lunedì, Aprile 21, 2025
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Atletica, Assoluti di Ancona 2025: i giovani al centro del progetto, un impegno concreto della federazione

di Giulia Nardová

Si è appena concluso il meeting italiano più importante dell’anno: gli Assoluti di Ancona. Molti gli atleti e le atlete al picco della forma e tanti i traguardi raggiunti durante queste due giornate, tra cui un record del mondo nella marcia e gare davvero competitive.

Ogni anno sono sempre più numerosi i giovani che si avvicinano al mondo dello sport e crescono in un clima di sana competizione. Da sempre, l’atletica è sinonimo di eccellenza. Per raggiungere l’eccellenza, però, sono necessari costanza, allenamento e grande passione, e spesso si rischia di essere sopraffatti dal desiderio di vincere.

Le giovani promesse che si avvicinano allo sport vanno protette. Ci sono sogni, ambizioni e, spesso, la voglia di farcela li spinge a dare il massimo. Abbiamo intervistato il presidente Stefano Mei e molti atleti per capire come allenatori e addetti ai lavori cooperano tra loro e come affrontano concretamente queste tematiche per garantire un ambiente protetto che possa dare soddisfazioni ai giovani senza sacrificare la loro spensieratezza.

Daniele Leonardo Inzoli, che ha compiuto 16 anni lo scorso anno ed è già una giovanissima promessa del salto in lungo, allenato da Fabrizio Donato, commenta così la sua gara: “È stato emozionantissimo, prima medaglia tra i grandi! Sono riuscito a gestire bene la gara anche se sono partito poco concentrato e ho fatto dei nulli. Il mio allenatore mi ha insegnato che in questi momenti devo pensare solo a saltare, che non devo dimenticare che ho tutte le capacità per farcela e devo concentrarmi solo sul salto senza pensare al resto.” E aggiunge: “Ho totale fiducia in Fabrizio, il nostro gruppo di allenamento è per me una seconda famiglia, c’è un rapporto bellissimo con tutti gli atleti e quando mi alleno mi sento a casa.”

Stefano Mei si ricorda di quando gareggiava e commenta: “È importante preservare i giovani che oggi sono bombardati dai social e dai media. Furlani, per esempio, mantiene sempre un atteggiamento positivo, si diverte e questo è fondamentale. Bisogna allenarsi senza smettere mai di divertirsi. Quando gareggiavo io sentivo molto la pressione del risultato. Oggi è anche peggio, il livello della competizione si è alzato parecchio, i ragazzi sono costantemente esposti al clamore mediatico e per questo è importante che l’organo tecnico lavori molto anche su questo aspetto.”

Luca Sito, dopo la vittoria, parla dei suoi progetti futuri: “A luglio ci sono gli Under 23, e sono tanto importanti quanto i Mondiali, soprattutto per me che sono ancora giovane. Se devo scegliere un picco di stagione, vorrei averlo in quella competizione.” Dimostra quindi una grande maturità. Nonostante quello di settembre sia un meeting ambito da molti, preferisce una stagione che sia più coerente con il suo allenamento e non lo porti a uno stress fisico inutile, con una strategia che lo tutela da infortuni. Non c’è fretta nel suo percorso, c’è invece una grande consapevolezza e un grande rispetto per la propria preparazione fisica.

Federico Riva, dall’autunno 2024, è allenato dal tecnico tedesco Thomas Dreissigacker e parla così della gara e del suo rapporto con il coach: “Oggi volevo vincere, mi aspettavo una gara tattica e così è stata. Ho cercato di risparmiare le energie per tutta la competizione, aspettando gli ultimi 100 metri per uscire e attaccare gli altri. Ad Apeldoorn l’obiettivo è correre bene le batterie e centrare la finale, puntando in gara soprattutto sullo sprint finale. Sono soddisfatto di come mi alleno, vengo stimolato ogni giorno a dare il massimo ed il mio allenatore cura tutti i dettagli tecnici che mi possono portare al miglioramento della mia performance. Stiamo facendo un ottimo lavoro e i risultati parlano da soli.”

