I parchi pubblici sono spazi essenziali per la qualità della vita urbana, offrendo aree di socialità, svago e relax. Tuttavia, in molte città italiane, questi luoghi vengono trascurati, diventando vittime di incuria, degrado e abbandono.
Parchi pubblici in degrado: un problema diffuso
Passeggiando nei parchi pubblici, è facile notare segni di trascuratezza: erba incolta, rifiuti sparsi, panchine rotte, giochi per bambini danneggiati e scarsa illuminazione. Questa mancanza di manutenzione compromette non solo la bellezza del verde urbano, ma anche la sicurezza dei cittadini che frequentano queste aree.
Le cause di questa situazione sono molteplici. Tagli ai fondi destinati al verde pubblico, scarsa attenzione delle istituzioni e comportamenti incivili contribuiscono a trasformare i parchi pubblici in luoghi poco accoglienti e pericolosi.
L’importanza dei parchi pubblici per il benessere delle città
I parchi pubblici non sono solo spazi di svago, ma rappresentano una risorsa fondamentale per il benessere fisico e mentale della popolazione. Tra i loro benefici principali troviamo:
Favoriscono l’attività sportiva e il gioco all’aria aperta per bambini e adulti.
Offrono luoghi di socializzazione e relax per tutte le fasce d’età.
Contribuiscono a ridurre l’inquinamento atmosferico, migliorando la qualità dell’aria.
Mitigano le temperature elevate nelle città, contrastando il fenomeno delle isole di calore.
Nonostante il crescente interesse per la sostenibilità ambientale, molti parchi pubblici italiani continuano a essere trascurati, rappresentando un’occasione mancata per migliorare la qualità della vita urbana.
Come salvare i parchi pubblici: soluzioni e strategie
Per restituire dignità ai parchi pubblici, è necessario un impegno concreto da parte delle amministrazioni e della cittadinanza. Alcune possibili soluzioni includono:
Investimenti pubblici: Aumentare i fondi destinati alla manutenzione ordinaria e straordinaria dei parchi pubblici, con piani di gestione regolari.
Coinvolgimento delle comunità: Associazioni e gruppi di volontariato possono adottare aree verdi e organizzare giornate di pulizia.
Maggior controllo e sorveglianza: L’installazione di telecamere di sicurezza e una maggiore presenza delle forze dell’ordine potrebbero ridurre atti vandalici e inciviltà.
Educazione ambientale: Sensibilizzare i cittadini, a partire dalle scuole, sull’importanza del rispetto e della cura dei parchi pubblici.
Conclusione
L’abbandono dei parchi pubblici è un problema che riguarda tutti e che richiede un’azione immediata. Questi spazi non devono essere lasciati al degrado, ma valorizzati come risorsa fondamentale per la vivibilità delle città.
Investire nei parchi pubblici significa migliorare il benessere delle persone, ridurre l’inquinamento e rendere le città più accoglienti e sostenibili. Se vogliamo un futuro migliore, dobbiamo partire proprio dalla tutela del verde urbano.
Grande successo anche a Luzzi per la presentazione del Calendario dedicato all’Abate calabrese
Di Anna Maria Ventura
Umberto Federico Sindaco di Luzzi, Anna Maria Ventura, Tania Frisone, Ada Giorno
Calendario AIParC 2025 dedicato a Gioacchino
L’Associazione Italiana Parchi Culturali (AIParC)sezione di Cosenza ha dedicato il Calendario 2025 al pensatore medievale, intitolandolo “La Visione di Gioacchino da Fiore e le azioni consapevoli dell’uomo”. La presentazione ufficiale del calendario si è tenuta il 4 febbraio 2025 nella Sala degli Specchi del Palazzo della Provincia di Cosenza. Inoltre, il calendario è stato presentato il 22 febbraio 2025 presso il Centro Internazionale di Studi Gioachimiti a San Giovanni in Fiore. Un’ ulteriore presentazione è avvenuta il 7 marzo 2025 presso la Pro Loco di Luzzi. I Calendari sono diventati un tratto identitario dell’AIParC, che ne ha curato la pubblicazione dal 2014, raccontando fatti, eventi, personaggi, che hanno segnato la storia e onorato la terra calabra. I primi, quelli che vanno dal 2014 al 2024 sono stati scritti e curati da Nella Matta, socia storica e responsabile della Commissione Cultura.
