Napoli: il terzo scudetto è un’apoteosi e la festa è già nella storia

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Il Napoli ha dominato il campionato di Serie A e fatto gioire i tifosi che hanno reso lo storico trionfo indimenticabile.

Napoli: il terzo scudetto è un’apoteosi e la festa è già nella storia

Il terzo scudetto conquistato dal Napoli è una di quelle storie che vengono scritte col pennarello indelebile nella hall of fame dello sport. In molti hanno annunciato e descritto l’avvenimento come la storia di riscatto sociale di un popolo o di una città. Un po’ troppo, forse, eccessivo anche nella sua stessa accezione ma certamente quasi offensivo pensare che chi lavora ogni giorno, pagando le tasse, debba essere riscattato da una società di calcio. Fatto sta che la missione di festeggiare un trionfo storico è riuscita perfettamente.

In Italia, almeno e non solo, si sta già parlando molto della partecipazione, delle coreografie, degli striscioni e di tutto ciò che i tifosi hanno messo in piazza in questi giorni. Napoli, da questo punto di vista, ha risposto nella maniera migliore facendo parlare di sé soprattutto per i colori della festa lasciando passare in sordina gli inevitabili incidenti. Alla vittoria sportiva è corrisposta, e su questo non v’è dubbio, anche una vittoria mediatica. Tutti si sono espressi, infatti, positivamente sullo scudetto del Napoli.

La cavalcata di una squadra instancabile

Inter e Milan soprattutto, ma anche la Juventus, si sono dovute inchinare agli azzurri. Dal punto di vista calcistico la stagione ha raccontato la cavalcata di una squadra instancabile. La banda Spalletti ha lasciato tutti senza fiato, letteralmente, perché inseguire gli azzurri quest’anno era davvero un’impresa titanica.

L’arrivo di Kvaratskhelia ha esaltato Osimhen in zona gol, ma il vero segreto di questa squadra è stata la preparazione atletica. La dirompente fisicità dei centrocampisti, così come la capacità di sfruttare gli spazzi con i movimenti senza palla, ha reso la squadra una mietitrebbia. Gli altri a confronto sembrano fili d’erba destinati ad essere falciati, e così è stato. Nulla ha sovvertito un pronostico che tra dicembre e febbraio sembrava certificato da un vantaggio in classifica mostruoso.

Dal punto di vista sportivo certamente un’impresa di gran lunga più notevole rispetto a quella dei primi due scudetti. Nel ‘87 il Napoli staccò la blasonatissima Juventus di soli tre punti (anche se parliamo di un’epoca precedente all’introduzione della vittoria da tre punti) mentre nel ‘90 i punti di distanza sul Milan furono solo 2. Inutile dire che stavolta è stato tutto diverso tanto da consentire una lunga e sentita festa in un anno nel quale non c’è stata una vera e propria rivale che potesse contendere il titolo agli azzurri.

Una città rapita dalla festa: lo scudetto del Napoli racconta una storia

Foto di Roberto Naddei

E’ certamente la favola più bella degli ultimi anni, almeno 20 sono passati in Italia. Dall’ultimo titolo azzurro sono passati ben 33 anni ma in quel lasso di tempo sono successe molte cose. Certamente nel 2001, quando la Roma alzò il terzo titolo della sua storia, si scrisse una pagina importantissima del calcio italiano. Una pagina ancor più straordinaria se si considera che l’anno prima a conquistare lo scudetto fu la Lazio.

Il Napoli, almeno a sentire il presidente De Laurentiis, non ci sta ad essere una meteora ma iniziare addirittura un ciclo. Certo, forse chiedere cicli come quelli avuti dall’Inter e dalla Juventus negli ultimi 20 anni forse sarebbe troppo e l’incertezza resta.

Intanto però Napoli festeggia i suoi eroi. Nascono nuovi inni al Napoli campione, si uniscono artisti ma soprattutto i tifosi nelle piazze e per le vie della città. Uno spettacolo nell’impresa che ha suscitato forti emozioni e che ha inquadrato, ancora una volta, un momento che tutti sono sicuri entrerà nella storia. Certamente nella storia sono entrati già i calciatori ma la soddisfazione e l’orgoglio hanno contagiato un po’ tutti.

Il racconto della festa è stato già ampiamente fatto e forse potrebbero parlare meglio le immagini. La cosa certa, è che questa vittoria non è passata inosservata.

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