Elisa Molinarolo, che di recente ha subito bodyshaming, non può in questa sede rilasciare dichiarazioni sulla vicenda, ma ci ha tenuto a specificare che il sostegno del suo allenatore è stato fondamentale per la sua carriera come atleta e per le sue scelte personali, e ci invita a intervistarla nei prossimi giorni.

Tonino Andreozzi, tecnico dirigente FIDAL, racconta che l’organo tecnico è sempre in contatto con gli allenatori e che tre volte l’anno incontra i giovani in meeting nazionali proprio per accertarsi della loro salute fisica e mentale. “C’è una rete fitta di comunicazione costante tra l’organo tecnico, il gruppo di allenamento e lo staff per intervenire tempestivamente qualora ci fosse bisogno di qualsiasi supporto a sostegno dei più giovani.”

In forma eccellente anche Leonardo Fabbri, che sembra aver ritrovato la serenità dopo l’inizio faticoso a Ostrava. Anche per lui il gruppo di allenamento è stato fondamentale e, nel rapporto di amicizia, stima e competizione con Zane Weir, ha trovato uno stimolo per migliorare gara dopo gara i risultati della stagione.

Larissa Iapichino commenta la sua gara: “Oggi ero stanca, non ho avuto grandi sensazioni, l’ho interpretata bene ma avevo un po’ di problemi a saltare, tanti nulli e quelli validi erano poco brillanti. Andrò solo agli Europei e non ai Mondiali, cercando di dare il 100%, sono serena perché ho uno staff che mi sostiene e mi incoraggia sempre.” Aggiunge poi che anche lei, come tanti altri, è totalmente contro alla decisione di togliere l’asse di battuta nel salto in lungo.

Infine, la brillante Zaynab Dosso, che ha una carica ed un entusiasmo invidiabile, non sembra minimamente preoccupata dalla competizione con Ewa Swoboda: “So che il mio allenatore mi sgriderà,” dice ridendo dopo la gara, “perché siamo venuti qui per fare due cose: correre in preparazione degli Europei e migliorare la reazione sui blocchi. Oggi dovevo fare sotto 150, ma in finale non ci sono riuscita. Però, 7.07 non è un risultato da buttare! Sono molto costante nell’allenamento, qui mi sono concentrata soprattutto sull’aspetto tecnico per puntare sulla velocità quando dovrò confrontarmi con atlete di livello mondiale.” E prosegue: “Con Eva abbiamo costruito un rapporto bellissimo di amicizia e rivalità ed è questo lo spirito dell’atletica. Per tanto tempo lei è stata avanti a me di un centesimo, non solo voglio rompere questo centesimo, ma agli Europei conto di arrivare almeno 5 centesimi davanti a lei!”

La conclusione è che il clima generale che si respira ad Ancona è nettamente positivo. Sono tutti motivati da una sana rivalità, come dovrebbe essere per ogni competizione sportiva. Il mondo dell’atletica è cambiato e sta cambiando in meglio. C’è una sensibilità maggiore verso molti temi che prima venivano sottovalutati. L’idea generale è che oggi la salute mentale dei giovanissimi venga tutelata in modo scrupoloso e che la strada da percorrere sia chiara per tutti e per tutte.

contributo esterno

La piaga dei parcheggiatori abusivi a Napoli

A Napoli, i parcheggiatori abusivi rappresentano una realtà diffusa e profondamente radicata, un fenomeno che si inserisce nel contesto più ampio dell’economia sommersa e della criminalità organizzata. Questi soggetti operano ovunque: nelle piazze, nei pressi di ospedali, stadi, luoghi turistici e persino in aree dove il parcheggio è già regolamentato. Il modus operandi è sempre lo stesso: chiedere denaro agli automobilisti in cambio di un posto, spesso con atteggiamenti intimidatori, alimentando un vero e proprio racket che, in molti casi, ha legami diretti con la camorra.

Nonostante i controlli e le operazioni condotte dalle forze dell’ordine, il fenomeno continua a prosperare. Le sanzioni amministrative e i Daspo urbani, sebbene utili in alcuni casi, si rivelano spesso inefficaci. Molti di questi individui sono recidivi o nullatenenti, rendendo di fatto impossibile il recupero delle multe. Inoltre, la paura di eventuali ritorsioni spinge numerosi cittadini a pagare senza denunciare, contribuendo involontariamente a perpetuare questo sistema illecito.