I concetti fondanti del pensiero gioachimita
Per il calendario AIParC Cosenza 2025 Nella Matta ha inteso cedere il testimone alla socia Ada Giorno, che, muovendosi nel solco già tracciato e, andando a ritroso nel tempo della storia, è giunta fino al Medioevo e a Gioacchino da Fiore ed ha creato un vero capolavoro: il calendario intitolato “La Visione di Gioacchino da Fiore e le azioni consapevoli dell’uomo”. Interamente opera dell’autrice, sia nella veste grafica che nel contenuto, tranne due pagine introduttive di Nella Matta e Tania Frisone e un contributo prezioso del Professor Georg Gottlob Ordinario di Informatica e Intelligenza artificiale dell’Unical, il Calendario contiene i concetti fondanti del pensiero gioachimita, confrontate con teorie, ma ancor di più riflessioni, di pensatori e scienziati che hanno portato avanti la scienza e la tecnica fino a generare l’intelligenza artificiale, con tutti gli interrogativi che pone. Il risultato è un’opera che invita alla riflessione sulle idee del celebre teologo calabrese e sulla loro rilevanza nel contesto mondiale contemporaneo. Un racconto che scorre su pagine curate nei particolari, i colori, che sanno di antico, i dipinti di artisti famosi, le citazioni, che riempiono gli spazi, ma con ordine e simmetria. Ci sta accompagnando giorno dopo giorno questo piccolo capolavoro e, mentre attraversiamo i giorni dell’anno, ci conduce verso la conoscenza e, al contempo, ci fa riflettere su come trovare soluzioni ai mali di questo mondo e ad una realtà distopica, che non lascia spazio all’utopia e ai sogni. In un viaggio ideale l’Abate Medievale ha riproposto il suo calendario a Luzzi, dove aveva già soggiornato, ospite dell’Abbazia della Sambucina, per comunicare il suo messaggio di pace e concordia al mondo di oggi. L’evento si è svolto venerdì 7 marzo 2025, presso la sede della Pro Loco “La Terra dei Lucij, promosso dall’Associazione Italiana Parchi Culturali (AIParC) di Cosenza e dalla Proloco “La Terra dei Lucij”, in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi Gioachimiti ed Erasmus+INDIRE EPALE, con il patrocinio dei Comuni di Luzzi e di San Giovanni in Fiore.
Valorizzazione dei borghi
Ed è il primo di una serie di eventi culturali, che inaugura “il “Mese della Cultura AIParC Cosenza – Marzo 2025”, un’iniziativa dedicata alla valorizzazione del patrimonio artistico, storico e letterario del territorio calabrese. Nel corso del mese di Marzo AIParC Cosenza offrirà un ricco programma di incontri, mostre, presentazioni di libri, di docufilm, del Calendario 2025, coinvolgendo studiosi, artisti, scrittori, editori, istituzioni e cittadini in un dialogo aperto sulla cultura come motore di crescita e identità, capace di fare luce e ridare speranza. L’aspetto più interessante è che gli eventi coinvolgeranno diversi Comuni della provincia cosentina: Cosenza, Luzzi, Marzi e Casali del Manco.
7 Marzo dedicato a Gioacchino
Il 7 Marzo è stato dedicato alla presentazione del Calendario 2025 “La Visione di Gioacchino da Fiore e le azioni consapevoli dell’uomo” presso la sede della Pro Loco “La Terra dei Lucij” a Luzzi, come già si è detto. Questo evento ha rappresentato un’opportunità per approfondire il pensiero di Gioacchino da Fiore e il suo impatto sulla società attuale. L’attualità dell’abate florense risiede nella sua visione della storia come un processo dinamico e nella sua idea di un rinnovamento spirituale che supera le istituzioni tradizionali. Gioacchino vedeva la storia come una progressione verso una nuova era di armonia e giustizia. L’idea di un’Età dello Spirito, in cui la religione non è più mediata da gerarchie ecclesiastiche, è in sintonia con le tendenze contemporanee verso una spiritualità più individuale. La sua idea di una società futura basata sull’amore e sulla concordia si sposa con l’aspirazione alla pace degli uomini di oggi, con il loro desiderio di un mondo più equo e solidale. L’evento ha visto la partecipazione di rappresentanti della cultura e delle istituzioni, di illustri studiosi e membri dell’AIParC, che hanno illustrato il progetto e il messaggio del calendario. Hanno porto i saluti: Umberto Federico Sindaco del Comune di Luzzi, Maria Leone Assessore alla cultura, Enzo Garofalo Presidente Proloco, Tania Frisone Presidente AIParC Cosenza. Hanno dialogato con l’autrice Ada Giorno Antonietta Fazio Ambasciatore Epale presso INDIRE, e Anna Maria Ventura socia AIParC, che è stata anche coordinatrice dell’evento. Dagli interventi di tutti è emerso che “La Visione di Gioacchino da Fiore e le azioni consapevoli dell’uomo”, è un’opera che invita alla riflessione sulle idee del celebre teologo calabrese e sulla loro rilevanza nel contesto contemporaneo. Il calendario attraverso le immagini e i contenuti curati, ha accompagnato il pubblico, attento e motivato all’ascolto, in un viaggio tra storia, cultura e valori legati alla figura del Grande Gioacchino, dimostrando chiaramente come la visione profetica dell’Abate florense può ispirare comportamenti responsabili e consapevoli nella società odierna.
