lunedì, Aprile 21, 2025
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Macron guida il confronto su Ucraina: vertice a Parigi e colloqui con Trump e Zelensky

Il 17 febbraio 2025, il presidente francese Emmanuel Macron ha ospitato a Parigi un vertice con diversi leader europei per discutere della crisi in Ucraina e delle strategie per garantire una pace duratura. Successivamente, ha avuto colloqui con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e con l’omologo ucraino Volodymyr Zelensky, cercando di consolidare una posizione comune tra Europa e alleati.

Unità europea e divergenze sull’intervento in Ucraina

Al vertice hanno partecipato il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il premier britannico Keir Starmer, la presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen e il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg. Il confronto si è reso necessario dopo l’annuncio di Trump di voler negoziare direttamente con la Russia, escludendo l’Europa e Kiev.

I leader europei hanno affrontato due temi centrali: il possibile invio di truppe in Ucraina e l’aumento delle spese militari. Francia e Regno Unito si sono detti favorevoli a un’eventuale presenza sul campo per garantire un cessate il fuoco, mentre Germania, Italia, Spagna e Polonia hanno espresso scetticismo, sottolineando la necessità di un accordo diplomatico prima di considerare tale opzione. Macron ha proposto una “forza di rassicurazione” da schierare in caso di tregua, mentre il premier britannico Starmer ha ribadito l’importanza del sostegno statunitense per qualsiasi operazione.

Nonostante le divergenze sull’impiego di truppe, i leader hanno concordato sulla necessità di rafforzare le capacità di difesa europee. Macron ha spinto per accelerare l’agenda sulla sicurezza e la competitività dell’UE, mentre Scholz ha suggerito di escludere le spese militari superiori al 2% del PIL dai vincoli di bilancio imposti dai parametri di Maastricht.

Colloqui con Trump e Zelensky: il difficile equilibrio diplomatico

Dopo il vertice, Macron ha contattato Trump e Zelensky per consolidare una posizione unitaria. In un messaggio pubblicato su X, ha dichiarato: “Dopo aver riunito diversi leader europei, ho parlato con il presidente Trump e con il presidente Zelensky. Vogliamo una pace solida e duratura in Ucraina, ma ciò richiede che la Russia ponga fine alla sua aggressione e che vi siano garanzie di sicurezza credibili per gli ucraini”.

Macron ha ribadito che senza tali garanzie si rischia di ripetere il fallimento degli accordi di Minsk. Ha inoltre sottolineato l’importanza di un coordinamento tra Europa, Stati Uniti e Ucraina per evitare che il conflitto si prolunghi senza soluzioni concrete.

Preoccupazioni europee e sfide future

L’iniziativa di Trump di negoziare direttamente con Mosca ha destato preoccupazione in Europa, con il timore che un accordo bilaterale possa escludere Bruxelles dalle decisioni chiave sulla sicurezza. Zelensky, dal canto suo, ha espresso indignazione per il rischio che gli Stati Uniti riducano il loro sostegno, lasciando l’Ucraina esposta a nuove offensive russe.

Il vertice ha evidenziato la necessità per l’Europa di assumere maggiore autonomia nella propria sicurezza, ma ha anche messo in luce profonde divisioni interne. L’ipotesi di un intervento militare divide i paesi membri e rende difficile un fronte comune.

Nei prossimi giorni, ulteriori consultazioni tra UE, Stati Uniti e Ucraina saranno decisive per definire una strategia efficace, capace di garantire una pace stabile e una maggiore sicurezza nel continente.

IA: tra investimenti a pioggia e concorrenza spietata

E’ ormai plausibile immaginare lo scoppio di una vera e propria “guerra” concorrenziale tra intelligenze artificiali di diversi Paesi.

Tornano in tv i The CereBros con il nuovo programma “GuFatti”

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Dopo il successo dell’ultimo video di satira dedicato all’entrata in vigore del nuovo codice della strada che ha totalizzato circa 10 milioni di visual sui social, tornano in Tv i “The Cerebros” con il programma “GuFatti” che loro stessi definisco “bestiale”!

