domenica, Aprile 20, 2025
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Monitora Fiaip Napoli: cresce la voglia di comprare casa a Napoli, zona flegrea paralizzata dal Bradisismo

Presentato l’osservatorio dei prezzi degli agenti immobiliari professionisti partenopei

Il mercato immobiliare della città di Napoli analizzato dai professionisti dell’intermediazione. Arriva Monitora, lo strumento voluto dalla Fiaip per uniformare la raccolta dati dei valori di mercato degli immobili residenziali. Un’esigenza che nasce dalla volontà di avere lo stesso metro di valutazione per ogni città d’Italia.

“La città di Napoli attraversa un momento dinamico. Da qualche anno al mercato tradizionale si è affiancato uno altrettanto importante che riguarda gli alloggi riconvertiti ad uso turistico. Si è creato così un filone che lo stesso Comune di Napoli, su proposta del sindaco Manfredi, sta studiando in che modo regolamentare. L’osservatorio Monitora si basa su transazioni effettivamente avvenute ed ha l’obiettivo di offrire agli addetti ai lavori ed a quanti hanno l’esigenza di trovare casa una fotografia esatta di quello che accade” spiega il presidente della Fiaip Napoli Vito Gagliardo.

Dai dati analizzati emerge che: “Il mercato immobiliare residenziale di Napoli, nel 2024, è stato in linea con quello nazionale, registrando un segno positivo nell’andamento dei prezzi ed un lieve calo nel numero di compravendite.  All’incremento dei prezzi ha contribuito, in maniera determinante, la crescita della domanda a fronte di un’offerta piuttosto limitata. A spingere ha contribuito anche la progressiva riduzione dei tassi dei mutui e la richiesta di immobili da destinare ad attività turistico-ricettive. Questa tendenza ha ridotto la disponibilità di immobili da immettere nel mercato residenziale classico, sia delle vendite che delle locazioni, squilibrando ulteriormente il rapporto tra domanda e offerta” aggiunge il consigliere Antonio Errico delegato all’osservatorio Fiaip Napoli.

Tiene banco il problema sismico. Grande attenzione sul mercato della zona dei Campi Flegrei e di Pozzuoli: “Praticamente bloccata la zona flegrea. Il bradisismo ha fermato le compravendite. I possessori di immobili non intendono collocarli sul mercato a prezzi stracciati così come avvenuto negli anni ’80 e si preferisce aspettare che passi l’emergenza prima di decidere” sottolinea Mario Condò de Satriano presidente nazionale onorario Fiaip.

Sulla provincia interviene il vice presidente della Fiaip Napoli Gianni Castaldi: “Alcuni comuni dell’hinterland come Giugliano in Campania, Casoria e Castellammare di Stabia presentano numerosi scambi, contribuendo in modo significativo all’attività complessiva, nonostante i prezzi in queste aree siano generalmente più contenuti. La variazione dei prezzi resta eterogenea per la diversità delle varie zone che costituiscono l’area metropolitana di Napoli. Spicca il balzo in avanti di Vico Equense, la porta della penisola sorrentina che registra gli incrementi maggiori. Prezzi elevati per le poche transazioni di lusso a Capri, Anacapri e Sorrento”.

Offerta limitata e domanda elevata per le nuove costruzioni che costituiscono il 9% degli immobili disponibili sul mercato nazionale.

I NUMERI DEL MERCATO DI NAPOLI

Il mercato immobiliare residenziale del 2024 ha fatto registrare un andamento in crescita dei prezzi abbastanza generalizzato nella città di Napoli e nella Provincia, in linea con i dati nazionali.

In particolare per il comune di Napoli, il 2024 si è chiuso con un incremento superiore al 2% rispetto all’anno precedente. Il mercato residenziale di Napoli nel 2024 è stato caratterizzato da una domanda maggiore dell’offerta disponibile. Sulla crescita della domanda ha influito da un lato il lieve calo dei tassi di interesse dei mutui e dall’altro la richiesta di immobili da destinare al turismo.

Richiesta alimentata dal boom turistico che interessa non soltanto il centro, ma anche zone come i quartieri spagnoli e la sanità, che stanno vivendo un momento di rivalutazione grazie al turismo.

Gli immobili più richiesti sono sta quelli di taglio medio-piccolo (2/3 vani). Sempre alta la richiesta di terrazzi e spazi scoperti in generale.

Gli incrementi di prezzo più eleva sono stati registrati  oltre che nel centro storico (+5%), nell’area San Carlo all’Arena-Materdei-Capodimonte (+6%), nell’area periferica di Pianura-Soccavo-Camaldoli (+8%) e nella periferia est (+7%). Lieve crescita per i prezzi degli immobili nella municipalità Chiaia-Posillipo-San Ferdinando (+1%). Fondamentalmente invariati i valori di Vomero-Arenella e soprattutto quelli dei quartieri dell’area flegrea (Fuorigrotta e Bagnoli), dove a causa del Bradisismo, si è registrata una situazione di stagnazione dei prezzi e delle compravendite in generale.