Per le forze dell’ordine, il controllo del territorio diventa ogni giorno più complicato e, talvolta, persino pericoloso. Emblematico è l’episodio di pochi giorni fa, quando alcuni agenti della polizia locale sono stati aggrediti durante un controllo nei pressi dell’ospedale Santobono. Un’aggressione che dimostra quanto il fenomeno sia radicato e, spesso, accompagnato da reazioni violente nei confronti di chi cerca di ristabilire la legalità.

L’impatto di questa piaga è pesante non solo per la sicurezza pubblica, ma anche per il decoro e l’immagine della città. Per molti turisti, il primo approccio con Napoli è rappresentato proprio da un parcheggiatore abusivo che chiede denaro per un posto auto, trasmettendo un’immagine negativa e distorta della città. Per i residenti, invece, è una fonte continua di disagio e di percezione di ingiustizia.

Per contrastare seriamente il fenomeno, sono necessarie misure più incisive e strutturali. Tra le soluzioni possibili, l’aumento di parcheggi regolari a prezzi accessibili, una presenza più capillare di agenti di polizia municipale e campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini affinché non cedano al ricatto e non alimentino il sistema con pagamenti illeciti. Fino a quando non verranno messe in campo azioni concrete e coordinate, i parcheggiatori abusivi resteranno una delle tante piaghe irrisolte che affliggono Napoli, simbolo di un problema che riguarda l’intero Paese.

AI Festival 2025: Milano diventa la capitale dell’intelligenza artificiale

L’AI Festival 2025 è ufficialmente iniziato presso l’Università Bocconi di Milano, consolidando la città come punto di riferimento per il dibattito internazionale sull’intelligenza artificiale. Come riportato dall’Ansa, l’evento, promosso da Search On Media Group e WMF – We Make Future, riunisce oltre 160 esperti di AI provenienti da tutto il mondo, per discutere dell’impatto dell’intelligenza artificiale nei più svariati settori, dalla sicurezza informatica alla sanità, fino alla regolamentazione europea.

AI Festival 2025: una piattaforma di confronto internazionale sull’AI

Durante l’apertura dell’AI Festival, il fondatore di Search On Media Group, Cosmano Lombardo, ha sottolineato il ruolo chiave dell’Italia nel panorama internazionale. “L’Italia è sempre più percepita come una porta strategica verso l’Europa per le innovazioni legate all’intelligenza artificiale“, ha spiegato Lombardo. La sua visione si basa su un modello di cooperazione tra i Paesi europei, finalizzato a creare un’alleanza tecnologica per promuovere uno sviluppo coordinato dell’AI.

Lombardo ha poi evidenziato l’importanza di diffondere una cultura dell’AI accessibile a tutti. “L’AI Festival nasce proprio per formare e sensibilizzare non solo gli esperti, ma anche le imprese, i professionisti e i cittadini sul futuro dell’intelligenza artificiale e sulle sue potenzialità”.

AI Festival e cybersecurity: il doppio volto dell’intelligenza artificiale

Uno dei temi centrali della prima giornata di AI Festival è stato il rapporto tra intelligenza artificiale e cybersecurity. Il direttore dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, Bruno Frattasi, ha messo in evidenza come l’AI rappresenti una sfida duplice: da un lato, potenzia le capacità dei cybercriminali, rendendo gli attacchi più sofisticati; dall’altro, può diventare una potente arma difensiva.

Frattasi ha sottolineato l’importanza di un approccio sinergico che coinvolga governi, istituzioni europee, centri di ricerca e aziende tecnologiche. Solo attraverso una strategia condivisa è possibile sfruttare appieno i vantaggi offerti dall’intelligenza artificiale, riducendo al minimo i rischi per la sicurezza informatica.

AI Festival 2025: spazio alle startup e all’innovazione

Uno degli appuntamenti più attesi dell’AI Festival è la finale della startup competition AI 4 Future, una vetrina di eccellenza per le nuove imprese che sviluppano soluzioni basate sull’AI. Startupper e investitori si confronteranno su progetti innovativi che spaziano dalla sanità digitale alla mobilità intelligente, passando per la sostenibilità ambientale e le applicazioni industriali.

