lunedì, Gennaio 6, 2025
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L’imprenditore Maurizio Blasi, emissario in Libia per curare interessi aziende italiane

Notizie confortanti per il tessuto imprenditoriale italiano e, a riferirle alla testata CentroSud24, è il celebre imprenditore romano Maurizio Blasi, di ritorno da un importantissimo meeting aziendale in Libia, alla presenza di player mondiali. Blasi, noto per gli intensi rapporti coi più importanti esponenti istituzionali africani e asiatici, si è imposto ai tavoli libici, nell’interesse delle aziende italiane, a partire dal gruppo Jollyfish.

Jollyfish: nuovo progetto ittico nel Mediterraneo

Il Gruppo Jollyfish, con sede a Nola (Napoli), è pronto a espandere le sue operazioni nel Mediterraneo con un ambizioso progetto volto a creare un polo logistico e industriale in Libia e Marocco. L’obiettivo è costruire un deposito e uno stabilimento simile a quello presente a Nola, per garantire l’approvvigionamento diretto di pesce dal Mediterraneo e consolidare la propria leadership nel mercato ittico europeo.

Secondo un delegato del gruppo, il progetto prevede una collaborazione strategica con le autorità locali di Misurata, in Libia. Sono già stati avviati incontri con il presidente della Camera di Commercio di Misurata, il sindaco locale, l’autorità portuale e un rappresentante del Ministero dell’Industria. Questa sinergia mira a ottenere le autorizzazioni sanitarie europee necessarie per la lavorazione ed esportazione del pesce, attualmente non disponibili per i produttori locali. Una volta operativo, il nuovo stabilimento si occuperà della lavorazione del pesce a livello industriale, con particolare attenzione alla produzione di monoporzioni per la ristorazione e i supermercati.

Adattamento alle sfide ambientali

Un aspetto cruciale del progetto riguarda la gestione delle sfide ambientali, come la diffusione del granchio blu, una specie invasiva che sta causando una significativa riduzione delle risorse ittiche nel Mare Adriatico e nel Mediterraneo. Il gruppo sta valutando tecniche innovative per adattarsi a queste condizioni, come la diversificazione delle tipologie di prodotti offerti o l’integrazione del granchio blu nella filiera produttiva, trasformando un problema ambientale in un’opportunità economica.

I marchi di punta del Gruppo Jollyfish

Il Gruppo Jollyfish opera già con diversi marchi di successo, tra cui “MareChef,” “OroPesca,” “Cosama” e “Jollyfish,” oltre alla linea di surgelati a marchio “Freezoo.” Questa diversificazione consente al gruppo di rispondere alle esigenze di una clientela ampia e variegata, servendo sia il mercato della grande distribuzione che quello della ristorazione con prodotti freschi e surgelati di alta qualità.

Un futuro promettente per il Mediterraneo

Con questo progetto, il Gruppo Jollyfish punta non solo a rafforzare la propria posizione come leader nel settore ittico, ma anche a contribuire allo sviluppo economico delle regioni del Mediterraneo. Attraverso una strategia che unisce innovazione, tradizione e sostenibilità, l’azienda si propone di valorizzare le risorse locali, creando un modello di business capace di affrontare le sfide globali del settore ittico.

Natale 2024 in un morso di panettone

Il panettone, re indiscusso della tavola natalizia, continua a evolversi senza mai perdere la sua identità. Questo dolce iconico, nato a Milano tra il XV e il XVI secolo, ha conquistato l’intera penisola grazie alla sua ricetta unica, ricca di burro, uova e canditi. Ma com’è cambiato il panettone negli anni e quali sono le tendenze del 2024? E soprattutto, quali sono le eccellenze che Napoli offre in questo panorama dolciario?

Le origini del panettone: dal rinascimento al Natale moderno

La leggenda vuole che il panettone sia nato per errore, quando un aiutante cuoco di nome Toni, alla corte di Ludovico il Moro, salvò un banchetto preparando un dolce con gli ingredienti disponibili: farina, uova, burro, zucchero e uvetta. Questo “pan di Toni” divenne subito un successo. Nei secoli, il panettone si è evoluto da prodotto artigianale a dolce industriale, per poi tornare protagonista delle pasticcerie grazie all’arte dei maestri lievitisti. Oggi è un dolce che unisce tradizione e innovazione, diventando terreno fertile per sperimentazioni, soprattutto nei laboratori di pasticceria più creativi. Le tecniche di lievitazione naturale, la scelta di ingredienti di qualità e le reinterpretazioni dei sapori classici sono gli elementi che ne decretano il successo.