I prezzi medi più elevati sono quelli della zona Posillipo-Marechiaro (5.000 €/mq) Chiaia-Mergellina (4.900 €/mq) Vomero-Arenella (4.000 €/mq). Il centro si a esta intorno ai 2.500 €/mq. I valori più bassi invece sono relativi alla zona di Secondigliano-Capodichino e Barra-Ponticelli-San Giovanni a Teduccio con 1.400 – 1.500 €/mq. Le previsioni per il 2025 sono quelle di una conferma del trend di crescita dei prezzi e di un aumento del numero di compravendite che nel 2024 sono state in calo rispetto all’anno precedente.

Per informazioni

Roberto Esse

339.35.96.743

esse.roberto.esse@gmail.com

“Esoterismo e cultura”, di Mauro Ruggiero. Un libro che getta nuova luce sui grandi protagonisti della letteratura e dell’arte

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Mauro Ruggiero (nato a Salerno nel 1979) è una persona poliedrica, ha due lauree, un dottorato di ricerca e sta per conseguire anche un Master di II livello. Ricercatore universitario, docente, scrittore, amministratore dell’Istituto italiano di cultura di Praga, giornalista fondatore della rivista di cultura online www.cafeboheme.it, autore di saggi, articoli e libri. La sua passione è lo studio del pensiero esoterico e l’influenza che questo ha esercitato ed esercita sulla società e nella cultura contemporanee. Da pochi giorni è uscito in libreria il suo ultimo lavoro: “Esoterismo e cultura. Saggi sulle influenze occulte nella letteratura e nell’arte” (Mimesis. 2025).

 Lo abbiamo incontrato per sapere di più su di lui e su questo libro che, già dal titolo, promette di essere molto interessante.


Quando e come è nato in te l’interesse per l’Esoterismo?


Avrò avuto 16-17 anni, all’epoca frequentavo il liceo e facevo parte di un’associazione culturale del mio paese, molto attiva nella promozione del territorio e nell’organizzazione di eventi culturali. Un giorno, con un amico, ci vedemmo recapitare una cassa di libri antichi che una famiglia del paese, un tempo nobile, ci aveva dato per farli esaminare e catalogare. Ricordo che quando aprimmo quel baule, non volevamo credere ai nostri occhi. Dentro c’erano dei libri pazzeschi: testi del ‘600, ‘700 e ‘800. Qualche giorno dopo, mentre creavamo le rispettive schede per ogni volume, all’interno di uno di questi libri trovai uno strano foglio inserito tra due pagine, un documento scritto a mano in una calligrafia particolarmente bella e ordinata con alcuni simboli che spiccavano. Si trattava di un giuramento massonico dei primi del Novecento. Precisamente di un giuramento del XVIII grado del Rito Scozzese Antico ed Accettato, firmato di proprio pugno da un italiano emigrato negli Stati Uniti d’America. Il contenuto di quel pezzo di carta mi incuriosì subito, e per giorni non riuscii a pensare ad altro. Al tempo non sapevo nulla di massoneria e società segrete, se non tanti pregiudizi e dicerie che, però, contrastavano con le parole contenute in quel giuramento. Da lì iniziai a indagare e mi si aprì subito un mondo.

Quando ti è nata la passione per scrivere?

Da adolescente leggevo tanto. Mi piaceva la saggistica. Leggevo soprattutto di psicologia, filosofia orientale e occidentale, ma anche qualche romanzo e tanta poesia. Al liceo iniziai a scrivere qualche articolo per vari giornali locali e a pubblicare delle raccolte di liriche, vincendo diversi premi. Ho iniziato a scrivere in modo più costante solo dopo l’università, quando ho preso la tessera da giornalista. Oltre agli articoli, iniziai a scrivere dei saggi per poi approdare anche alla narrativa. Diciamo che la scrittura mi accompagna da molti anni ormai e la considero una parte importante della mia vita.

Parlaci prima di tutto del tuo primo libro sul rapporto tra esoterismo e letteratura


Le muse ermetiche. Esoterismo e occultismo nella letteratura italiana tra fin de siècle e avanguardia”, pubblicato nel 2019, si inserisce nel filone degli studi accademici sull’esoterismo occidentale, con l’obiettivo di chiarire i rapporti tra il pensiero esoterico e la letteratura italiana tra XIX e XX secolo, e analizzando come queste correnti hanno contribuito al rinnovamento culturale dell’epoca. Il saggio esamina, ad esempio, il profondo interesse per l’occulto di autori e intellettuali come Luigi Pirandello, Gabriele D’Annunzio, Giovanni Pascoli, Luigi Capuana, Antonio Fogazzaro e tanti altri, e dimostra come questo interesse non rappresentò una semplice moda passeggera, ma influenzò significativamente la loro produzione letteraria e tutta la cultura del tempo. E questo, purtroppo, a scuola non lo insegnano.



Insomma, ritieni che l’esoterismo sia sempre stato mistificato e ignorato volutamente dalla cultura ufficiale, perché scomodo?