AI Festival e la governance europea dell’intelligenza artificiale

La seconda giornata dell’AI Festival 2025, in programma il 27 febbraio, sarà dedicata al tema della governance dell’AI e alla definizione di un quadro normativo europeo. Esponenti di istituzioni italiane, della Commissione Europea e di big tech come Intel, IBM e Microsoft parteciperanno a tavole rotonde per delineare una roadmap chiara verso un’intelligenza artificiale etica e sostenibile.

Con oltre 6.000 presenze registrate nell’edizione 2024 e numeri in crescita, l’AI Festival si afferma come il punto di riferimento italiano per chi vuole comprendere, sviluppare e regolamentare le tecnologie emergenti. Un evento imperdibile che posiziona l’Italia al centro della rivoluzione dell’intelligenza artificiale, favorendo confronto internazionale, formazione di qualità e opportunità di networking per aziende, esperti e istituzioni.

Italia nel mirino: 10% dei cyber attacchi globali

Nel corso del 2024, il panorama globale della sicurezza informatica ha registrato una crescita allarmante degli attacchi cyber, con 3.541 incidenti rilevati, segnando un aumento del 27,4% rispetto all’anno precedente. A riportarlo è l’Ansa, che fa emergere uno scenario preoccupante, l’Italia emerge come uno dei bersagli principali, subendo da sola il 10% degli attacchi informatici registrati a livello mondiale. È quanto emerge dal rapporto annuale del Clusit, l’Associazione italiana per la sicurezza informatica, che fotografa una situazione allarmante per il nostro Paese.

I settori più colpiti: media e logistica sotto assedio

In Italia, il settore più colpito è stato quello delle news e del multimedia, bersaglio del 18% degli attacchi totali. Non è un caso, secondo Luca Bechelli, membro del Comitato Direttivo di Clusit, che sottolinea come le tecnologie specifiche di questo comparto siano diventate un punto di vulnerabilità sfruttato dai cybercriminali per colpire su larga scala con investimenti relativamente contenuti. Un singolo attacco, nel 2024, ha esposto i dati di ben 5 milioni di utenti, confermando la pericolosità delle campagne mirate contro il settore dell’informazione.

Ma il comparto mediatico non è il solo sotto attacco. Anche il settore manifatturiero e quello della logistica e dei trasporti sono stati fortemente presi di mira. Ben un quarto degli attacchi mondiali contro queste filiere ha avuto come obiettivo aziende italiane, evidenziando la centralità e la vulnerabilità del sistema produttivo e dei trasporti nazionale.

Malware e phishing in aumento: le minacce più diffuse

Oltre un terzo degli incidenti registrati in Italia è stato causato da malware, una delle tecniche di attacco più diffuse e devastanti. A livello globale, il phishing e l’ingegneria sociale sono cresciuti del 33% rispetto al 2023, a dimostrazione di quanto il fattore umano resti un anello debole nella catena della sicurezza informatica. Lo sfruttamento di vulnerabilità, comprese quelle zero-day (falle non ancora note ai produttori), ha inciso per il 15% degli attacchi complessivi.

La gravità degli incidenti: Italia sopra la media globale

Il rapporto Clusit evidenzia come il 53% degli incidenti rilevati in Italia sia stato classificato come ad alto impatto, una percentuale superiore rispetto alla media globale, ferma al 50%. Gli incidenti con gravità critica, pur restando limitati al 9% in Italia, risultano nettamente inferiori rispetto alla media globale, che tocca il 29%. Tuttavia, gli attacchi di media gravità sono stati molto più frequenti in Italia (38%) rispetto al resto del mondo (22%), indicando una vulnerabilità diffusa che interessa ampie fasce del sistema produttivo e dei servizi.

L’incidenza di hacktivism e information warfare

Il rapporto sottolinea inoltre l’aumento dell’hacktivism, ovvero attacchi con finalità politiche o ideologiche, e della cosiddetta “information warfare”, la guerra delle informazioni. Questi fenomeni risultano aggravati dalle tensioni geopolitiche globali, confermando il ruolo della cybersicurezza come terreno di scontro tra stati e gruppi antagonisti.