Tendenze 2024: tra sapori internazionali e sostenibilità

Il panettone del 2024 è un connubio di ricerca e sostenibilità. I gusti tradizionali rimangono amati, ma cresce la domanda per varianti esotiche e moderne. Tra le tendenze più interessanti troviamo: Sapori internazionali: abbinamenti audaci con ingredienti come il matcha giapponese, lo yuzu, o il caramello salato con noci pecan. Ingredienti locali: il ritorno alle radici con farine antiche, burro di alta qualità e canditi fatti a mano. Panettoni vegani e senza glutine: la pasticceria inclusiva si fa largo, offrendo alternative per chi segue regimi alimentari specifici. Packaging sostenibile: confezioni ecologiche che riflettono l’impegno verso l’ambiente, rendendo il panettone non solo buono ma anche etico.

Queste innovazioni non rinnegano la tradizione, ma anzi, la valorizzano, rendendo il panettone un dolce al passo con i tempi e con i desideri di una clientela sempre più esigente.

I panettoni più amati a Napoli: eccellenze partenopee

A Napoli, la competizione è serrata e il panettone non è solo un dolce, ma un’arte. Tra i nomi che spiccano nel panorama del 2024 troviamo:

  • Sal De Riso: il celebre maestro della Costiera Amalfitana conquista i napoletani con varianti come il panettone al limoncello e quello ricco di fichi bianchi del Cilento e noci.
  • Gennaro Esposito: con la sua reinterpretazione del panettone tradizionale, arricchito da cioccolato fondente monorigine e arancia candita, è una delle scelte più raffinate.
  • Pasticceria Mennella: famosa per i suoi panettoni artigianali, con lievitazione naturale e ingredienti rigorosamente selezionati.
  • Pasticceria Poppella: oltre alla tradizionale versione con canditi, propone varianti creative come il panettone con crema di fiocchi di neve, un omaggio al dolce che li ha resi celebri.

Ogni pasticceria aggiunge il proprio tocco unico, ma il filo conduttore è la qualità delle materie prime e l’attenzione maniacale ai dettagli. Napoli si conferma un polo d’eccellenza anche per un dolce che, pur non essendo originario della città, trova qui una nuova vita. Il panettone 2024 è più di un dolce: è un simbolo del Natale, capace di unire tradizione e contemporaneità. A Napoli, la creatività dei maestri pasticceri lo rende un prodotto unico, in grado di sorprendere e deliziare. Che sia classico o innovativo, il panettone è destinato a restare il protagonista indiscusso delle festività.

contributo esterno

“Per una Befana a Colori”: il progetto solidale di Cultura A Colori per donare sorrisi ai bambini meno fortunati di Somma Vesuviana

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Anche quest’anno torna l’iniziativa benefica “Per una Befana a Colori”, promossa da Cultura A Colori, testata giornalistica nazionale, per portare gioia ai bambini meno fortunati. Il progetto invita lettori e colleghi della stampa alla raccolta di giocattoli, libri, abiti e materiale scolastico da destinare ai piccoli di “Noi siamo oltre tutto” di Somma Vesuviana.

La consegna avverrà a gennaio grazie all’impegno di un gruppo di volontari che si occuperà di portare i doni direttamente ai bambini.

Oltre agli oggetti materiali, è possibile partecipare con una donazione in denaro di qualsiasi importo. Il totale raccolto sarà reso pubblico sul sito ufficiale www.culturaacolori.it e sulla pagina Facebook del quotidiano. I fondi saranno utilizzati per acquistare materiale scolastico da destinare all’istituto.

La collaborazione con la CartolibroMania

Quest’anno l’iniziativa si arricchisce della preziosa collaborazione con la CartolibroMania di Imma Malva, che sarà uno dei punti di raccolta ufficiali. Presso la CartolibroMania sarà inoltre possibile acquistare direttamente libri, giochi e altro materiale da donare ai bambini, contribuendo così in modo pratico e immediato alla causa.

«È un gesto semplice, ma che riempie il cuore», afferma Sonia Sodano, direttrice di Cultura A Colori. «Tutti noi abbiamo in casa oggetti legati alla nostra infanzia che non usiamo più. Pensate a quel peluche dimenticato su un divano o a un gioco chiuso in un cassetto: potrebbe tornare a vivere e portare felicità a un bambino che ne ha davvero bisogno. Questo è il cuore dell’iniziativa: dare una seconda vita a ciò che non utilizziamo più, trasformandolo in un dono prezioso per chi ne ha più bisogno. Con la solidarietà di tutti, possiamo fare la differenza. ringrazio Imma Malva per aver subito aderito al progetto con estrema sensibilità. »

Come partecipare

Chiunque voglia contribuire può inviare una mail a info@culturaacolori.it o visitare la pagina Facebook di Cultura A Colori per aderire all’evento. Ogni piccolo gesto, che sia un oggetto o una donazione, contribuirà a rendere speciale la festa della Befana per tanti bambini meno fortunati.