La rassegna “bestiale” dei The CereBros

Quello che sappiamo fare meglio è informare divertendo” e così nasce “GuFatti” un programma di intrattenimento ed attualità in cui si affronteranno settimanalmente i “GuFatti” più curiosi, interessanti, divertenti o virali in tema di ecologia, natura, ambiente e animali.

Il format è arricchito dai dissacranti commenti degli utenti della rete, degli ospiti che interverranno in diretta e soprattutto
dei 3 conduttori: Berardino Iacovone, Gianmarco Esposito e Camilla Mastrangeli ovvero i “The CereBros”.
L’appuntamento con i “GuFatti” della settimana, a partire dal 10 febbraio, sarà ogni lunedì alle 21:30 su Anita Tv Official, canale 88 del DTT.

Berardino Iacovone, tu sei il frontman di questa trasmissione, ci spieghi perché hai definito “bestiale” il vostro nuovo programma e perché si chiama GuFatti?

“Il programma è bestiale, perché fa ridere a bestia, perché è condotto da tre bestioline come noi e perché è in onda su AnitaTv, una tv dedicata a tutti gli amanti degli animali. Per questo motivo molte delle notizie che tratteremo, sia ben chiaro con il nostro stile, attingeranno al mondo degli animali, dell’ambiente e della natura. Perché il programma si chiama “GuFatti”? come direbbe Raz Degan “Sono fatti miei”! In verità, ho pensato a noi 3 conduttori come a 3 gufetti che raccontano i fatti di attualità più curiosi, interessanti e divertenti della settimana, da qui “GuFatti”

Gianmarco Esposito sei definito il disturbatore del programma: com’è il rapporto con i tuoi colleghi

“La risposta è semplice: li odio tutti, ma li sopporto solo per il lauto cachet! Scherzi a parte il mio ruolo è di apportare alla trasmissione quel tocco di inaspettato, di fuori contesto, o chiamiamolo anche di follia che rende il tutto più frizzante e inaspettato. Guardare la paura negli occhi dei miei colleghi per quello che dirò, non ha prezzo!”

Camilla Mastrangeli, dopo tanti video accanto a Bera e Gian, questa è la tua prima esperienza tv, secondo te quale sarà il vostro ingrediente magico?

“Credo che l’ingrediente magico sia quello di essere semplicemente noi, o meglio i nostri caratteri che si compensano e si amalgamano perfettamente al mood del programma e questo che crea un modo di condurre fresco ed innovativo, che coniuga satira ed ironia a momenti di grande serietà.”

Il collettivo artistico The Cerebros, che dal 2017 ad oggi ha ottenuto oltre 200 milioni di visualizzazioni sui social, si è consacrato grazie a video cult come “Gomorra ai tempi del Coronavirus”, “Gomorra ai tempi di mare fuori” e “Covid Jouer”.


Suino Felix debutto in società, l’azienda Santopaolo lancia sul mercato carne e salumi del nuovo marchio “Casertano 50%”

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Il progetto Suino Felix debutta in società e lancia il marchio “Casertano 50%” per la commercializzazione della nuova linea di carne di maiale frutto del progetto.

Applausi e consensi per Giuseppe Santopaolo e la sua azienda zootecnica in occasione della presentazione ufficiale dei risultati del progetto di sperimentazione a Rocca D’Evandro, in provincia di Caserta. Ad ospitare la presentazione, fortemente voluta ed organizzata da Coldiretti Caserta, è stata l’azienda vinicola Porto di Mola di Antimo Esposito.

Il progetto è realizzato in collaborazione con l’Associazione Nazionale Allevatori Suini, l’Associazione Allevatori Campania Molise e il laboratorio Genenvet del Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali della Federico II e prevede l’utilizzo alternato, padre-madre, della razza suina casertana.