Un quadro sempre più critico

A livello mondiale, il 90% degli incidenti ha avuto matrice cybercriminale, con l’obiettivo primario di estorcere denaro alle vittime. Complessivamente, il 79% degli attacchi globali ha avuto conseguenze gravi o gravissime, un dato che mostra una continua escalation rispetto agli anni precedenti.

“Le aziende e le istituzioni non stanno tenendo il passo con la crescente sofisticazione degli attacchi, potenziata dall’uso di tecniche basate sull’Intelligenza Artificiale”, ha commentato Anna Vaccarelli, presidente del Clusit. Il messaggio è chiaro: la sicurezza informatica è una priorità non più rinviabile per proteggere non solo le imprese, ma l’intero tessuto economico e sociale del Paese.

Trump: stangata all’UE, annunciti dazi del 25% su tutti i prodotti

Donald Trump torna a scuotere il panorama economico e diplomatico globale con un annuncio che preoccupa l’Unione Europea. Il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato che verranno imposti dazi del 25% sui prodotti europei, in particolare sulle automobili, sostenendo che l’Ue è stata “formata per fregare” gli Stati Uniti. L’ufficializzazione della misura arriverà nei prossimi giorni, ma il messaggio lanciato da Trump è già chiaro: la sua amministrazione è pronta a una politica commerciale più aggressiva.

Dazi sulle importazioni europee: un duro colpo per l’Ue

L’Unione Europea potrebbe subire un contraccolpo significativo da questa decisione. Il settore automobilistico, in particolare, rappresenta uno dei pilastri dell’export europeo verso gli Stati Uniti, con Germania, Italia e Francia in prima linea tra i Paesi esportatori. Se i dazi entreranno in vigore, le aziende del settore dovranno affrontare un aumento dei costi che potrebbe ridurre la competitività delle loro vetture sul mercato americano.

La risposta dell’Ue non si è fatta attendere: fonti vicine alla Commissione Europea hanno già espresso preoccupazione per la possibilità di una guerra commerciale, minacciando contromisure economiche. Bruxelles potrebbe rispondere con tariffe sulle importazioni di prodotti statunitensi, come è già avvenuto nel 2018, quando l’amministrazione Trump aveva introdotto dazi su acciaio e alluminio.

L’ombra di nuove tensioni con Canada e Messico

Trump non ha risparmiato neanche i partner del Nord America. Ha ribadito che i dazi su Canada e Messico entreranno in vigore il 2 aprile, proseguendo così con la sua politica protezionistica. Ma a far discutere sono state soprattutto le sue parole sul Canada, definito “il nostro 51esimo Stato”. Il presidente ha insistito sul fatto che Ottawa deve la sua esistenza al sostegno americano e ha ironicamente chiamato il primo ministro Justin Trudeau “governatore”, suscitando reazioni sdegnate nel Paese vicino.

L’idea che il Canada possa diventare parte degli Stati Uniti è stata più volte rilanciata da Trump nel corso degli anni, spesso come provocazione politica. Tuttavia, queste dichiarazioni rischiano di incrinare ulteriormente i rapporti diplomatici con Ottawa, che negli ultimi anni ha cercato di rafforzare i propri legami con l’Europa per contrastare la politica isolazionista degli Usa.

Ripercussioni globali e possibili scenari

L’annuncio di Trump segna una nuova fase nelle relazioni economiche internazionali. Se le misure verranno effettivamente applicate, si prospetta un’escalation di tensioni commerciali che potrebbe avere effetti su scala globale. L’industria europea, già alle prese con una congiuntura economica incerta, rischia di subire perdite significative, mentre le economie di Canada e Messico dovranno rivedere le proprie strategie commerciali per ridurre la dipendenza dagli Stati Uniti.

Al contempo, questa mossa potrebbe rafforzare i rapporti tra Ue e Cina, con Pechino pronta ad approfittare delle frizioni tra Washington e Bruxelles per rafforzare i propri legami economici con l’Europa. Nei prossimi mesi, sarà fondamentale osservare la reazione delle istituzioni europee e le eventuali contromisure che verranno adottate per contrastare la strategia protezionista americana.