A scuola tutti abbiamo studiato chi era e cosa ha fatto Garibaldi, ma nessuno ti dice che è stato anche il gran maestro della Massoneria Italiana. In nessun testo scolastico ho mai letto che Giosuè Carducci, considerato uno dei poeti più importanti del suo tempo, è stato anche massone e addirittura 33° grado del Rito Scozzese, e che si è fatto inumare con addosso i paramenti massonici;che anche Pascoli è stato massone, che Pirandello e Capuana si sono occupati di spiritismo, che Fogazzaro era un mistico… Nelle migliori opere della letteratura italiana c’è stata un’influenza molto forte della cultura esoterica. Pinocchio è considerato a tutti gli effetti, un’opera simbolica e profondamente esoterica. Persino il libro “Cuore” viene considerato un libro massonico perché si contrappone a quella che era l’idea cattolica della società del tempo. Se analizzi il libro non troveri al suo interno nessun riferimento alla religione, in un periodo in cui invece la religione era predominante. Ma potrei citarne altri: Arturo Onofri, Moscardelli, Sibilla Aleramo. Papini, Prezzolini… Guardando le riviste culturali italiane del primo Novecento, capisci quanto era importante l’influenza dell’esoterismo sulla società.

Ma che cos’è per te l’esoterismo?

Non è per nulla facile rispondere a questa domanda. Ci sono interi volumi sull’argomento. Volendo un po’semplificare il problema, potremmo dire che l’esoterismo è un insieme di dottrine, conoscenze e pratiche caratterizzate da un linguaggio simbolico e un metodo di trasmissione – tra iniziati – che prevede un percorso graduale di apprendimento. Per qualcuno è una forma di conoscenza “alternativa” rispetto al pensiero razionale e dogmatico, ma più che alternativa, io direi che è un sapere che vuole unire questa conoscenza alla spiritualità. Un sapere “scomodo” che viene considerato un po’ come una terra di nessuno che sta in mezzo a scienza, filosofia, religione, un punto di incontro di queste tre cose, ma di fatto nessuna di esse. Eppure, come dice lo studioso Wouter Jacobus Hanegraaff: insieme alla filosofia razionalista, le radici giudaico-cristiane e la scienza, l’esoterismo è la quarta colonna della nostra cultura. Una colonna, aggiungerei, un po’ “occulta”. In realtà si fa prima a dire cosa non è, l’esoterismo. Non è superstizione, non è leggere le carte o i fondi del caffè, quella è solo una “bassa” rappresentazione del pensiero esoterico; un “occultismo da bancarella”. Non a caso oggi l’esoterismo, proprio per la sua complessità e importanza, è diventato oggetto di di studio accademico. Per me, personalmente, il pensiero esoterico è un modo di guardare al mondo, di approcciarsi alla realtà, e di vivere la conoscenza, senza escludere scienza e religione.

Di cosa parla, invece, il nuovo libro appena pubblicato?

Esoterismo e cultura. Saggi sulle influenze occulte nella letteratura e nell’arte” (Mimesis, 2025) raccoglie una selezione di studi accademici, saggi, riflessioni, conferenze e articoli divulgativi che ho scritto nel corso di diversi anni, focalizzati sul rapporto tra pensiero esoterico e cultura. L’obiettivo principale del libro è esplorare come l’esoterismo si manifesti in diverse espressioni culturali, e offrire nuove prospettive sulle connessioni tra il pensiero esoterico e la cultura ufficiale. Ho messo insieme diversi lavori per andare a ricercare le radici “occulte” di alcune opere e l’interesse per il pensiero esoterico da parte di figure note della nostra cultura. Apro il libro parlando di Casanova – di cui quest’anno ricade il 300° anniversario dalla nascita –  e di quanto l’esoterismo abbia influenzato tutta la sua vita. Parlo dell’influenza del pensiero esoterico nella musica di Franco Battiato. Della figura del “diavolo” ne Il Maestro e Margerita di Bulgakov, della passione per l’alchimia del Parmigianino… Sempre per dimostrare come il pensiero esoterico sia presente nella cultura degli ultimi secoli e che comunque è stato in qualche modo interiorizzato dai vari intellettuali e artisti.

Quanto è presente nella tua vita l’esoterismo?

Diciamo che il mio interesse per l’argomento non è solo e puramente accademico.

Nella vita hai un approccio più razionale o intuitivo?

Ho sempre cercato un equilibrio. Fin da giovane ho sempre cercato di alimentare entrambi questi aspetti e non far prevalere mai uno rispetto all’altro. Il ché non è necessariamente positivo. Ho magari pagato anche un prezzo in tal senso, ma ho sempre cercato di sviluppare in modo parallelo entrambe le attitudini. Io mi definisco un emozionale matematico. Quando devo agire razionalmente sono capace di farlo, ma non trascuro l’intuizione. Il mondo è complesso e richiede un approccio che non è solo bianco o nero.

Quali sono i tuoi prossimi progetti?