“L’obiettivo principale -spiega Giuseppe Santopaolo- è quello di avere carne di qualità, con tempi di allevamento inferiori a quelli delle razze autoctone. Un percorso per contrastare tutte le frodi in commercio che oggi ci troviamo sul mercato, che intaccano il buon nome del suino di razza casertana”.

“Suino Felix è la realizzazione dell’idea di creare un incrocio fra il suino di razza Casertana e il large White Italia iscritte al libro genealogico, nata un po’ di tempo fa, ma che oggi è ufficialmente riconosciuto dall’Anas “spiega il professore Vincenzo Peretti della Federico II responsabile della parte scientifica del progetto aziendale: “Un incrocio che nasce non per sostituire la razza autoctona casertana, ma per soddisfare le richieste del territorio combattendo al tempo stesso il falso. Si tratta di un F1 di prima generazione, ovvero una volta allevati gli animali vanno al macello, senza ulteriori incroci tra loro”.

La sfida al falso prosegue: “Quando si compra un salume o della carne dove in etichetta c’è scritto semplicemente Nero, il consumatore deve sapere che non sta acquistando un prodotto proveniente da una razza autoctona pregiata, ma probabilmente un nome di un colore del mantello che non si sa a cosa sia abbinato geneticamente” conclude Vincenzo Peretti.

Presenti, fra gli altri, all’incontro di presentazione i vertici dell’Associazione Allevatori Campania e Molise Davide Minicozzi e Augusto Calbi e dell’Anas con Manolo Cappelloni, il referente onas Marco Contursi ed i vertici di Coldiretti Campania con il presidente Ettore Bellelli e il direttore regionale Salvatore Loffreda: “Coldiretti è vicina a chi produce qualità ed i piccoli produttori vanno tutelati aiutandoli anche a trovare sbocchi per la vendita. Quanti infatti non trovano posto nella grande distribuzione possono contare sempre sui Mercato di Campagna Amica che consentono di coniugare eccellenza e territorio” spiegano Loffreda e Bellelli.

A fare gli onori di casa il vice sindaco di Rocca D’Evandro Antonio Fionda e il direttore di Coldiretti Caserta Giuseppe Miselli: “Dobbiamo lodare gli imprenditori coraggiosi che lavorano e fanno qualità nelle aree interne. Santopaolo e Porto Di Mola sono esempi davvero positivi”.

Ha concluso i lavori l’assessore regionale all’agricoltura Nicola Caputo: “Come assessorato abbiamo messo in campo tutte le misure possibili per valorizzare e proteggere il settore recentemente minacciato dalla diffusione della PSA. Sostenendo l’agro-economia regionale ed in particolare la suinicoltura campana, che vanta razze tipiche e di pregio, come il Suino di Razza Casertana. È stata anche l’occasione per ripercorrere le attività messe in campo per il settore zootecnico ed illustrare la nuova misura del CSR sulle filiere”.

L’Inter fallisce il sorpasso sul Napoli e perde 1-0 contro la Juventus. Gli uomini di Inzaghi steccano per l’ennesima volta un big match

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Conceicao decide il Derby D’Italia e manda la Juventus al quarto posto a pari punti con la Lazio. L’Inter stecca l’ennesimo big match e il Napoli guadagna addirittura un punto sui nerazzurri.

L’Inter fallisce il sorpasso, il Napoli guadagna un punto

L’Inter stecca l’ennesimo big match del proprio campionato. Una sconfitta dolorosa che si aggiunge a quella maturata appena 10 giorni fa a Firenze.

Gli uomini di Inzaghi avevano persino approcciato bene alla gara, disputando un primo tempo di altissima intensità e costringendo la Juventus a giocare di rimessa.

In più circostanze l’Inter è andata vicina al vantaggio, soprattutto con Lautaro che stanotte difficilmente riuscirà a chiudere occhio per le occasioni fallite questa sera.

Nel secondo tempo, però, la storia è completamente diversa. E’ la Juventus a comandare il gioco e a mettere l’Inter spalle al muro.

