Milleproroghe: ecco tutte le categorie interessate

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Milleproroghe

Approvato il Milleproroghe. Ecco che cosa cambierà per Pubblica Amministrazione, economia, Università, scuola e tant’altro.

di Francesco Donzelli

Il 21 dicembre il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto-legge recante “Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi”, meglio noto come decreto Milleproroghe. Il decreto è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed è entrato in vigore il 30 dicembre 2022. Come sempre, il Parlamento avrà a disposizione 60 giorni per votare la sua conversione in legge, pena la decadenza del decreto stesso.

Come il termine stesso suggerisce, la finalità del Milleproroghe è quella di prorogare la scadenza oramai imminente di alcune norme.

Il Milleproroghe è un appuntamento normativo con cui tutti i Governi si sono cimentati. Benché, sia chiaro, la sua emanazione non è affatto obbligatoria. Infatti, nulla impedisce all’esecutivo di intervenire di volta in volta con singoli provvedimenti. Il rischio delle imminenti scadenze che si intendono posticipare, nonché le immancabili turbolenze politiche, fanno optare i Governi per l’adozione di un decreto omnicomprensivo. 

Accade così che all’interno del Milleproroghe rientrino i provvedimenti più disparati e tecnicamente disomogenei. Dalle pensioni agli ammortizzatori sociali, dall’Università al lavoro.

Proprio l’inserimento di norme tra di loro disomogenee ha portato diversi osservatori ad affermare che il decreto Milleproroghe (ma in generale lo strumento della decretazione d’urgenza) sarebbe in contrasto con la legge 400/1988. A ben vedere, infatti, l’art. 15 comma 3 della Legge 400/1988 prevede espressamente che il contenuto di un decreto-legge (quindi, Milleproroghe incluso) debba essere “specifico, omogeneo e corrispondente al titolo”. 

Oltre ai requisiti di specificità, omogeneità e corrispondenza al titolo, ci sono altre due fondamentali condizioni. Queste rendono possibile l’emanazione di un decreto-legge e sono indicate nella nostra Costituzione. Infatti, l’art. 77 della Costituzione prevede che il Governo possa adottare un decreto-legge. Nella fattispecie senza dover avere una delega da parte delle Camere, solo nei casi di “straordinaria necessità ed urgenza”.

Necessità ed urgenza che vengono meno laddove lo strumento del decreto-legge viene impiegato in via permanente ed ordinaria. Questo a discapito della funzione legislativa che, sempre secondo la nostra Carta costituzionale, è affidata al Parlamento.

Di seguito alcune delle novità più rilevanti del Milleproroghe 2023.

Milleproghe: Pubblica amministrazione protagonista

Si prorogano alcune autorizzazioni alle assunzioni già adottate per la Pubblica Amministrazione, in particolar modo per: 

  • comparto sicurezza-difesa;
  • Corpo nazionale dei vigili del fuoco;
  • Ministero dell’agricoltura e della sovranità alimentare;
  • agenzie, incluse le agenzie fiscali e l’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo;
  • Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica;
  • agli enti pubblici;
  • Ministero dell’economia e delle finanze.

Interno

Per l’anno 2023 è autorizzata per l’anno 2023 l’erogazione di un contributo in favore dei proprietari di immobili a destinazione residenziale. Non saranno utilizzabili in caso di occupazione abusiva. Si proroga fino al 31 dicembre 2023 la validità dei titoli abilitativi alla guida rilasciati dal Regno Unito ai residenti in Italia.

Economia e finanze

Si proroga al 30 giugno 2023 il termine per la presentazione della dichiarazione IMU relativa all’anno d’imposta 2021 da parte degli enti (sia pubblici che privati) non commerciali. Si proroga per il 2023 il regime di esenzione dall’obbligo di fatturazione elettronica da parte degli operatori sanitari.

Istruzione e università

Si concedono altri due mesi agli enti locali per l’aggiudicazione dei lavori e il conseguimento degli obiettivi del PNRR. L’intervento si riferisce all’aggiudicazione dei lavori di messa in sicurezza, ristrutturazione, riqualificazione o costruzione di edifici di proprietà dei comuni destinati ad asili nido e a scuole dell’infanzia e a centri polifunzionali per i servizi alla famiglia. 