Per ulteriori informazioni sull’iniziativa e sulle modalità di donazione, non esitate a contattare Cultura A Colori.

L’Inter strapazza la Lazio per 6-0 e manda un segnale alle concorrenti: sono i nerazzurri la squadra da battere

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L’Inter prima patisce la Lazio nella prima mezz’ora e poi si diverte rifilando 6 gol agli uomini di Baroni.

I nerazzurri fanno sul serio

Il big match della 16a giornata di campionato termina di tanto a poco a favore dell’Inter. I nerazzurri tornano a casa con una bella iniezione di fiducia: 3 punti e 6 gol fatti alla sorpresa di questo inizio di campionato.

Ad onore del vero va detto che la Lazio ha seriamente impensierito i nerazzurri nella prima mezz’ora di gioco, creando persino qualche occasione per andare in vantaggio (su tutti il liscio di Noslin).

Ma l’uscita di Gila (pare per un giramento di testa) ha completamente scombussolato la gara. Al suo posto è entrato Gigot che ha causato il penalty a favore dell’Inter.

Calhanoglu (stavolta) non sbaglia e regala il vantaggio ai suoi. Poi la gara è tutta in discesa per i nerazzurri. I biancocelesti si sono completamente squagliati come neve al sole.

Prima dell’intervallo l’Inter trova la rete del 2 a 0 con Di Marco su cross dall’altra zolla del campo di Dumfries.

Nel secondo tempo la musica non cambia. L’Inter trova subito la rete del 3 a 0 con una staffilata di Barella (gran gol del centrocampista nerazzurro che butta giù la porta di Provedel).

La rete del 4 a 0 arriva pochi minuti dopo con Dumfries (sulla solita pennellata di Bastoni).

Nel finale arrivano anche le reti di Carlos Augusto e poi di Thuram.

Da questa partita è possibile rilevare principalmente due cose: la forza dell’Inter che resta la squadra da battere di questo campionato.

Sul fronte Lazio vanno fatte altre riflessioni: il gioco c’è, la squadra (chiaramente) non può competere per lo scudetto, ma ciò che davvero preoccupa è come la squadra si sia sciolta dopo il primo episodio avverso (il gol di Calha che ha sbloccato la partita).

Questa nottataccia può avere delle serie ripercussioni nelle prossime gare della Lazio. E Baroni dovrà essere bravissimo ad evitare che ciò accada.

Contributo esterno.

Istat: l’Italia si conferma uno dei paesi più anziani con un bimbo ogni sei over65 

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Emergono dati piuttosto allarmanti dall’ultimo report Istat sulla popolazione residente dell’anno 2023. Ancora una volta  l’Italia si conferma come uno dei paesi con la popolazione più anziana dell’Unione Europea: solo un bimbo ogni sei over65 con un etá media della popolazione pari a 46,6 anni, in crescita rispetto all’anno precedente (+0,2%)

Un popolo  sempre più “vecchio” : aumentano gli  ultrasessantacinquenni

Il numero di ultrasessantacinquenni sale dal 24% al 24,3%. L’invecchiamento della popolazione attualmente è una realtà che colpisce l’intero territorio italiano riflettendosi in maniera differente da regione a regione.

La Campania, ad esempio, risulta essere un paese giovane con un’età media di 44,2 anni; mentre la Liguria si conferma come regione più anziana con un età media invece di 49,5 anni

Calo del tasso di mortalità e crescita della speranza di vita alla nascita

Dal rapporto annuale Istat , la notizia positiva è la diminuzione del tasso di mortalità e l’aumento della speranza di vita alla nascita: nel 2023 infatti sale a 81 anni per gli uomini e 85,1 per le donne

Lieve calo della popolazione italiana

Al 31 dicembre 2023 la popolazione dimorante in Italia conta 58.971.230 individui. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente è diminuita  di 25.971 unità, con una riduzione dello 0,4 per mille. 

Il calo maggiore è stato registrato al Sud e nelle Isole. Situazione inversa per le regioni del Nord, dove la popolazione cresce ovunque, sopratutto a Bolzano con un incremento del 6,3 per mille.

D’altra parte, aumentano gli stranieri residenti in Italia che salgono a 5.253.658 con un incidenza dell’ 8,9 % sul totale della popolazione residente  

Che fatica la nuova Juventus: nuovo allenatore, tanti soldi spesi ma si continua a non vincere (e a giocare male)

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Il pareggio interno per 2-2 contro il Venezia ha dato vita alla prima vera contestazione della Curva Sud verso i calciatori bianconeri. La Juventus, nonostante sia ancora imbattuta in campionato, è in piena di crisi sia di gioco e sia di risultati.