Inzaghi prova a cambiare l’inerzia della gara con un triplo cambio, rischiando per mezz’ora anche Thuram nonostante una caviglia mal messa.

Ma è tutto inutile. La Juventus sfonda il muro nerazzurro al 74’ con Conceicao dopo una bella giocata di Kolo Muani.

L’Inter nel finale prova a ribellarsi allo svantaggio ma fa il solletico alla retroguardia bianconera.

Per l’Inter è uno stop difficile da digerire che le fa addirittura perdere un punto dal Napoli.

Conte resterà in vetta per almeno un’altra settimana proprio grazie al suo passato.

Contributo esterno.

Sanremo 2025: Olly trionfa con “Balorda Nostalgia”

La 75ª edizione di Sanremo si è conclusa con la vittoria di Olly, con il brano Balorda Nostalgia. Al secondo posto si è classificato Lucio Corsi, mentre Brunori Sas ha chiuso il podio al terzo posto. Fedez si è posizionato quarto, seguito da Simone Cristicchi.

Ascolti Record del Festival di Sanremo 2025

Il Festival di Sanremo 2025 ha raggiunto numeri straordinari, con una media di 12,5 milioni di spettatori e uno share del 67,1%.

Si tratta del Festival di Sanremo più visto dal 2000 ad oggi e, in termini di share, il più alto di sempre.Il pubblico ha premiato la conduzione di Carlo Conti, che ha scelto di dare maggiore spazio alla musica e alla competizione, riducendo gossip , monologhi e spettacolo. Ad affiancarlo durante le cinque serate, una serie di ospiti speciali provenienti dal mondo della televisione, della moda e della comicità: Gerry Scotti, Antonella Clerici, Cristiano Malgioglio, Nino Frassica, Bianca Balti, Miriam Leone, Katia Follesa, Elettra Lamborghini, Mahmood, Geppi Cucciari, Alessandro Cattelan e Alessia Marcuzzi.

Nuove Proposte

La categoria Nuove Proposte è stata vinta dal talentuoso cantautore napoletano Settembre con la canzone Vertebre, che si è aggiudicato anche il Premio della Critica Mia Martini e il Premio della Sala Stampa ‘Lucio Dalla’.

Classifica Finale di Sanremo 2025

  • 1. Olly
  • 2. Lucio Corsi
  • 3. Brunori Sas
  • 4. Fedez
  • 5. Simone Cristicchi
  • 6. Giorgia
  • 7. Achille Lauro
  • 8. Francesco Gabbani
  • 9. Irama
  • 10. Coma Cose
  • 11. Bresh
  • 12. Elodie
  • 13. Noemi
  • 14. The Kolors
  • 15. Rocco Hunt
  • 16. Willie Peyote
  • 17. Sarah Toscano
  • 18. Shablo ft Guè Joshua e Tormento
  • 19. Rose Villain
  • 20. Joan Thiele
  • 21. Francesca Michielin
  • 22. Modà
  • 23. Massimo Ranieri
  • 24. Serena Brancale
  • 25. Tony Effe
  • 26. Gaia
  • 27. Clara
  • 28. Rkomi
  • 29. Marcella Bella

Contestazioni e Fischi all’Ariston

Come ogni anno , non sono mancate discussioni sia sui social che all’interno del Teatro Ariston. A suscitare particolare clamore sono state le posizioni in classifica di Achille Lauro e Giorgia, considerati tra i favoriti ma finiti al settimo e sesto posto rispettivamente. Molti spettatori hanno contestato il risultato, ritenendolo ingiusto rispetto alle aspettative iniziali.