Luzzi, importante centro monastico legato a Gioacchino da Fiore
Luzzi è un incantevole borgo situato nella provincia di Cosenza, immerso tra le verdi colline della valle del Crati. Ricco di storia e tradizioni, conserva il fascino dei borghi antichi, con le sue viuzze strette, le case in pietra e le chiese secolari. Le sue origini sono oggetto di dibattito tra gli studiosi. Una teoria diffusa e molto affascinante identifica Luzzi con l’antica Tebe Lucana, città fondata nel IV secolo a.C. da Alessandro il Molosso durante la sua campagna nella valle del Crati. Questa ipotesi si basa su ritrovamenti archeologici in località “Seppio Grippa” e “Muricelle”, dove sono stati scoperti reperti come lapidi, frammenti di statue e una necropoli romana, suggerendo la presenza di un antico insediamento. Tuttavia, alcuni studiosi mettono in dubbio questa identificazione, sottolineando la mancanza di prove definitive e l’assenza di menzioni concrete di Tebe Lucana nelle fonti classiche. Ad esempio, il toponimo “Tebe Lucana” non è attestato in documenti antichi, rendendo incerta la sua esatta collocazione. È invece attestata in documenti del XIII secolo la menzione castrum Lucii in Valle Gratis, motivo per il quale Luzzi deve il suo nome, con molta probabilità, alla famiglia normanna di cognome de Luci, Lucij o de Luciis, al seguito di Roberto il Guiscardo che lo ebbe in feudo. Il paese, comunque, ha vissuto il suo massimo splendore nel Medioevo, quando divenne un importante centro monastico grazie alla presenza dell’Abbazia di Santa Maria della Sambucina, luogo di grande cultura e spiritualità, frequentato da importanti figure religiose. Fondata dai Benedettini intorno al 1140 e passata circa un decennio più tardi ai Cistercensi, fino alla metà del XVI secolo non solo ebbe grande importanza come centro religioso, ma fu anche un rinomato centro artistico e culturale. Dalla fine del XVI e nei secoli successivi frane e terremoti ne favorirono la decadenza, fino allo scioglimento dell’Ordine monastico nel1780 e la definitiva chiusura dell’abbazia nel 1803. Oggi rimane soltanto la parte centrale del grandioso portale, sormontato da una finestra guelfa, e qualche resto dell’originaria chiesa abbaziale inglobato in più recenti costruzioni. All’Abbazia è legato il nome di Gioacchino da Fiore, il Calabrese più famoso di tutti i tempi: “il calavrese abate Giovacchino di spirito profetico dotato” (Dante Alighieri, Paradiso, Canto XII). Importante teologo, mistico e abate del XII secolo, noto per la sua visione profetica della storia e per la fondazione dell’Ordine Florense. La sua teologia si basava su una lettura simbolica delle Scritture, che lo portò a sviluppare una visione trinitaria della storia umana divisa in tre epoche: quella del Padre (Antico Testamento), quella del Figlio (Nuovo Testamento) e quella dello Spirito Santo (un’era futura di pace e rinnovamento spirituale).
La Sambucina di Gioacchino
La Sambucina di Luzzi ebbe un ruolo chiave nella formazione di Gioacchino da Fiore. Infatti, prima di fondare la sua comunità monastica florense, Gioacchino trascorse del tempo in questa abbazia, dove approfondì il suo percorso spirituale e probabilmente iniziò a sviluppare le sue idee mistiche e profetiche. L’Abbazia della Sambucina era un centro importante del monachesimo cistercense nel sud Italia e rappresentò un punto di riferimento per la riforma monastica e la diffusione degli ideali cistercensi. Gioacchino, pur ispirandosi a questi ideali, se ne distaccò progressivamente per sviluppare una sua visione originale, che culminò nella fondazione del suo ordine a San Giovanni in Fiore.
La Sambucina
Alcuni contenuti del Calendario
Seguiamo qualche pagina di questo prezioso calendario: la tecnologia è stata concepita per migliorare la condizione umana, ma molto spesso ha prodotto alienazione. La condizione contemporanea, caratterizzata dall’espansione delle intelligenze artificiali e dalla crescente dipendenza da sistemi automatizzati evidenzia il rischio che l’uomo si trovi disorientato in un mondo senza significato.
“…Gioacchino da Fiore, con la sua visione dell’umanità come parte integrante di un pensiero divino, offre un’alternativa alla perdita di identità. Il suo pensiero invita ad una riscoperta del valore intrinseco di ogni essere umano come partecipante attivo nel grande progetto di salvezza. La sua teologia trinitaria suggerisce una struttura relazionale che trascende il dominio della tecnica: ogni persona, in quanto riflesso della trinità, è chiamata a vivere una relazione di armonia e cooperazione con gli altri e con il creato. Riscoprire questa dimensione relazionale significa contrastare il rischio di una disumanizzazione provocata dall’automatizzazione, recuperando il senso profondo della nostra presenza nel mondo. La spiritualità gioachimita diventa quindi una risposta attuale alla crisi contemporanea, offrendo una prospettiva che unisce il progresso tecnologico alla consapevolezza etica e spirituale”. E ancora in un’altra pagina Ada Giorno scrive : “…Gioacchino invita gli uomini a partecipare alla storia richiamandoli alla responsabilità. Egli esorta a superare superficialità e appartenenze simboliche per agire secondo i principi del bene comune. La libertà, nella sua visione, è inseparabile dalla responsabilità e ogni azione deve contribuire alla costruzione di una società più giusta e inclusiva”. “In un mondo spesso dominato dalla logica del profitto e dalla competizione, Gioacchino da Fiore ci ricorda che il vero progresso umano si basa sull’amore, sul rispetto reciproco e sulla pace universale, valori imprescindibili per il futuro dell’umanità”.