Ospedale Monaldi, domani evento con la Melannurca Campana Igp

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Le proprietà benefiche della Melannurca Campana Igp al centro dell’evento in programma domani giovedì 27 febbraio 2025 dalle ore 10 alle ore 13 all’Ospedale Monaldi di Napoli. La manifestazione è organizzata dalla “Coldiretti Napoli” e dall’azienda agricola “Rusciano”, in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera Specialistica dei Colli.

Nasce con l’obiettivo di sensibilizzare e promuovere una buona e consapevole alimentazione, sottolineando il ruolo fondamentale di una corretta nutrizione nel percorso di convalescenza e benessere dei pazienti. La “Melannurca Campana” IGP è presente in Campania da almeno due millenni, il suo luogo di origine sarebbe l’agro puteolano ed è altamente nutritiva per l’alto contenuto in vitamine (B1, B2, PP e C) e minerali (potassio, ferro, fosforo, manganese). Ricca di fibre (la maggior parte delle vitamine e della fibra è contenuta nella buccia, sarebbe buona regola mangiare il frutto intero senza sbucciarlo).

Le indubbie caratteristiche organolettiche di questa mela, finora apprezzate soprattutto dai consumatori meridionali, stanno progressivamente conquistando anche altri mercati, grazie anche al riconoscimento del marchio di tutela Igp e all’ingresso nei canali della grande distribuzione organizzata.

Nel corso della mattinata, ci sarà la possibilità di conoscere i benefici sulla salute che si possono ottenere dal consumo della Mela Annurca e si potranno ricevere inoltre consigli per un’alimentazione più sana. Saranno donati 500 cofanetti contenenti Mela Annurca Campana IGP a medici e pazienti, quale gesto simbolico di attenzione alla loro salute.

Partenope In Tour celebra l’8 Marzo con “Malafemmena”: alla scoperta delle eroine di Napoli

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Partenope In Tour celebra l’8 Marzo con “Malafemmena”: Un Tour-Evento con Spettacolo alla scoperta delle eroine ribelli di Napoli. Un’esperienza unica e coinvolgente nel cuore pulsante di Napoli. Sabato 8 marzo, con partenza da Piazza del Gesù Nuovo alle ore 10:30.

In occasione della Giornata Internazionale della Donna, Partenope In Tour invita a partecipare a “Malafemmena – Tour-Spettacolo alla scoperta delle donne ribelli napoletane”, un tour ideato per onorare le donne napoletane che hanno sfidato il destino, sovvertito i pregiudizi e scritto la propria storia senza chiedere il permesso. L’evento si terrà sabato 8 marzo, con partenza da Piazza del Gesù Nuovo alle ore 10:30, offrendo un’esperienza unica e coinvolgente nel cuore pulsante di Napoli.

“Malafemmena” non è solo un tour, ma un vero e proprio viaggio nel tempo e nello spazio, un omaggio vibrante alle figure femminili che hanno plasmato l’identità di Napoli. Attraverso un percorso studiato nel dettaglio, i partecipanti avranno l’opportunità di scoprire le storie di donne straordinarie che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia, nell’arte, nella cultura e nella società napoletana.

Un itinerario emozionante tra le vie del centro storico

Il tour si snoderà attraverso i luoghi simbolo di Napoli, ripercorrendo le vite e le gesta di:

Piazza del Gesù Nuovo: si rievocherà la figura di Eleonora Pimentel Fonseca, giornalista, intellettuale e patriota, anima della Repubblica Napoletana del 1799. Una donna colta e libera, che affrontò il patibolo senza mai rinnegare i suoi ideali rivoluzionari.

Piazza San Domenico Maggiore: sarà l’occasione per ricordare Maria d’Avalos, protagonista di un tragico delitto d’onore che sconvolse la città. La sua storia di amore proibito e libertà negata continua a risuonare tra le mura di Napoli.

San Gregorio Armeno: ci si immergerà nel mondo misterioso delle Janare, le leggendarie streghe napoletane. Donne indipendenti, libere e temute, accusate di stregoneria, ma forse solo troppo forti per il loro tempo.