Premi Speciali

Prima dell’annuncio del vincitore, sono stati assegnati diversi premi prestigiosi:

  • Premio Sala Stampa Lucio Dalla: Simone Cristicchi
  • Premio Giancarlo Bigazzi per il miglior componimento musicale: Simone Cristicchi
  • Premio Sergio Bardotti per il miglior testo: Brunori Sas
  • Premio TIM (artista più amato dal pubblico)assegnato tramite l’app My TIM e i canali ufficiali TIM : Giorgia
  • Premio della Critica Mia Martini: Lucio Corsi
  • Premio Cover : Giorgia con Annalisa con il brano Skyfall di Adele

La Rivelazione di Sanremo 2025

La rivelazione del Festival è il giovane cantautore toscano Lucio Corsi, che debutta da quasi sconosciuto al grande pubblico, sorprendendo tutti sin dalla prima esibizione con la canzone Volevo essere un duro. Ha impressionato anche durante la serata delle cover con l’interpretazione dello storico brano Nel blu dipinto di blu del grande Domenico Modugno, classificandosi anche in quell’occasione al secondo posto.

Verso l’Eurovision Song Contest 2025 in Svizzera

Il Festival Sanremo ha dimostrato ancora una volta di essere un evento centrale nella cultura musicale italiana. L’elevata qualità artistica e il ritorno all’essenzialità della competizione musicale hanno reso questa edizione una delle più memorabili degli ultimi anni. Ora, non resta che attendere l’Eurovision Song Contest, dove Olly non ha ancora confermato la sua partecipazione

Parole offensive della Russia nei confronti di Mattarella

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Venerdì è “esplosa” una durissima presa di posizione della Russia contro il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella.

Con dieci giorni di ritardo la portavoce della diplomazia del Cremlino attacca il presidente italiano per una sua affermazione che per Mosca conterrebbe parole “blasfeme”

Veicolata attraverso la portavoce del ministero degli esteri russo, Maria Zakharova, la pietra dello scandalo per i vertici del Cremlino.

È stato un discorso sui nuovi equilibri mondiali pronunciato da Mattarella a Marsiglia dove il 5 febbraio ha ricevuto una laurea honoris causa

“Anziché cooperazione, a prevalere fu il criterio della dominazione. E furono guerre di conquista. Fu questo il progetto del Terzo Reich in Europa. L’odierna aggressione russa all’Ucraina è di questa natura”

Queste sono state le parole del capo dello Stato italiano, peraltro inquadrate in un ben più ampio ragionamento sul fallimento della “politica di appeasement”, nel senso di pacificazione, che precedette la Seconda guerra mondiale.

Sono state invece al limite dell’insulto personale le parole della replica di Zakharova che ha scandito: “Mattarella ha fatto paralleli storici oltraggiosi e palesemente falsi tra la Federazione russa e la Germania nazista” definendoli “analogie criminali”

La portavoce della diplomazia russa è andata oltre e ha alluso a una colpevole dimenticanza di Mattarella.

Il Presidente della Repubblica avrebbe omesso di ricordare “da quale parte stesse l’Italia durante la Seconda guerra mondiale”, cioè con il nazifascismo.

Vero è che la Zakharova non tiene conto di quando l’URSS di Stalin siglò nel 1939 un accordo proprio con la Germania nazista per spartirsi vari territori, in virtù del famoso patto Molotov-Ribbentrop.

Dal Quirinale filtra solo il silenzio e un garbato invito a rileggersi l’intero discorso di Marsiglia: Sergio Mattarella è “sereno”, fa sapere il suo staff.

Certamente la “lectio magistralis” all’Università di Marsiglia vola molto più in alto della singola frase che ha così tanto irritato i vertici di Mosca.

Ma mai, si sottolinea, emerge un accostamento tra Hitler e Putin e al limite è chiaro il riferimento alle “guerre di conquista” di oggi con quelle che portarono al secondo conflitto mondiale.