I Calendari di Nella Matta
Intellettuale colta e raffinata, da sempre impegnata nella rivendicazione dei diritti umani, soprattutto delle donne. Scrittrice affermata e riconosciuta, non solo in Calabria, ma anche nel panorama nazionale, di libri nei quali manifesta il suo amore per la Calabria e quello indiscusso per la libertà e la democrazia. Ad esempio, il calendario del 2020, intitolato “La Calabria e il regionalismo di Antonio Guarasci”, è stato dedicato al primo presidente della Regione Calabria, Antonio Guarasci, ed ha raccolto testimonianze di politici e intellettuali riguardo al suo contributo allo sviluppo della regione. Nel 2022, il calendario “Musica e solidarietà in Calabria” ha presentato musicisti calabresi che hanno dato lustro alla regione con la loro arte, offrendo una panoramica delle loro vite e opere. Questi calendari costituiscono un racconto prezioso di Memoria e Storia della Calabria migliore, che tanto ha dato per la costruzione di un’Italia libera e democratica. Un racconto basato su ricerche accurate, documenti e testimonianze, ma fatto col cuore e l’anima di una donna che ha fatto della cultura il suo abito quotidiano, dell’impegno sociale e politico la sua ragione di vita. Era giusto che questi racconti di storie vere e forti di uomini e donne di Calabria, intrecciate alla storia dell’Italia intera, raccontate nei singoli calendari per ben 10 anni, dal 2014 al 2024, trovassero unità in una sola opera libraria. Così, di recente, è stato pubblicato il volume che porta il titolo “I Calendari di Nella”, di Nella Matta Rocca, Edizioni Alimena – Orizzonti Meridionali. E’ bello ritrovare nel libro, che celebra il decennale delle pubblicazioni, i calendari nella forma stilistica originale, con le foto e le immagini che accompagnano gli scritti. Sfogliarli e leggerli, pagina dopo pagina, mese dopo mese, anno dopo anno significa ritrovare le emozioni suscitate da donne visionarie e uomini lungimiranti. Ma anche sperare che l’esempio di queste vite possa suscitare nei giovani sentimenti di emulazione e portarli a seguirne l’esempio.
La politica italiana attraversa una fase di profonda trasformazione, caratterizzata da tensioni interne e scelte strategiche sul piano globale. Dalle riforme sulla cittadinanza ai nuovi accordi internazionali, il governo Meloni è chiamato a navigare tra esigenze di stabilità interna e il consolidamento del ruolo dell’Italia nello scenario geopolitico.
Cittadinanza e inclusione: uno scontro aperto nella politica italiana
Uno dei temi più dibattuti nella politica italiana recente è la proposta di revisione della legge sulla cittadinanza. Le eccellenti prestazioni di atleti di origine straniera, come Paola Egonu, hanno riportato l’attenzione sullo ius soli temperato. La proposta di ridurre a cinque anni il periodo di residenza per ottenere la cittadinanza è sostenuta da forze progressiste come +Europa e Partito Democratico.
Di contro, Fratelli d’Italia e Lega difendono lo ius sanguinis, creando una frattura evidente all’interno della maggioranza. Questo scontro interno rappresenta una delle principali sfide per la stabilità della coalizione di governo, riflettendo le tensioni che attraversano la politica italiana sul tema dell’integrazione.
Tecnologia e geopolitica: il ruolo di Elon Musk nella politica italiana
Un altro capitolo rilevante per la politica italiana è l’accordo in fase di definizione tra il governo e SpaceX di Elon Musk. L’introduzione della rete satellitare Starlink in Italia, con un investimento stimato di 1,5 miliardi di euro, solleva non poche perplessità. Da un lato, si intravede l’opportunità di modernizzare la rete di telecomunicazioni; dall’altro, emergono dubbi sulla trasparenza e sulla dipendenza tecnologica da un attore privato estero. Questo accordo è seguito con attenzione dalla politica italiana, anche per le implicazioni sulle relazioni con Bruxelles, preoccupata per le connessioni di Musk con l’amministrazione Trump.
Il caso TPI e la politica italiana estera
Anche la scelta del governo Meloni di non firmare la dichiarazione congiunta di 79 Paesi a favore del Tribunale Penale Internazionale (TPI) ha acceso il dibattito nella politica italiana. Questa decisione, in contrasto con la posizione della maggior parte dei partner europei, viene letta come un segnale di ulteriore allineamento con la nuova amministrazione americana. La politica estera italiana sembra dunque sempre più orientata verso Washington, con potenziali ripercussioni nei rapporti con gli alleati europei.
Politica italiana: equilibri delicati tra interno ed estero
La politica italiana si trova oggi a dover bilanciare esigenze interne e relazioni internazionali in un contesto di crescente instabilità globale. La capacità del governo di gestire riforme delicate come quella della cittadinanza, di sfruttare le opportunità tecnologiche senza compromettere la sovranità nazionale e di mantenere credibilità nel contesto europeo sarà decisiva. Il futuro della politica italiana dipenderà dalla capacità di trovare un equilibrio tra innovazione, tradizione e tutela dell’interesse nazionale.