Sto curando un altro saggio dal titolo Esoterismo e Società nel quale ho intervistato una ventina di docenti universitari e ricercatori di tutto il mondo sulle influenze dell’esoterismo nelle varie branche del sapere umano. Il libro vuole esplorare il rapporto tra esoterismo e società, analizzando come le correnti esoteriche abbiano influenzato il pensiero collettivo, le istituzioni e le dinamiche culturali. Quale ruolo ha avuto nei processi di trasformazione sociale, in che modo le sue pratiche e i suoi simboli si sono diffusi, e soprattutto, perché l’essere umano continua a essere attratto dall’ occulto anche nell’era dei super computer e dell’Intelligenza artificiale. Il libro dovrebbe uscire verso la fine del 2026.

contributo esterno

Il Paradosso del Potere: Predicare il Cambiamento, Restare Aggrappati alla Poltrona

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In politica, il potere è spesso presentato come un mezzo per servire il bene comune, ma nella realtà diventa un fine a sé stante. Si parla di rinnovamento, di lasciare spazio ai giovani, di passaggi di testimone necessari per garantire nuove idee e una governance dinamica. Tuttavia, quando arriva il momento di farsi da parte, l’attaccamento alla poltrona prevale su qualsiasi dichiarazione di principio.

Il Potere: privilegio o servizio?

Chi esercita il potere per lungo tempo finisce per percepirlo non più come una responsabilità temporanea, ma come un diritto acquisito. La domanda non è più “è giunto il momento di lasciare?” bensì “come posso rimanere?”. Questo atteggiamento è evidente in molti leader politici, che da un lato sostengono la necessità del ricambio generazionale, ma dall’altro trovano giustificazioni per allungare il proprio mandato.

Il dilemma della leadership e del ricambio generazionale

L’ostinazione nel mantenere il potere non è solo una questione di età, ma di consapevolezza. Un leader dovrebbe riconoscere il momento in cui la propria presenza diventa un ostacolo anziché una risorsa. Il potere non è eterno e la sua gestione richiede una visione lungimirante: chi non sa quando lasciare rischia di diventare parte del problema piuttosto che della soluzione.

Il Potere: tra logorio e dipendenza

Si dice spesso che il potere logora chi non ce l’ha, ma a volte è ancora più devastante per chi non sa rinunciarvi. La politica dovrebbe essere un servizio, non un’ossessione. Eppure, la storia dimostra che pochi leader riescono a concludere il proprio mandato con dignità, accettando il naturale passaggio del testimone.

In un sistema realmente democratico, il rinnovamento del potere dovrebbe essere una regola e non un’eccezione. Ma fino a quando il potere sarà visto come un privilegio anziché come una responsabilità, il paradosso della politica continuerà a ripetersi.

contributo esterno

Il sito scolastico svizzero discrimina Napoli “sommersa dalla spazzatura”

Il Movimento Neoborbonico ha inviato una nota di protesta e una richiesta di rettifica ai responsabili del Canton Ticino in Svizzera. Su un sito gestito dal “Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport”, su uno spazio riservato a “docenti e funzionari delle scuole ticinesi”, tra gli esercizi di grammatica proposti agli allievi risulta un passaggio decisamente discriminatorio.
Se da un treno olandese si vedono i tulipani e da un treno turco le moschee, da un “Treno napoletano guardo dal finestrino e vedo un sacco di spazzatura che sommerge la città”. Nessun riferimento ai tanti monumenti della città o ai tanti prodotti-simboli famosi nel mondo ma un becero riferimento ad una emergenza vecchia, superata e tra l’altro diffusa in tanti città europee.
Tanto più grave questa discriminazione se si pensa che questi materiali sono rivolti a docenti e allievi.