Leggi anche: https://www.centrosud24.com/la-cina-risponde-a-trump-dazi-su-carbone-e-gas-usa/






Addio a Monica Mancuso: una figura indimenticabile per Aprilia

L’11 febbraio 2025, la comunità di Aprilia ha pianto la scomparsa di Monica Mancuso, una donna che ha saputo incarnare i valori di dedizione, creatività e umanità. Da anni, Monica aveva preso le redini del locale di famiglia, il Gallo d’Oro, trasformandolo in un punto di riferimento per generazioni di aprili. Con la sua straordinaria precisione, ereditata dal padre, e l’insegnamento dei valori fondamentali impartiti dalla madre, Monica ha continuato a gestire l’attività familiare con un impegno che andava ben oltre il semplice lavoro. Il Gallo d’Oro, gestito con amore e cura, è diventato un rifugio accogliente, un luogo dove gli aprili si ritrovavano per condividere momenti di convivialità. I giardini, curati nei minimi dettagli dalla madre di Monica, nonna Elena, creavano un’oasi di tranquillità in mezzo alla città.
La comunità di Aprilia, che l’ha sempre considerata una vera signora, le deve molto. Monica ha insegnato che il lavoro può essere una fonte di gioia e di crescita, che il legame tra colleghi può trasformarsi in una vera famiglia. Le risate, le lacrime e i momenti di festa trascorsi insieme rimarranno impressi nei cuori di tutti coloro che l’hanno conosciuta. Monica Mancuso lascia un vuoto incolmabile, ma i suoi insegnamenti e il suo spirito continueranno a vivere nei ricordi di chi ha avuto la fortuna di conoscerla. Non sarà un addio, ma un arrivederci, con la speranza di rivederla un giorno. La comunità di Aprilia la ricorderà sempre con affetto e gratitudine.

“Monica ha sempre aperto le porte del suo locale a tutti, facendo sentire ogni cliente parte di una grande famiglia. Coloro che hanno avuto il privilegio di lavorare al suo fianco sanno che Monica era molto più di una semplice imprenditrice. Era una donna esemplare, una madre, una figlia e una moglie che non si vantava mai dei suoi successi, poiché il suo operato parlava da solo. La sua carica e il suo entusiasmo saranno impossibili da sostituire. Monica non era solo un datore di lavoro; era una leader che si è sempre messa al fianco del suo staff, lavorando con loro e per loro. Non ha mai cercato la gloria personale; il suo scopo era fare ciò che amava, e il suo lavoro era la sua vita. La sua umiltà e la sua capacità di fare l’impossibile con poco la rendevano una figura centrale, anche se lei stessa non cercava mai di stare sotto i riflettori”, concludono i dipendenti, distrutti dalla scomparsa, Nelma Suellen, Marco, Emanuela, Jussara, Serena, Martina, Tina, Blad, Zaccaria, zio Elio, Milena.

Palermo fa il bis: la Volare batte ADJ Volley Napoli per 3-1

Doppia conferma vincente per coach Antonio Palermo alla guida della squadra beneventana, che ieri pomeriggio, presso la Palestra Don Giustino Russolillo si è imposta contro ADJ Volley Napoli per 3-1, consolidando la seconda posizione in classifica, staccata di un solo punto dalla capolista Pozzuoli.

Una vittoria che non era assolutamente scontata considerando che le ragazze di coach Mariano Catelli hanno dimostrato di essere un avversario spinoso grazie ad un roster che annovera giovani promesse e atlete più esperte. D’altro canto, qualche settimana fa, la Volare Benevento ha dovuto fare a meno di mister Vincenzo Feleppa costretto, per motivi personali, a cedere il timone al giovane e promettente Antonio Palermo, già preparatore atletico della squadra sannita.

Esordio in equilibrio tra Volley Napoli e Volare

Gara che comincia all’insegna dell’equilibrio. Il girone di ritorno entra nel vivo e l’impressione evidente è che possa riservare ancora diverse sorprese. Inizia dunque il primo parziale, viziato da diversi errori al servizio da parte di entrambe le squadre ma che, tutto sommato, si snocciola sul filo di un buon equilibrio. Qualche distrazione di troppo e una minore incisività a muro consegna il set alle ospiti beneventane con il punteggio di 19-25.