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è intervenuta a Bruxelles in occasione del Consiglio europeo informale, ribadendo la necessità di una difesa Ue più forte e coordinata, ma senza passi avventati come l’invio di truppe europee in Ucraina. Secondo Meloni, è prioritario garantire un sistema di sicurezza europeo che sia compatibile con la Nato, evitando sovrapposizioni e conflitti di competenze.
In questo quadro, Meloni ha chiesto formalmente all’Unione europea di considerare l’estensione dell’articolo 5 della Nato anche all’Ucraina, garantendo così una protezione concreta e integrata tra l’Alleanza Atlantica e la difesa Ue.
No all’uso dei fondi di coesione per il riarmo
Un altro punto fermo della posizione italiana è la contrarietà all’utilizzo dei fondi di coesione per finanziare il riarmo europeo. Meloni ha sottolineato come tali risorse debbano restare dedicate al loro scopo originario: il supporto alle regioni più deboli e il rafforzamento della coesione territoriale. La difesa Ue, per essere realmente efficace, deve poggiare su strumenti finanziari dedicati, con un sistema di rendicontazione trasparente e uniforme per tutti i Paesi membri.
Verso un vertice Usa-Ue sulla difesa
Meloni ha rilanciato l’idea di un vertice congiunto tra Unione europea e Stati Uniti, proprio per discutere della futura architettura della difesa Ue. Sebbene al momento non vi siano date ufficiali, la premier italiana ha sottolineato l’urgenza di una maggiore cooperazione transatlantica, capace di integrare le strategie di sicurezza europee con quelle della Nato.
Il confronto interno al centrodestra
La questione della difesa Ue sta creando tensioni anche all’interno della maggioranza di governo italiana. Se da un lato Forza Italia, con Antonio Tajani, sostiene l’importanza di rafforzare la sicurezza comune, la Lega di Giancarlo Giorgetti critica apertamente il piano europeo Rearm Europe, definendolo affrettato e poco chiaro. Meloni è impegnata in un difficile esercizio di mediazione, cercando di garantire una posizione unitaria dell’esecutivo italiano.
Il dibattito nel centrosinistra
Anche nel Partito Democratico la difesa Ue è motivo di discussione. La segretaria Elly Schlein ha espresso forti riserve sul piano proposto da Ursula von der Leyen, giudicato eccessivamente militarista. Diversa la posizione di Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento europeo, che invece considera il progetto una svolta storica e una grande opportunità per rafforzare la sicurezza dell’Europa.
Difesa Ue e revisione del Patto di Stabilità
L’Italia ha anche proposto di escludere le spese per la difesa Ue dal calcolo del deficit pubblico. Una proposta accolta positivamente dalla Germania, che ha aperto a una revisione più ampia del Patto di Stabilità, includendo tra le spese da “scorporare” non solo quelle per la sicurezza, ma anche per la competitività e l’innovazione.
Un piano di difesa Ue legato a investimenti positivi
Giorgia Meloni ha sottolineato che per essere accettato dai cittadini, il piano di difesa Ue non deve essere percepito solo come un programma di riarmo, ma come uno strumento per migliorare la cybersicurezza, le infrastrutture strategiche e la ricerca tecnologica. È necessario legare la sicurezza comune a una visione di crescita sostenibile e innovativa per l’intero continente.
Presso la città di Caserta di è tenuto il convegno “La prescrizione dell’esercizio fisico come farmaco nella medicina preventiva in Italia”. Il dibattito si è svolto con l’obiettivo di affrontare un tema cruciale per la salute pubblica: l’integrazione dell’attività fisica come strumento terapeutico. Con la partecipazione di esperti del settore, il convegno ha messo in luce l’importanza di promuovere l’esercizio fisico per combattere la sedentarietà, una problematica in crescita che colpisce attualmente il 37% della popolazione adulta italiana, secondo i dati ISTAT 2023. Il Dott. Pasqualino De Martino, Presidente dell’AMS Caserta, ha aperto i lavori con un discorso incisivo, sottolineando la necessità di una maggiore consapevolezza tra i professionisti della salute riguardo ai benefici dell’attività fisica. Il convegno ha fornito un’analisi approfondita della situazione attuale in Italia. Durante la sessione dedicata all’analisi dei dati ISTAT 2023, è emerso che l’aumento della sedentarietà ha conseguenze dirette sulla salute pubblica, contribuendo a un incremento delle malattie croniche. I relatori hanno discusso strategie di intervento, tra cui l’importanza di campagne di sensibilizzazione e programmi di educazione che incoraggino uno stile di vita attivo. Una parte fondamentale del convegno è stata la tavola rotonda, intitolata “L’implementazione dell’esercizio fisico nella pratica clinica”. Qui, esperti del settore hanno condiviso esperienze e buone pratiche per integrare l’esercizio fisico nei piani di cura. La discussione ha messo in luce le sfide, come la formazione dei medici sulla prescrizione dell’attività fisica, e le opportunità di creare reti di supporto tra professionisti e pazienti. Il convegno ha concluso con un forte messaggio: l’esercizio fisico deve diventare parte integrante della medicina preventiva in Italia. L’impegno del Dott. Pasqualino De Martino è stata fondamentale nel guidare questa iniziativa, sottolineando l’importanza di un impegno collettivo per affrontare la crescente sedentarietà. È essenziale continuare a promuovere l’attività fisica come un “farmaco” per migliorare la salute e la qualità della vita della popolazione italiana. In conclusione, il convegno ha rappresentato un passo significativo verso l’integrazione dell’esercizio fisico nella pratica clinica, con l’obiettivo di trasformare la salute pubblica e combattere l’inattività fisica.