Ufficio stampa Neoborbonici.com
3478492762

Il sito di cui si parla

scuolalab.edu.ti.ch

Transizione energetica, una sfida da cogliere per salvare il pianeta

La transizione energetica rappresenta uno dei più grandi e urgenti cambiamenti che la società globale deve affrontare. Si tratta di un processo di trasformazione del sistema energetico attuale, caratterizzato principalmente dall’uso di fonti fossili, verso un modello più sostenibile, basato su fonti rinnovabili e tecnologie innovative. Questo cambiamento non è solo una risposta alla crescente crisi climatica, ma anche un’opportunità per promuovere la sicurezza energetica, la crescita economica e l’innovazione tecnologica.
La necessità di una transizione energetica è ormai evidente. I cambiamenti climatici, alimentati dall’emissione di gas serra provocata principalmente dalla combustione di petrolio, carbone e gas, stanno portando a eventi meteorologici estremi, innalzamento del livello del mare e altre conseguenze devastanti per l’ambiente e la società. Le evidenze scientifiche sono inconfutabili: la riduzione delle emissioni di carbonio è essenziale per limitare il riscaldamento globale e preservare il pianeta per le generazioni future. La transizione verso un sistema energetico a basse emissioni di carbonio è quindi un passo cruciale per raggiungere gli obiettivi stabiliti nell’Accordo di Parigi e per affrontare la crisi ecologica in corso. Le fonti di energia rinnovabile, come il solare, l’eolico, l’idroelettrico e la biomassa, giocano un ruolo centrale in questa transizione. Queste fonti sono abbondanti, sostenibili e, a lungo termine, più economiche rispetto ai combustibili fossili. L’energia solare, ad esempio, ha visto un’enorme crescita negli ultimi anni, grazie ai progressi tecnologici che ne hanno ridotto i costi e aumentato l’efficienza. L’energia eolica, anch’essa in forte espansione, sta diventando una delle principali fonti di approvvigionamento energetico in molte nazioni. L’integrazione di queste tecnologie nel mix energetico non solo contribuisce a ridurre le emissioni, ma crea anche nuovi posti di lavoro e stimola l’innovazione. Tuttavia, la transizione energetica comporta anche diverse sfide. Una delle principali è la necessità di garantire la sicurezza energetica. Le fonti rinnovabili, pur essendo sempre più competitive, possono essere intermittenti e dipendenti dalle condizioni atmosferiche. Pertanto, è cruciale sviluppare sistemi di accumulo energetico, come le batterie avanzate e le tecnologie di idrogeno, che possano immagazzinare energia per periodi di bassa produzione. Inoltre, è importante modernizzare le infrastrutture energetiche esistenti e sviluppare reti intelligenti che possano gestire in modo efficiente la distribuzione dell’energia.
Un’altra sfida significativa è quella della giustizia sociale ed economica. La transizione energetica deve essere equa e inclusiva, garantendo che le comunità vulnerabili non siano lasciate indietro. Ciò implica investimenti in formazione e riqualificazione professionale per i lavoratori delle industrie fossili, affinchè possano trovare nuove opportunità nel settore delle energie rinnovabili. È fondamentale coinvolgere le comunità locali nel processo di transizione, ascoltando le loro esigenze e preoccupazioni. Infine, il ruolo della politica e della governance è cruciale per facilitare questa transizione. I governi devono adottare politiche chiare e coerenti che incentivino l’uso delle energie rinnovabili e promuovano l’efficienza energetica. Ciò può includere sussidi per le tecnologie verdi, la tassazione delle emissioni di carbonio e il rafforzamento delle normative ambientali. I piani nazionali di energia e clima devono essere ambiziosi e allineati con gli obiettivi globali di sostenibilità. In conclusione, la transizione energetica è una sfida complessa ma necessaria. Richiede uno sforzo collettivo da parte di governi, aziende, comunità e cittadini. Solo attraverso un impegno condiviso e una visione a lungo termine sarà possibile costruire un futuro energetico sostenibile, resiliente e giusto per tutti. La transizione energetica non è solo un cambiamento tecnologico, ma una vera e propria opportunità per ripensare il nostro rapporto con l’energia e il nostro pianeta.

Tutelare le isole minori per valorizzare il Paese

Le isole minori, spesso caratterizzate da paesaggi mozzafiato e uniche biodiversità, rappresentano un patrimonio naturale e culturale di inestimabile valore. Questi piccoli ecosistemi, disseminati in mari e oceani di tutto il mondo, sono però estremamente vulnerabili a una serie di minacce. Il cambiamento climatico, l’urbanizzazione, il turismo di massa e l’inquinamento sono solo alcune delle sfide che queste isole devono affrontare. La loro salvaguardia è fondamentale non solo per la biodiversità, ma anche per le comunità locali che vi abitano e per le tradizioni culturali che custodiscono.
Dal punto di vista ambientale, le isole minori ospitano una varietà di ecosistemi che comprendono coralli, foreste tropicali e praterie marine, habitat essenziali per molte specie, alcune delle quali sono uniche e endemiche. Questi ambienti non solo forniscono rifugio e cibo per la fauna, ma svolgono anche funzioni ecologiche vitali, come la protezione delle coste dall’erosione e la regolazione del clima locale. Tuttavia, la loro fragilità li rende particolarmente suscettibili a fenomeni quali l’innalzamento del livello del mare e l’acidificazione degli oceani. Le minacce derivanti dal cambiamento climatico sono particolarmente gravi. L’innalzamento del livello del mare mette in pericolo le comunità costiere e gli ecosistemi marini, con il rischio di sommergere intere isole. Inoltre, la frequenza e l’intensità di eventi meteorologici estremi, come uragani e tempeste, stanno aumentando, causando danni significativi alle infrastrutture e agli habitat naturali. A queste problematiche si aggiungono le conseguenze dell’urbanizzazione e del turismo. Sebbene il turismo possa portare benefici economici, l’eccessiva urbanizzazione e la costruzione di infrastrutture turistiche possono danneggiare l’ambiente naturale, alterando l’equilibrio ecologico e minacciando la biodiversità. L’inquinamento rappresenta un’altra seria minaccia. Le isole minori, spesso dipendenti da risorse limitate, possono essere facilmente sopraffatte dai rifiuti, in particolare dalla plastica. Questo non solo compromette la salute degli ecosistemi marini, ma ha anche un impatto diretto sulle comunità locali, che possono vedere le loro risorse naturali degradate. La perdita di biodiversità è una preoccupazione crescente. Specie che dipendono da habitat specifici possono essere minacciate dalla distruzione degli ambienti naturali, il che porta a un ulteriore impoverimento del patrimonio ecologico. Negli ultimi anni, sono stati avviati diversi programmi e iniziative per la tutela delle isole minori. La creazione di aree marine protette (AMP) è un passo fondamentale per preservare gli habitat marini e garantire la sostenibilità delle risorse ittiche. Queste aree consentono di limitare le attività dannose e promuovere la recupero degli ecosistemi. Inoltre, molti governi e organizzazioni non governative stanno promuovendo pratiche di turismo sostenibile e programmi di educazione ambientale, mirando a sensibilizzare sia le comunità locali che i visitatori sull’importanza della conservazione.
La legislazione e le politiche di protezione sono essenziali per tutelare le risorse naturali e culturali delle isole minori. È fondamentale sviluppare leggi efficaci che garantiscano la conservazione, assicurando al contempo il coinvolgimento delle comunità locali nelle decisioni che riguardano il loro ambiente. Le popolazioni residenti, infatti, sono spesso le prime custodi del loro territorio. La valorizzazione delle tradizioni locali, delle pratiche sostenibili e del sapere ancestrale può contribuire significativamente alla tutela di questi ecosistemi. La partecipazione attiva delle comunità nella definizione e attuazione delle politiche di conservazione è cruciale per il successo delle iniziative di tutela.
In conclusione, la salvaguardia delle isole minori richiede un approccio integrato che unisca la conservazione ambientale, la promozione dello sviluppo sostenibile e il rispetto delle culture locali. Solo attraverso la collaborazione tra governi, organizzazioni non governative e comunità locali sarà possibile garantire un futuro sostenibile per queste preziose gemme del nostro pianeta. È un impegno che non possiamo permetterci di trascurare, poiché la loro salvaguardia rappresenta non solo una responsabilità etica, ma anche una necessità per il benessere globale.