Al secondo giro di boa, Volley Napoli mostra i muscoli dimostrando di essere pronta a lottare su ogni pallone. Complice un calo di concentrazione da parte delle ragazze di coach Palermo, le padrone di casa pareggiano il conto portandosi sull’uno pari. La ventata di entusiasmo si mantiene viva anche nel terzo parziale, dove le ospiti sembrano inizialmente subire le bordate del duo D’Apice-Russiello. Tuttavia la Volare Benevento non si lascia impressionare e chiude rapidamente la disputa sul 11-25.

Niente tie break, la posta intera se la prende la Volare

Il Libero Alessia Luraghi

Niente da fare, la posta intera se la prende la Volare. Nel quarto set, ancora una battaglia equilibrata, condotta punto a punto tra le due squadre che a viso aperto e all’insegna della correttezza, si affrontano l’una per consolidare la seconda piazza e l’altra per provare a portare il match al tie break. A fare la differenza, nel rush finale è forse l’esperienza di atlete come Gentili, Lamparelli e Colella ma anche la solidità del primo libero Alessia Luraghi, che ha dimostrato ancora una volta una superba capacità di lettura delle traiettorie.

Non riesce dunque il tentativo di Volley Napoli di condurre la gara al tie break. La compagine sannita incassa il quarto parziale e consolida la seconda posizione in classifica, staccata di un punto dal battistrada Pozzuoli del Girone B. Grande soddisfazione in generale nell’assetto societario e un ottimo inizio alla guida della squadra per Antonio Palermo, che mette in bacheca la sua seconda vittoria consecutiva al timone della Volare Benevento.

Obiettivo play off sempre più vicino per la Volare

Obiettivo play off sempre più vicino per la Volare Benevento. Malgrado la zona alta della classifica veda squadre come Volleytime e appunto ADJ Volley Napoli al terzo e quarto posto rispettivamente, per la Volare, salita a quota 37 punti con la vittoria di ieri, la seconda piazza e quindi l’accesso ai play off per il salto di categoria, non sembra affatto in discussione. Ma come si suol dire la palla è rotonda e ogni gara può nascondere insidie.

Contributo esterno

Calenda a Lamezia in vista del Congresso e delle amministrative: “Presenteremo forse un candidato nostro”

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Carlo Calenda segretario nazionale di Azione è intervenuto a Lamezia Terme in un incontro con la città prima del Congresso nazionale. A Lamezia si voterà per le amministrative nel mese di maggio. È questo il tema che è stato trattato insieme ad altri di politica economica, estera, ed energetica.

De Nisi, Vitale, Calenda

Abbiamo posto alcune domande

Carlo Calenda: “Queste risorse allocabili non me le spiego”

Lei era al governo come ministro dello sviluppo economico con Gentiloni nel 2016 /17 quando è stato fatto il “decreto Mezzogiorno”, poi convertito dalla legge 18 del 2017. Questo prevedeva per il Sud la ripartizione delle spese dello Stato in conto capitale al 34%. Attualmente Fitto ha modificato la norma passando al 40% delle risorse allocabili. Lei condivide questo passaggio? Ha intenzione di riprendere questo capitolo?

In precedenza, esisteva la norma che prevedeva la spesa al 40% per vincolo nazionale messo da Berlusconi [esisteva la “regola Ciampi”, non attuata, che era al 45% includendo anche le risorse europee: 30 nazionali e 15 europee]. Ma queste risorse allocabili non me le spiego. Io in questo momento ho intenzione di verificare i fondi del PNRR se sono spesi perché questo è il fatto fondamentale sennò noi parliamo continuamente dell’allocazione di risorse che non vengono spese. Allora il Mezzogiorno ha un problema fondamentale di spesa, perché questo è il tema. E ce l’ha perché vi sono classi dirigenti molto spesso che non hanno gestito e quindi non li sanno implementare. quindi il Mezzogiorno scrive forma fondamentale. Faccio un altro esempio di quello che abbiamo fatto: noi abbiamo preso i fondi europei li abbiamo aggiunti a industria 4.0 e abbiamo di fatto determinato che se uno fa un investimento al Mezzogiorno abbiamo un 60% di vantaggio. Questa cosa qui è stata smontata perché l’industria 4.0 non funziona più e perché i fondi europei, i fondi delle ZES, che sono stati unificate, non ci sono. Allora bisogna fare le cose pensando a come funzioneranno quando le metti a terra. È questo il problema del Mezzogiorno. Come si fa a continuare a chiedere all’Europa fondi se poi non si finiscono mai di spendere? Domanda. E noi abbiamo fatto una cosa che ha funzionato molto bene che era il credito di imposta automatico e quello si è speso perché era automatico ed era facile. Se incominci a farci le rotonde non solo non servono a niente ma manco li spendi.

