo crea un legame indissolubile con le piccole imprese che da artigianato cercano di crescere.
Alcune restano locali, altre assumono veste Nazionale o Mondiale ma partendo dallo stesso humus della biodiversità culturale locale cioè.
Ecco quindi che il made in Italy si collega al concetto di libertà perché solo nei periodi o nei luoghi in cui (in Italia) la libertà era consentita questa cultura locale è cresciuta e si è affermata.
Dall’antichità ad oggi: un percorso travagliato
Dall’antichità al medioevo, dai comuni medievali all’umanesimo e Rinascimento! Astrolìa ed il mistero delle tre cattedrali: un giallo futuristico (centrosud24.com)
E infine in epoca nostra dal dopoguerra a quando si è data una svolta contraria (alcuni anni fa ormai).
A questo punto è possibile collegare il filo fin qui svolto con il fatto che dopo la storica sentenza della Corte Costituzionale del 1976 che diede via libera alle emittenti locali, l’Italia ha avuto uno slancio incredibile di radio e TV libera che non ha uguali al mondo! Astrolia e il mistero delle tre cattedrali un mistero nel mistero i diritti perduti – YouTube
E questo fatto ha dato il là ad una forte affermazione del made in Italy nel mondo. Le emittenti libere, così come le piccole e medie imprese che per anni sono state l’ossatura della Rinascita italiana non hanno creato il made in Italy da sole, ma ne hanno consentito la crescita.
Sono cioè il gradino intermedio essenziale perché le realtà locali e le nuove idee (cultura, artigianato fantasia made in Italy) crescano. Il mio video Radio Roma tv Astrolìa tre cattedrali – YouTube
Made in Italy e Globalizzazione
Questo gradino intermedio è il vivaio indispensabile per poi realizzare le eccellenze. Questa impostazione non nega affatto il ruolo dei Net work nazionali che ad un livello superiore svolgono altre funzioni (rilanciare nel mondo tali eccellenze) ma senza il gradino intermedio locale (libero) non si creano le nuove piantine, non si cura innovazione e non cresce, e quindi anche i livelli superiori non vengono alimentati (e dovranno per forza importare mode aliene).
Questa impostazione non nega neanche il ruolo delle multinazionali finché svolgono il loro mestiere ma quello che viene criticato è l’impostazione IDEOLOGICA e AUTORITARIA che le multinazionali vogliono (abusivamente) svolgere di dettare i contenuti e di soffocare le novità libere (in quanto non omologate da loro).
Cioè che viene respinta non è la globalizzazione finanziaria ma il “globalesimo” (cioè l’ideologia che impone modelli di verità” corretta” alla globalizzazione).il famoso politicamente corretto che tradotto vuol dire politicamente diretto dall’alto “IL #globalesimo ideo-RELIGIONE del DioDenaro – Sovranità Popolare – Rivista (sovranitapopolare.org)“.
È appena il caso di notare che i net work italiani appena si affacciano nel mondo sono a loro volta dei nani rispetto ai colossi mondiali e le grandi imprese italiane (le pochissime rimaste grazie a questa miopia politica) sul mercato mondiale sono dei nani.
Esse quindi sostengono delle tesi che appena si affacciano sul mercato mondiali si ritorcono contro di loro.
https://www.youtube.com/watch?v=A8ov9wAy_uc&list=PLR1kxkklAfHeGAGOP0KERBDxR53c49vrV&pp=gAQBiAQB
Infine ultima osservazione, necessariamente sommaria per i limiti di questo articolo, occorre notare la correlazione tra la anch’esso colpito dalla folle scelta di seguire i dettami della finanza e delle grandi imprese in un tessuto debole come il meridione e queste scelte scellerate di attaccare la piccola e media Industria e di imbavagliare l’emittenza libera e l’informazione locale (due azioni che appunto si sono svolte negli ultimi 20 anni).
Flash Astrolìa e il mistero delle tre cattedrali promo reteoro 1 – YouTube
Il Mezzogiorno e le sue difficoltà
Stessa correlazione aggravata abbiamo con la decadenza e crisi del Mezzogiorno. Qui il fenomeno è aggravato da due fatti non ci sono nelle regioni meridionali grandi centrali informative né grandi industrie quindi mentre al Nord il fenomeno sopra descritto è attenuato nel Mezzogiorno ed è aggravato.
Cioè le imprese locali (piccole e medie) e le economie locali non riescono ad agganciare né le catene delle grandi imprese, né la catena dell’informazione Nazionale (se non per eccezioni o clientelismo).
Quindi il salto di qualità e la crescita dimensionale delle iniziative culturali, delle piccole imprese e del vivaio di creatività del made in Italy è molto più difficile.
Quindi la desertificazione (che gli economisti paludati consulenti delle multinazionali non riescono a spiegare) è secondo noi diretta conseguenza di queste scelte.
Made in Italy un discorso culturale
Questo è appena l’inizio del discorso culturale sul made in Italy ma serve a rendere espliciti il collegamento con l’emittenza locale libera e serve a far capire che i politici che parlano e straparlano di Made in Italy ma poi sostengono provvedimenti contrari stanno solo, con le citazioni, mascherando il loro impegno contrario. Conferenza di mobilitazione nazionale delle radio e tv locali (centrosud24.com)
Ecco perché Per cercare di portare avanti questa linea culturale abbiamo creato un movimento che si chiama Neoevo ed un corrispondente gruppo su Facebook che vuole sviluppare il connubio tra arte cultura locale e liberta (20+) NEOEVO gruppo culturale ispirato dal libro | Facebook.
E dunque una nuova fase del Made in Italy che si armonizzi con le nuove prospettive economiche di commercio mondiale ma rafforzando le radici culturali storiche locali, cioè facendo un’operazione analoga a quella che vogliono gli ambientalisti seri, cioè rafforzando la Biodiversità non solo nella natura ma anche nella cultura perché è assurdo e ipocrita sostenere l’appiattimento degli umani mentre si difende la ricchezza delle varietà naturali.
https://www.facebook.com/assodiritti