Si proroga per l’anno scolastico 2023/2024 la possibilità di conferire incarichi temporanei nelle scuole dell’infanzia paritarie. Attingendo alle graduatorie degli educatori dei servizi educativi per l’infanzia in possesso di titolo idoneo. 

Si proroga il periodo di 180 giorni previsto dalla disposizione che consente alle università, ad alcune istituzioni che rilasciano diploma di perfezionamento scientifico e agli enti pubblici di ricerca, di indire procedure per il conferimento di assegni di ricerca. 

Cultura

Prorogata al 30 giugno 2023 la possibilità per i pubblici esercizi titolari di concessioni o di autorizzazioni concernenti l’utilizzazione del suolo pubblico di posare in opera. L’utilizzo sia temporaneamente sia senza previa autorizzazione, dehors, elementi di arredo urbano, attrezzature, pedane, tavolini, sedute e ombrelloni, purché funzionali all’attività degli esercizi stessi. 

Giustizia

Si proroga sino al 31 dicembre 2023 il termine entro il quale è consentito agli uffici giudiziari di continuare ad avvalersi – previa stipulazione di apposite convenzioni autorizzate dal Ministero della giustizia – del personale dei comuni già distaccato, comandato o comunque specificatamente destinato presso gli uffici giudiziari stessi per le attività di custodia, telefonia, riparazione e manutenzione ordinaria.

Lavoro e politiche sociali

È prorogato per il biennio 2024-2025 il contratto di espansione. Per gli accordi stipulati dal 1° gennaio 2023, si amplia la platea delle imprese ammesse al contratto di espansione. Si riduce, altresì, da 1.000 a 500 la soglia occupazionale necessaria la maggior riduzione dei versamenti a carico del datore in caso di incremento delle assunzioni. 

Si proroga per tutto il 2023 la competenza attribuita in via esclusiva ai consulenti del lavoro e alle associazioni datoriali comparativamente più rappresentative. Soprattutto per quel che riguarda la verifica dei requisiti concernenti l’osservanza delle prescrizioni del contratto collettivo di lavoro e la congruità del numero delle richieste di ingresso di cittadini non comunitari.

Infrastrutture e trasporti

Si rinvia al 1° gennaio 2024 il divieto di circolazione per i veicoli a motore delle categorie M2 e M3. In particolare quelli adibiti a servizi di trasporto pubblico locale, alimentati a benzina o gasolio con caratteristiche antinquinamento Euro 2. 

Imprese e Made in Italy

Si proroga al 31 dicembre 2023 la durata dell’amministrazione straordinaria di Alitalia – Società Aerea Italiana. 

Si estende al 2023 la durata dello stanziamento di 40 milioni di euro per l’erogazione dei contributi per l’installazione delle colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici. 

In materia di credito d’imposta si proroga al 31 dicembre 2023 il termine per la consegna dei beni strumentali materiali acquistati entro il 31 dicembre 2022. Questo sempre a condizione che il relativo ordine risulti accettato dal venditore e che sia avvenuto il pagamento di un acconto non inferiore al 20% del corrispettivo pattuito.

Sport

Si differisce al 1° luglio 2023 l’applicazione delle norme relative al riordino e alla riforma in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici. 

Onlus e 5 per mille

Per ciascun esercizio finanziario, con riferimento alle dichiarazioni dei redditi relative al periodo d’imposta precedente, una quota pari al cinque per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche. Essa può essere destinata, in base alla scelta del contribuente, al sostegno delle Onlus.

Per queste ultime, l’iscrizione nel Registro unico nazionale del Terzo Settore ha effetto dal terzo anno successivo a quello di operatività del detto Registro. Fino al 31 dicembre 2023, le Onlus, se iscritte alla relativa anagrafe alla data del 22 novembre 2021. Continuano ad essere destinatarie della quota del cinque per mille con le modalità stabilite dal Dpcm del 23 luglio 2020 per gli enti del volontariato.

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