Nell’anno del Giubileo 2025, Roma si prepara ad accogliere una mostra senza precedenti: Caravaggio 2025. Dal 7 marzo al 6 luglio, le maestose sale di Palazzo Barberini ospiteranno una collezione straordinaria di opere del maestro lombardo, offrendo ai visitatori un’immersione nella drammatica teatralità delle sue tele, dove la luce squarcia il buio e la realtà si fa pittura.
Un’Esposizione Senza Precedenti
Questa mostra riunisce un numero eccezionale di dipinti autografi di Michelangelo Merisi, alcuni dei quali raramente esposti al pubblico. Tra questi, il Ritratto di Maffeo Barberini, recentemente riscoperto, e l’Ecce Homo, attualmente al Museo del Prado, che tornerà in Italia dopo secoli.
Altri capolavori includono la Santa Caterina del Museo Thyssen-Bornemisza e Marta e Maddalena del Detroit Institute of Arts, esposti insieme per la prima volta.
Biglietti e Accesso alla Mostra
Per accedere a Caravaggio 2025, sono disponibili diverse tipologie di biglietti:
Biglietto Intero: €18,00
Biglietto Ridotto: €15,00 (per giovani tra i 18 e i 25 anni)
Biglietto Ridotto Speciale: €12,00 (per possessori di Gallerie Nazionali Pass e convenzioni)
Biglietto Ridotto Intesa San Paolo: €9,00 (per dipendenti e soci ALI)
Biglietto Integrato: €25,00 (include mostra e accesso alle Gallerie Nazionali di Arte Antica, valido 20 giorni)
Biglietto Integrato Ridotto: €17,00 (per giovani tra i 18 e i 25 anni, con le stesse condizioni del biglietto integrato)
Numeri e Impatto Economico della Mostra
La mostra si preannuncia come uno degli eventi culturali più rilevanti dell’anno e avrà un impatto notevole sull’economia romana.
Considerando una durata di 122 giorni e una stima di 2.500 visitatori al giorno, si prevede un’affluenza totale di oltre 300.000 ingressi.
Ricavi dalla Biglietteria: €4,8 milioni
Indotto Economico per Roma: €45 milioni suddivisi in:
Alloggi (hotel e B&B) → €18 milioni
Ristorazione (ristoranti, bar, caffè) → €13,5 milioni
Trasporti (taxi, autobus, metro, NCC) → €6,75 milioni
Shopping e souvenir → €4,5 milioni
Esperienze culturali aggiuntive → €2,25 milioni
Un Magnete per il Turismo Internazionale
La concomitanza con il Giubileo 2025 renderà la mostra un’attrazione ancora più potente.
Si stima che almeno il 20% dei pellegrini e turisti in visita a Roma durante il Giubileo includerà Caravaggio 2025 nel proprio itinerario.
Provenienza dei visitatori internazionali:
Stati Uniti → 25%
Francia, Germania e Regno Unito → 30%
Spagna e resto d’Europa → 20%
Cina e Giappone → 10%
America Latina e Medio Oriente → 15%
Caravaggio 2025 non è una semplice esposizione, ma una finestra aperta su un’anima ribelle e visionaria. Il maestro della luce e dell’ombra, capace di esaltare la realtà con brutalità e poesia, torna a illuminare Palazzo Barberini con la sua arte immortale.
Un’occasione imperdibile per gli amanti dell’arte, per i collezionisti, per i turisti, ma soprattutto per chi cerca, attraverso la pittura, una verità che trascende il tempo.
L’8 marzo non è solo una data simbolica, ma un’occasione per accendere i riflettori sulle disparità di genere che ancora oggi penalizzano le donne in ogni ambito della società. Lo Spi Cgil Calabria e il Coordinamento Donne Spi Calabria dedicano questa giornata alle donne di ieri e di oggi, con una serie di eventi e iniziative diffuse su tutto il territorio regionale.
L’obiettivo è rilanciare la cultura della parità, avviata nel 1968, ma ancora lontana dall’essere pienamente realizzata. Una parità che non si limiti alla sfera lavorativa, ma abbracci ogni aspetto della vita sociale, riconoscendo il valore della maternità e del lavoro di cura, senza trasformarli in ulteriori penalizzazioni per le donne.
Disparità economiche e contratti precari: i numeri dell’8 marzo
In occasione dell’8 marzo, Spi Cgil e Coordinamento Donne Spi riportano i dati allarmanti emersi dal rendiconto di genere dell’Inps. In Italia, le donne guadagnano in media il 20% in meno rispetto agli uomini per le stesse mansioni, con punte che raggiungono il 30% in alcuni settori.
A questa disparità retributiva, si aggiunge la piaga del lavoro part-time: il 64,4% delle donne lavora con contratti ridotti, spesso non per scelta, ma per la mancanza di opportunità stabili. Un divario che, nel tempo, si riflette anche nelle pensioni, con assegni mediamente inferiori rispetto a quelli percepiti dagli uomini.