THE SUMMIT – House Classic Convention: Un viaggio, un incontro, una celebrazione, un ritorno alle origini del Clubbing

Si terrà domenica 16 Marzo presso l’Hbtoo “THE SUMMIT” dalle 12 alle 00, un evento unico dedicato alla celebrazione della House Music e alla cultura del clubbing. Non è solo un tributo alle radici della musica house, ma anche un’opportunità per rivivere l’emozione di un fenomeno che ha trasformato la vita notturna a livello globale. THE SUMMIT riunisce DJs, collezionisti, ballerini e appassionati per una giornata ricca di musica, storie e interazioni. I partecipanti avranno l’opportunità di immergersi in un viaggio attraverso beats iconici e vinili rari, con artisti di spicco come Marco Corvino, Dj Simi, Carlo Carità, Dario Tofano, Enzo Cipolletta, Ricky Montanari, Robert Owens e Flavio Vecchi che si esibiranno in imperdibili DJ set. Un mercatino vintage, dedicato agli amanti della cultura alternativa e degli anni ’90, offrirà articoli unici, mentre workshop creativi per bambini, come il laboratorio delle maracas, arricchiranno l’esperienza.
La giornata si svolgerà all’insegna di un brunch conviviale con specialità street food, permettendo a tutti di vivere un’atmosfera festosa senza interruzioni.
Tra i vari Incontri e Talk a cura di Ciro Cacciola, il programma includerà interviste e discussioni con protagonisti della scena musicale, esplorando il clubbing come forma di espressione e comunicazione e di come continui a unire le persone, abbattendo le barriere sociali e linguistiche, in un rito di gioia e libertà.

Così in una nota DropEventi.

Per maggiori informazioni visitate il seguente link:

https://it.ra.co/events/2110874

Tributo a Pino Daniele al Museo Madre, torna il format ‘Le Funky Sunday

Nel decennale della scomparsa di Pino Daniele, le note del cantautore napoletano risuoneranno nel prestigioso Museo Madre celebrando, in occasione del celebre format “Le Funky Sunday”, una delle figure più iconiche del capoluogo partenopeo. L’evento, organizzato da DropEventi, si terrà il 5 gennaio alle ore 18:00. Ad aprire le danze il DJ set curato dal dj Funaro, che accompagnerà il pubblico verso un momento di intensa emozione: alle 20.30, i Mascalzoni Latini, insieme alle straordinarie voci di Francesco Boccia e Greg Rega, renderanno omaggio a Pino Daniele, interpretando alcune delle sue melodie più celebri e indimenticabili. A concludere la serata, il DJ set di Marco Corvino e Roberto Funaro prometterà di far divertire e ballare gli ospiti fino a tarda notte, creando un’atmosfera di festa e convivialità. “Questo tributo non si limiterà a un ricordo, ma rappresenterà un riconoscimento dell’eredità culturale che Pino ha lasciato nel cuore di tutti” spiegano gli organizzatori Giuseppe Rutigliani, Pierluigi Scatola, Gianluca Sionne e Claudio Baldissara, che promettono “un’esperienza indimenticabile pensata per tutti gli amanti della musica e della cultura napoletana e, in particolare, per gli amanti della musica di Pino Daniele”. L’evento è organizzato da DropEventi, in collaborazione con Bang e il collettivo Core. Per ulteriori informazioni è possibile visitare il link:

https://bit.ly/lefunkysunday_5gennaio

Così in una nota DropEventi.

