NINO ROTA vs ROTA: il 13 dicembre presso il Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli un omaggio di Progetto Sonora al genio compositore

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Un concerto per celebrare la duplice anima di Nino Rota, quella del musicista classico e quella del compositore di colonne sonore: è “NINO ROTA versus ROTA”, la nuova proposta musicale di Progetto Sonora in collaborazione con il Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, che vedrà la luce presso la Sala Scarlatti del Conservatorio, venerdì 13 dicembre 2024, alle ore 18.00. Interprete musicale il Sonora Chamber Ensemble, diretto da Giuseppe Galiano. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.

Nino Rota è stato un genio ineguagliabile, compositore classico colto e raffinato, e ideatore di indimenticabili colonne sonore che hanno lasciato un segno indelebile nell’immaginario collettivo mondiale. I suoi tratti distintivi erano la sua sensibilità melodica inconfondibile, la scrittura limpida e una vena narrativa capace di evocare emozioni profonde. Era capace di far convivere in un unico universo creativo la tradizione musicale europea e l’immediatezza comunicativa del cinema. L’itinerario musicale di “NINO ROTA versus ROTA” evidenzia come la sua produzione concertistica e quella cinematografica condividano una stessa matrice poetica.

Il viaggio musicale si apre con la “Piccola Offerta Musicale”, un gioiello cameristico del 1943 per quintetto di fiati, dedicato ad Alfredo Casella. Quest’opera, che si rifà alla tradizione bachiana, mostra la raffinatezza di Rota nel dialogo strumentale e la sua adesione al neoclassicismo. Segue una trascrizione per quintetto di fiati dei celebri “Cinque pezzi facili”, originariamente composti per flauto e pianoforte. Questo adattamento, realizzato dal giovane Francesco Attore del Conservatorio San Pietro a Majella, dà nuova vita a brani già amati, esaltandone la grazia e la semplicità che li rendono accessibili e universali.

La seconda parte del programma è dedicata al “Nonetto”, un’opera matura che esprime l’ampiezza del linguaggio compositivo di Rota, con una struttura articolata in cinque movimenti e una scrittura che unisce archi e fiati in un insieme di grande intensità espressiva. Il concerto si chiude con la “Suite ROTA”, un omaggio alle indimenticabili colonne sonore che hanno fatto di Nino Rota uno dei compositori più iconici del cinema. Nell’arrangiamento di Roberto Molinelli, temi tratti da capolavori come La StradaIl Padrino e Amarcord si intrecciano in una narrazione musicale che trascende i confini tra musica da concerto e musica cinematografica.

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