Lavoro di cura e carichi familiari: il peso sulle spalle delle donne
L’8 marzo è anche un momento per riflettere sul lavoro di cura non retribuito, che grava quasi interamente sulle donne. I dati Inps del 2023 parlano chiaro: le donne hanno utilizzato 14,4 milioni di giornate parentali, contro appena 2,1 milioni utilizzate dagli uomini. Un divario che racconta una cultura familiare ancora fortemente sbilanciata.
8 marzo in Calabria: una realtà ancora più difficile
In Calabria, la condizione femminile è ancora più critica. Secondo il rapporto Bes dell’Istat, nella regione lavora una donna su tre, con una situazione che peggiora ulteriormente nelle aree interne e in quelle più svantaggiate, dove lavoro nero e sfruttamento sono ancora fenomeni diffusi.
Proprio per questo, Spi Cgil e Coordinamento Donne Spi sostengono con forza i referendum sul lavoro, convinti che solo attraverso una riforma strutturale del sistema e una stretta sul precariato e i licenziamenti illegittimi si possa costruire un futuro più giusto ed equo per tutte.
Violenza di genere e nuove generazioni: il messaggio dell’8 marzo
Il messaggio dell’8 marzo non può ignorare il drammatico aumento dei casi di violenza sulle donne. È fondamentale lavorare su una nuova consapevolezza culturale, soprattutto tra i giovani, per spezzare la catena di quel modello patriarcale che considera la donna come un oggetto.
In questa direzione si inserisce il nuovo progetto di analisi e approfondimento sul disagio giovanile, promosso dal Coordinamento Donne Spi, che coinvolge esperti e professionisti per studiare le cause di questo corto circuito relazionale tra uomini e donne, con l’obiettivo di promuovere una cultura del rispetto e della parità a partire dalle nuove generazioni.
Donald Trump è tornato a prendersi la scena con un intervento fiume al Congresso durante il suo discorso sullo Stato dell’Unione. “L’America è tornata… e il sogno americano sta crescendo, più grande e migliore che mai”, ha dichiarato con enfasi, aprendo un intervento lungo 100 minuti, il più lungo mai tenuto da un presidente statunitense davanti alle Camere riunite, superando il record di Bill Clinton del 2000.
La svolta sull’Ucraina: Zelensky pronto a trattare
Come riporta l’Ansa, solo verso la fine, Trump ha svelato la notizia che tutti attendevano: una possibile svolta sul fronte ucraino. “Ho ricevuto una lettera ufficiale dal presidente Volodymyr Zelensky, che si è detto pronto a sedersi al tavolo delle trattative per lavorare a una pace duratura e firmare l’accordo sulle terre rare in qualsiasi momento”, ha annunciato Trump.
La disponibilità di Kiev era già stata anticipata da Zelensky su X, ma ora è arrivata la conferma formale direttamente al presidente americano. Trump ha aggiunto di aver ricevuto segnali incoraggianti anche dalla Russia, parlando di “discussioni serie” con Mosca e sottolineando che anche il Cremlino sarebbe pronto ad avviare negoziati di pace.
Critiche all’Europa e attacchi a Biden
Nonostante l’apertura diplomatica, Trump non ha risparmiato attacchi all’Unione Europea, accusata di aver speso più soldi per acquistare petrolio e gas dalla Russia che per sostenere la difesa dell’Ucraina. Non è mancata una stoccata al suo predecessore, Joe Biden, accusato di aver impegnato più risorse per Kiev di quanto abbiano fatto tutti i Paesi europei messi insieme.
La difesa della guerra dei dazi e nuove tensioni commerciali
Trump ha difeso con forza la sua guerra dei dazi, nonostante i contraccolpi sui mercati finanziari. “Le tariffe non servono solo a proteggere i posti di lavoro americani, ma anche l’anima stessa del nostro Paese”, ha dichiarato, ammettendo che ci saranno “piccoli scompigli” a breve termine. Ha poi ribadito che gli Stati Uniti risponderanno “dazio su dazio, tassa su tassa”, puntando il dito contro Messico e Canada, invitati a fare di più contro il traffico di fentanyl e l’immigrazione clandestina. Tuttavia, Trump ha lasciato aperto uno spiraglio per un possibile compromesso.
Ambizioni geopolitiche: Panama e Groenlandia nel mirino
Sul fronte internazionale, Trump ha confermato l’intenzione di riportare sotto il controllo americano il Canale di Panama, rivendicando il recente acquisto di due porti da parte di BlackRock per sottrarli all’influenza cinese. Non è mancato un accenno alla Groenlandia, che secondo Trump tornerà sotto l’orbita americana “in un modo o nell’altro”, pur rispettando il diritto della popolazione locale di autodeterminarsi.
Proteste dei Democratici e clima infuocato in aula
Non sono mancati momenti di tensione durante il discorso. Diversi deputati Democratici hanno disertato la cerimonia in segno di protesta, mentre altri hanno interrotto Trump più volte, al punto che un parlamentare è stato espulso dall’aula. Tra i banchi dell’opposizione, molte deputate e senatrici indossavano abiti rosa per “dimostrare l’unità delle donne” contro il tycoon e in difesa dei diritti riproduttivi. Alcuni manifestanti hanno esibito cartelli con lo slogan “Musk steals“, in aperta critica all’influenza di Elon Musk sull’amministrazione.