In scena “Il ritorno del soldato” di Saverio Strati. Il 26 Marzo al Rendano di Cosenza. Le altre tappe in Calabria

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Dopo il successo del debutto toscano, arriva in prima regionale in Calabria, al Teatro Rendano di Cosenza, Il ritorno del soldato di Saverio Strati e Vincenzo Ziccarelli, con la regia di Giancarlo Cauteruccio, messo in scena dalla Compagnia Teatrale del Carro

Lo spettacolo si inserisce nel più ampio progetto 𝟭𝟬𝟬𝗦𝗧𝗥𝗔𝗧𝗜, evento prodotto dalla 𝗥𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗖𝗮𝗹𝗮𝗯𝗿𝗶𝗮, per le celebrazioni del 𝘾𝙚𝙣𝙩𝙚𝙣𝙖𝙧𝙞𝙤 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙣𝙖𝙨𝙘𝙞𝙩𝙖 di 𝙎𝙖𝙫𝙚𝙧𝙞𝙤 𝙎𝙩𝙧𝙖𝙩𝙞.

𝙇𝙤 𝙨𝙥𝙚𝙩𝙩𝙖𝙘𝙤𝙡𝙤

“𝐼𝑙 𝑟𝑖𝑡𝑜𝑟𝑛𝑜 𝑑𝑒𝑙 𝑠𝑜𝑙𝑑𝑎𝑡𝑜” è l’unico testo teatrale del grande scrittore calabrese Strati, scritto insieme al drammaturgo Ziccarelli.

La madre, la moglie e il fratello del soldato aspettano il suo rientro: è un giovane partito per una guerra senza luogo, fino a disperdersi nel deserto. Potrebbe trattarsi di una delle guerre della nostra contemporaneità: l’assenza e la solitudine spingono la giovane donna a innamorarsi del cognato, mentre il soldato viene dato per disperso. La visita di un altro reduce amico del soldato sconvolgerà la situazione portando a galla tensioni e paure dall’epilogo inevitabile.