San Lorenzo Maggiore: si celebrerà Matilde Serao, prima giornalista d’Italia, fondatrice del celebre quotidiano “Il Mattino” e scrittrice brillante. Una voce fuori dal coro che ha raccontato Napoli con uno sguardo acuto e originale.

Via dei Tribunali: un omaggio a Sophia Loren, icona di femminilità e simbolo del riscatto di una Napoli popolare. Dalle umili origini a Pozzuoli al successo internazionale, la sua storia è un esempio di talento, determinazione e orgoglio partenopeo.

Maria Rosaria Liberti: si ricorderà una delle prime femministe di cui si abbia traccia a Napoli. Un’artista importantissima che ha collaborato con compagnie di tutto il mondo. Ria Rosa, all’inizio del ‘900, già cantava contro il patriarcato.

Il tour “Malafemmena” non si limita a ripercorrere le biografie di queste donne straordinarie, ma offre un’esperienza immersiva e coinvolgente, grazie alla professionalità delle guide di Partenope In Tour e all’utilizzo di auricolari che permettono di ascoltare le storie e gli aneddoti in modo chiaro e confortevole. Al termine del percorso, i partecipanti potranno assistere a una sorpresa finale, pensata per celebrare al meglio la figura della donna napoletana.

Partenope in Tour: scoprire Napoli tra storia, cultura e sapori autentici

Partenope in Tour è gruppo di guide turistiche autorizzate che, con passione e competenza, accompagnano i visitatori alla scoperta di Napoli, fondata nel 2018 da Deborah Bozza, guida turistica visionaria e appassionata all’antropologia cultura della città partenopea.

Il team di guide turistiche autorizzate si distingue per l’approccio informale e coinvolgente, offrendo tour personalizzati e attività educative per scuole e famiglie, invitando i residenti e i visitatori a esplorare le meraviglie della città attraverso una serie di tour unici che combinano storia, cultura e gastronomia.

Con il motto “Vedi Napoli e poi Ama”, l’obiettivo è far innamorare i partecipanti della città partenopea, offrendo esperienze autentiche e coinvolgenti.

A confermare il notevole livello di professionalità e creatività di Partenope in Tour sono i feedback positivi e la visibilità che il team riscontra da tempo sui canali social e anche tra gli addetti ai lavori: giornalisti, travel blogger e divulgatori socio-culturali.

I Tour di punta di questo collettivo turistico innovativo sono:

Napoli Esoterica: Il Centro Storico in Chiave Mitica

Un viaggio alla scoperta dei miti, delle leggende e dei culti esoterici del centro storico di Napoli, patrimonio dell’UNESCO. Un’opportunità per immergersi nelle storie nascoste tra i vicoli della città.

Dalla Collina del Vomero al Lungomare

Un percorso che parte dal quartiere Vomero, noto per i suoi palazzi in stile Liberty, e scende fino al celebre lungomare di Napoli attraverso scalinate panoramiche, antichi borghi e luoghi iconici come l’altare dedicato a Maradona.

Napoli Food Tour (Sanità Edition)

Un’esperienza culinaria nel Rione Sanità, uno dei quartieri più autentici di Napoli, con soste per assaporare la pizza a portafoglio, il famoso “fiocco di neve” della pasticceria Poppella e il tradizionale caffè napoletano.

Servizi offerti:

Tour guidati a Napoli, Pompei, Ercolano e Costiera Amalfitana.

Percorsi personalizzati con guide autorizzate.

Offerte educative per scuole di ogni ordine e grado.

Tour speciali per coppie.

Informazioni utili:

📍 Punto di incontro: Piazza del Gesù – sabato 8 marzo 2025

🕙 Orario: Ritrovo ore 10.00

⏳ Durata: 2 ore

💰 Prezzo: 12 € (incluso auricolare e breve spettacolo alla fine); 5€ under 12

📲 Prenotazioni:

·      Sitoweb: https://www.partenopeintour.com/tour_evento/malafemmina-tour-evento-alla-scoperta-delle-donne-ribelli-e-napoletane/;

·      WhatsApp: +39 351 429 4488 (indicando nome e numero partecipanti)

·      Emailinfo@partenopeintour.com

Indicando un nominativo e il numero di partecipanti.