Trump elogia Musk e attacca la burocrazia
Contro ogni aspettativa, Trump ha ringraziato proprio Elon Musk, difendendo i tagli imposti dal suo Doge (termine usato ironicamente per descrivere il suo piano di riduzione della burocrazia), accusando gli apparati federali di essere una “burocrazia onnipotente e non eletta”. Ha poi elencato una serie di presunti sprechi pubblici, tra cui alcuni fondi destinati al piccolo Lesotho, definito in modo provocatorio “un Paese di cui nessuno ha mai sentito parlare”.
Attacchi a Biden e promesse per il futuro
L’ex presidente ha poi puntato il dito contro Biden, accusandolo di aver lasciato in eredità “una catastrofe economica e un’inflazione da incubo”, con un riferimento ironico ai prezzi delle uova, definiti “stellari”.
Sicurezza e immigrazione: stretta in arrivo
Nel suo intervento Trump ha rilanciato la sua guerra ai cartelli della droga, chiedendo al Congresso ulteriori fondi per rafforzare le deportazioni di massa e costruire uno scudo difensivo simile all’Iron Dome israeliano per proteggere il territorio americano. Ha anche promesso di porre fine a quella che ha definito “l’era woke”, rilanciando le sue battaglie culturali.
Il messaggio finale: il sogno americano è inarrestabile
Trump ha concluso il suo lungo intervento con toni trionfalistici: “Abbiamo fatto più in 43 giorni di quanto la maggior parte delle amministrazioni realizzi in 4 o 8 anni”, ha dichiarato. “Torno oggi davanti a voi per dirvi che lo slancio dell’America è tornato. Il nostro spirito è tornato. Il nostro orgoglio è tornato. La nostra fiducia è tornata. E il sogno americano è più grande e migliore che mai. Il sogno americano è inarrestabile e il nostro Paese è vicino a una rimonta come il mondo non ha mai visto e forse non vedrà mai più”.
Infine, ha rilanciato la sua visione spaziale: “Pianteremo la bandiera americana su Marte e oltre”.
Il 4 marzo 2025, via Epomeo a Napoli si è trasformata in un vivace palcoscenico a cielo aperto per celebrare il tradizionale Carnevale Epomeo 2025. L’evento, organizzato dal Centro Commerciale Naturale Epomeo, ha regalato ai partecipanti una giornata ricca di musica, spettacoli e divertimento, consolidando la storica tradizione carnevalesca del quartiere di Soccavo.
Un pomeriggio di festa e animazione
La festa del Carnevale Epomeo 2025 è iniziata alle 16:30 con un energico DJ set firmato Stephan Vegas, che ha dato il via alle celebrazioni coinvolgendo il pubblico con ritmi travolgenti. Alla conduzione dell’evento, Chiara Cernicchiara e Ciro Bernardo, volti noti dello spettacolo, hanno accompagnato i partecipanti tra le esibizioni, creando un clima di entusiasmo e partecipazione.
La musica protagonista del Carnevale Epomeo 2025
Il programma musicale del Carnevale Epomeo 2025 ha offerto un viaggio tra i generi e le emozioni. Il duo “Da Lucio a Lucio”, composto da Aurelio e Fabrizio Fierro, ha reso omaggio ai giganti della musica italiana, Lucio Dalla e Lucio Battisti, emozionando il pubblico con reinterpretazioni curate e sentite.
A seguire, la voce potente di Lina Maddaloni ha conquistato i presenti, mentre Ines Rodriguez ha infiammato il palco con una performance carismatica e coinvolgente. La Holt Band, con la sua energia travolgente, ha trasformato via Epomeo in una grande pista da ballo a cielo aperto. Il tocco poetico è arrivato con Vincenzo Carcarino, cantautore capace di creare un’atmosfera intima e sognante.
Spettacoli e animazione per grandi e piccini
Oltre alla musica, l’animazione è stata un elemento centrale del Carnevale Epomeo 2025. Il team di Casper Animation ha riempito via Epomeo di mascotte e artisti di strada, regalando sorrisi a bambini e famiglie. Tra gli show più applauditi, spicca quello del famoso mangiafuoco, capace di incantare il pubblico con tre esibizioni spettacolari e mozzafiato.
Il Carnevale Epomeo 2025 anche in diretta radio
Per chi non ha potuto partecipare dal vivo, Radio Amore ha trasmesso in diretta l’intera serata, offrendo interviste esclusive agli artisti e agli organizzatori, permettendo a tutti di vivere da casa la magia del Carnevale Epomeo 2025.
L’evento si è confermato non solo una festa, ma un vero momento di aggregazione per la comunità di Soccavo, che attraverso il Carnevale Epomeo 2025 ha ribadito l’importanza delle tradizioni locali, la voglia di stare insieme e la capacità del quartiere di organizzare appuntamenti di grande richiamo e qualità.
Un’iniziativa ideata da Bhblasted che va oltre la formazione, promuovendo l’inclusione, l’innovazione e il networking per promuovere il talento femminile nel settore tech campano.