𝘾𝙧𝙚𝙙𝙞𝙩𝙞

adattamento, scene, luci, regia 𝑮𝒊𝒂𝒏𝒄𝒂𝒓𝒍𝒐 𝑪𝒂𝒖𝒕𝒆𝒓𝒖𝒄𝒄𝒊𝒐

con 𝑳𝒂𝒖𝒓𝒂 𝑴𝒂𝒓𝒄𝒉𝒊𝒂𝒏𝒐̀, 𝑺𝒕𝒆𝒇𝒂𝒏𝒊𝒂 𝑫𝒆 𝑪𝒐𝒍𝒂, 𝑺𝒂𝒍𝒗𝒂𝒕𝒐𝒓𝒆 𝑨𝒍𝒇𝒂𝒏𝒐, 𝑭𝒓𝒂𝒏𝒄𝒆𝒔𝒄𝒐 𝑮𝒂𝒍𝒍𝒆𝒍𝒍𝒊

voce off 𝑨𝒏𝒏𝒂 𝑴𝒂𝒓𝒊𝒂 𝑫𝒆 𝑳𝒖𝒄𝒂

costumi 𝑴𝒂𝒓𝒊𝒆𝒍𝒍𝒂 𝑩𝒓𝒖𝒛𝒛𝒆𝒔𝒆

musiche originali 𝑽𝒊𝒏𝒄𝒆𝒏𝒛𝒐 𝑴𝒂𝒓𝒊𝒂 𝑪𝒂𝒎𝒑𝒐𝒍𝒐𝒏𝒈𝒐, 𝑴𝒂𝒓𝒄𝒐 𝑪𝒂𝒓𝒃𝒐𝒏𝒆

testo del prologo, canto, ricerca musicale 𝑨𝒏𝒏𝒂 𝑮𝒊𝒖𝒔𝒊 𝑳𝒖𝒇𝒓𝒂𝒏𝒐

scenografia video 𝑵𝒊𝒏𝒐 𝑪𝒂𝒏𝒏𝒂𝒕𝒂̀

assistenza alla regia 𝑨𝒍𝒆𝒔𝒔𝒊𝒂 𝑰𝒂𝒄𝒐𝒑𝒆𝒕𝒕𝒂

responsabile tecnico 𝑭𝒓𝒂𝒏𝒄𝒆𝒔𝒄𝒐 𝑷𝒂𝒍𝒎𝒊𝒆𝒓𝒐

fonico voice recording 𝑫𝒐𝒎𝒆𝒏𝒊𝒄𝒐 𝑪𝒂𝒑𝒐𝒓𝒂𝒍𝒆

foto di scena 𝑭𝒆𝒓𝑴𝒆𝒏𝒕𝒊𝒔 / 𝑳𝒖𝒏𝒂 𝑳𝒐𝒊𝒆𝒓𝒐 – 𝑨𝒏𝒕𝒐𝒏𝒊𝒐 𝑷𝒊𝒕𝒕𝒆𝒍𝒍𝒊

ufficio stampa 𝑪𝒂𝒓𝒎𝒆𝒏 𝑳𝒐𝒊𝒂𝒄𝒐𝒏𝒐

distribuzione e comunicazione 𝑳𝒖𝒄𝒂 𝑵𝒂𝒑𝒐𝒍𝒊

organizzazione e direzione produttiva 𝑳𝒖𝒄𝒂 𝑴𝒊𝒄𝒉𝒊𝒆𝒏𝒛𝒊

produzione 𝑪𝒐𝒎𝒑𝒂𝒈𝒏𝒊𝒂 𝑻𝒆𝒂𝒕𝒓𝒐 𝒅𝒆𝒍 𝑪𝒂𝒓𝒓𝒐

⏱ Durata 70 min

 𝘽𝙞𝙜𝙡𝙞𝙚𝙩𝙩𝙞

𝙄𝙣𝙩𝙚𝙧𝙤 € 10,00

𝙐𝙣𝙙𝙚𝙧 30 e 𝘼𝙗𝙗𝙤𝙣𝙖𝙩𝙞 𝙎𝙩𝙖𝙜𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙏𝙚𝙖𝙩𝙧𝙖𝙡𝙚 € 5,00

Omaggio 𝙐𝙣𝙙𝙚𝙧 19

𝙜𝙧𝙖𝙙𝙞𝙩𝙖 𝙡𝙖 𝙥𝙧𝙚𝙣𝙤𝙩𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 allo 0967.22.70.30 o wzup al 348.31.25.747

𝙫𝙞𝙖 𝙢𝙖𝙞𝙡 a centenariosaveriostrati@gmail.com

 𝙥𝙧𝙚𝙫𝙚𝙣𝙙𝙞𝙩𝙚 su https://www.diyticket.it/organizers/617/compagnia-teatro-del-carro

𝙋𝙧𝙤𝙨𝙨𝙞𝙢𝙚 𝙙𝙖𝙩𝙚

– REGGIO CALABRIA – 30 Marzo, Teatro Cilea

– CATANZARO – 04 Aprile, Teatro Politeama

– CITTANOVA (RC) – 08 Aprile, Teatro Gentile

– CROTONE – 13 Aprile, Teatro Comunale

Info e aggiornamenti   

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Terremoto ai Campi Flegrei: paura a Napoli, scuole chiuse per verifiche

Nella notte del 13 marzo 2025, alle ore 1:25, una scossa di terremoto di magnitudo 4.4 ha colpito la zona dei Campi Flegrei, con epicentro tra Pozzuoli e il quartiere napoletano di Bagnoli. Il sisma è stato avvertito distintamente in tutta Napoli, causando panico tra i cittadini e spingendo molte persone a riversarsi in strada per timore di nuove scosse.

Danni e interventi delle autorità

A Bagnoli, il terremoto ha provocato la caduta di calcinacci dalla chiesa di Sant’Anna, danneggiando il campanile. Inoltre, si sono verificati crolli di controsoffitti in alcune abitazioni, rendendo necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco. Fortunatamente, non si registrano vittime, ma una persona è rimasta ferita a causa del crollo del controsoffitto nella propria abitazione.

Il sisma ha alimentato la preoccupazione sulla sicurezza degli edifici pubblici, in particolare scuole e uffici. Per questo motivo, le autorità hanno disposto la chiusura temporanea delle scuole nei quartieri di Bagnoli e Fuorigrotta, nonché nel comune di Pozzuoli, per consentire verifiche strutturali approfondite.

Critiche sulla gestione dell’emergenza

Molti cittadini lamentano una comunicazione poco chiara da parte delle istituzioni. In particolare, lavoratori del settore scolastico e pubblico chiedono maggiori informazioni sulla sicurezza degli edifici e sui protocolli di emergenza.

La mancanza di aggiornamenti tempestivi ha generato momenti di tensione: alcuni residenti hanno cercato di forzare i cancelli dell’ex base NATO di Bagnoli, ritenendo il sito un possibile rifugio sicuro.

La necessità di un piano di emergenza più efficace

Il terremoto ai Campi Flegrei sottolinea l’urgenza di implementare piani di emergenza e comunicazione più efficaci. È fondamentale garantire un’informazione chiara e immediata alla popolazione, oltre a interventi strutturali per migliorare la sicurezza degli edifici pubblici e privati.

Con il rischio sismico sempre presente in un’area vulcanica come quella dei Campi Flegrei, l’adozione di misure preventive e strategie di gestione dell’emergenza diventa una priorità per tutelare la sicurezza di cittadini e infrastrutture.

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