Annita Vitale, coordinatrice di Lamezia Terme di Azione: “Lamezia è in una condizione di blocco”

Per le amministrative di Lamezia Terme cosa avete intenzione di fare?

Come Azione l’intenzione è di fare quello che ha sempre fatto cioè politica. E Lamezia ancora purtroppo si trova in una condizione di blocco di immobilismo perché i le coalizioni tradizionali sia di centrodestra che di centrosinistra si sono in qualche modo impantanate sul nomificio. Sono stati, in gergo politico si direbbe bruciati, una serie di nominativi. Ma Azione, che non ha fatto nomi al contrario, ha cercato e tenta continuamente di portare contenuti sulla scena politica, e ritiene che questo non sia il metodo giusto. Bisogna discutere le cose su tavoli politici che non ci sono. Quindi Azione naturalmente dice la sua, la continua a dire. Spera che ci possano essere degli spiragli ma è pronta a scendere in campo anche autonomamente se ciò non dovesse accadere.

Quindi centrodestra o centrosinistra? Come coalizione non vi sbilanciate al momento?

Certamente riteniamo che la discontinuità sia un valore.

Francesco De Nisi, consigliere regionale e segretario regionale di Azione: “Noi abbiamo un decimo delle risorse di un di un’abitante della provincia di Trento”

Lei è a conoscenza della legge sul 34% che era stata fatta praticamente durante il governo Gentiloni quando Calenda era ministro per lo sviluppo economico. Ora Fitto l’ha modificata passando a un 40% di risorse allocabili. Cosa ha intenzione di fare?

Io ne ho parlato parecchie volte con Calenda. Ne parlavamo già poco fa del fatto che è vero che tanti servizi, tante cose non funzionano in Calabria però è anche vero dire che trasferimenti pro-capite ai cittadini del Mezzogiorno non sono mai uguali a quelli del Nord quindi molte volte non è che abbiamo amministrazioni incompetenti e gente più incapace rispetto ai bergamaschi o ai veneti. Noi abbiamo un decimo delle risorse di un di un’abitante della provincia di Trento.

Ma allora bisognerebbe reagire. All’interno del consiglio regionale si può creare un gruppo di lavoro su questo tema?

Io sto cercando di fare qualcosa di concreto e di significativo nel senso che noi abbiamo molte risorse. La Calabria in termini di produzione di PIL rispetto alle altre regioni non è proprio l’ultima. Abbiamo miliardi di euro che vengano prodotti. Le faccio un esempio noi abbiamo tanti impianti di energia rinnovabile e non. La diga che produce la centrale idroelettrica nella Sila che è di proprietà della A2A,  l’IRAP del 5% viene pagata nel Comune di Milano, nella regione Lombardia e noi perdiamo 50 milioni di trasferimenti. L’IRAP vien pagata in base al personale assunto, ed il personale assunto è della Lombardia. Quindi noi subiamo l’impatto. Diamo le nostre risorse naturali e loro si prendono i soldi.

La Calabria aveva fatto una legge sulla regionalizzazione dell’idroelettrico allo scadere delle concessioni che sarebbero a breve, nel 2028, comunque bisognerebbe già avviare la procedura.

Io ho proposto all’interno della regione di fare un’Agenzia per l’energia per fare anche questo. Forse nel prossimo Consiglio riusciremo a farla passare.