📌 Prenotazione obbligatoria – Posti limitati!

🌍 Per maggiori informazioni:

🔗 Sito web: www.partenopeintour.com

📱 Social: Facebook – Instagram –   tiktok.com –  Evento Fb  

Ufficio Stampa Partenope in Tour

info@partenopeintour.com

L’educazione ai sentimenti e alla relazione: dal Senato arriva una proposta

Nell’Aula Convegni del Senato la Senatrice Vincenza Aloisio, in forza al Movimento 5 Stelle e componente della VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione, ha presentato un Disegno di Legge per l’introduzione dell’educazione alla relazione e ai sentimenti nelle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado.

Crisi della politica: tra slogan vuoti e disillusione popolare

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La politica italiana sembra aver perso il suo vero scopo, trasformandosi in un mestiere più che in una missione. I partiti, ormai privi di un reale contatto con la popolazione, continuano a riproporre gli stessi volti e le stesse strategie, nonostante il malcontento diffuso. Chi un tempo avrebbe dovuto essere allontanato dalla scena pubblica, oggi riemerge con qualche ruga in più, ma con lo stesso atteggiamento opportunistico, alimentando un sistema che appare sempre più distante dai cittadini.

Le promesse elettorali si ripetono ciclicamente: diritti civili, lavoro, welfare, sanità pubblica. Parole d’ordine che sembrano essere usate più come slogan di facciata che come reali impegni programmatici. Mentre si assiste a questo teatrino politico, la popolazione affronta una pressione economica e sociale crescente, con un costo della vita sempre più insostenibile e servizi essenziali che mostrano segni di cedimento.

Il Sud Italia, da sempre penalizzato, continua a pagare il prezzo più alto. L’inefficienza delle istituzioni e la mancanza di investimenti concreti hanno reso ancora più evidente il divario con il resto del Paese. Di fronte a questa situazione, sorge spontanea una domanda: siamo davvero arrivati al capolinea? Oppure esiste ancora una possibilità di riscatto, lontana da slogan vuoti e da una politica autoreferenziale?

Che tegola per il Napoli: si ferma anche Anguissa che salterà Inter e Fiorentina

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Si viaggia al ritmo di un infortunio a settimana in casa Napoli. Qualcuno chiederà spiegazioni a Conte o si darà la colpa di ogni male al mercato di gennaio?

Ennesimo stop forzato in casa azzurra

Non si svuota l’infermeria in casa Napoli. Nemmeno con i recuperi di Spinazzola e Olivera gli azzurri possono vedere il bicchiere mezzo pieno.

Neres, Mazzocchi e, da adesso, anche Anguissa sono fermi ai box per infortunio. Tutti e tre salteranno lo scontro scudetto contro l’Inter.

Sia Olivera, sia Mazzocchi e sia Anguissa si sono fermati per un problema al soleo. Semplice casualità? E’ in corso un’epidemia a Castel Volturno o, forse, è lecito fare qualche domanda a Conte su tutti questi infortuni che, da settimane, stanno mettendo in ginocchio il Napoli?

La società è stata giustamente criticata per il mercato di gennaio. Cedere Kvara e poi ridursi a prendere Okafor in prestito l’ultimo giorno di mercato è stata una mossa deleteria. Ma ciò non vuol dire mettere poi la testa sotto la sabbia e attribuire ogni problema da qui in avanti al mancato arrivo del Garnacho di turno.

Il declino del Napoli nel mese di febbraio è avvenuto anche per altro evidentemente.

Contro l’Inter toccherà a Billing, che ha fatto molto bene nel primo tempo di Como. E a gara in corso sarà possibile ricorrere anche al doppio-play con Gilmour, una possibile mossa paventata da Conte ad inizio anno ma poi mai messa in pratica sul campo.

Le soluzioni per tamponare all’ennesimo infortunio ci sono. Ripartire è possibile e doveroso dopo un mese nefasto sotto ogni punto di vista.

Contributo esterno.