Quanta fatica per i bianconeri

La nuova Juventus targata Thiago Motta soffre della sindrome di pareggite. I bianconeri, infatti, hanno pareggiato 12 delle 22 gare disputate finora tra campionato e Champions League. Nelle ultime 4 di campionato la Juventus ha raccolto soltanto 4 punti (le avversarie erano Lecce ,Bologna e Venezia non Real Madrid e Bayern Monaco). Ma oltre i risultati, ciò che di più preoccupa in casa bianconera è il rendimento insufficiente dei due acquisti cardine della scorsa estate (Koopmeiners e Douglas Luiz) e il gioco che continua a latitare dopo 5 mesi di lavoro.

Se da un lato i sogni scudetto sono stati già accantonati da un po’, a serio rischio è soprattutto la qualificazione alla prossima Champions League (ad oggi i bianconeri distano di 3 punti dal quarto posto, ma hanno due partite in più rispetto alla Fiorentina).

Non qualificarsi alla prossima Champions League sarebbe un fallimento ingiustificabile. Da un lato a Thiago Motta va concesso l’alibi dei tanti infortuni (Bremer e Cabal su tutti) ma resta comunque troppo poco quanto è stato prodotto finora.

I bianconeri segnano con il contagocce e di azioni ben manovrate se ne vedono davvero poche.

Le individualità stanno facendo davvero tanta fatica ad emergere: Vlahovic è apparso anonimo e nervoso (nonostante il gol dal dischetto che ha evitato la sconfitta) contro il Venezia ed è stato addirittura fischiato dallo Stadium (soprattutto perché il serbo si è rifiutato di ricevere gli insulti a fine partita dalla curva). Anche Yildiz sta facendo molta fatica nella nuova Juventus, d’altronde stiamo pur sempre parlando di un classe 2005 a cui sono state date tantissime responsabilità quest’anno.

Il mercato fatto da Giuntoli ha fatto nutrire diverse perplessità già la scorsa estate e il campo sta semplicemente confermando questi dubbi.

Si poteva e si doveva comprare meglio con i quasi 200 milioni spesi. Soprattutto perché la Juventus non ha nessun top player, ma soltanto tanti bravi calciatori arrivati da contesti infinitamente inferiori rispetto alla Juventus.

La crisi è profonda e soltanto un cambio di rotta potrebbe evitare una tragedia sportiva ed economica per la Juventus.

Tutti sono chiamati a dare di più e, nel frattempo, continua ad aleggiare la figura di Allegri sopra la nuca di Thiago Motta.

L’Allegri 2.0. è stato insufficiente, ma evidentemente, il tecnico livornese non era il colpevole di tutti i mali (come detto erroneamente da qualcuno).

Contributo esterno.

Il duo Biscardi colpisce e affonda Castellana Grotte

Prosegue la striscia positiva della Vesuvio Oplonti che oggi pomeriggio, con un sinfonia corale orchestrata dal duo Biscardi liquida la Zero5 Castellana Grotte e sale al sesto posto con 17 punti a referto. Una posizione insperata dopo le prime battute di un campionato che si sta rivelando sempre più acceso e coinvolgente.

Il primo set inizia con il Biscardi show

Castellana Grotte, reduce da ben 5 gare finite al tie break, arriva a Torre Annunziata animata dalle migliori intenzioni e desiderosa di riscatto. Ma le cose si mettono subito male per capitan Salamida e compagne: il primo servizio tocca in sorte a Laura Biscardi che in posto 1 ci rimane fino al 7-0 costringendo coach Ciliberti a spendere il primo time out. Le baresi tornano in campo ma la musica non cambia. E tra le bordate a ripetizione del duo Biscardi, Marianna Vujko non vuole essere da meno e firma un bel break facendo volare le oplontine sul 14-2. Secondo time out chiamato da Castellana che pur provando ad accorciare le distanze, si ferma a 15 punti.

Il secondo set vede Castellana tentare il pari

Nel secondo set, Castellana Grotte prova ad entrare in gioco e riesce nei primi scambi a portarsi in vantaggio sulle padrone di casa, mantenendo un distacco medio di 5 punti. La reazione delle oplontine non si fa attendere e, proprio come fanno le tigri, quatte quatte raggiungono quota 16 pari e da lì inizia un braccio di ferro punto a punto. A sbrogliare la matassa ci pensa ancora una volta il tridente offensivo di casa che compie il sorpasso decisivo: Giada Biscardi piazza un ace e le compagne firmano il 25-21 finale.

Il terzo set: Castellana e l’incubo Biscardi

Nel terzo set sono ancora le sorelle Biscardi l’incubo per Castellana Grotte. L’atmosfera diventa calda e la tensione inizia a farsi sentire. Nei primi scambi la gara procede equilibrata e vede Laura Biscardi firmare l’8 pari con un delizioso pallonetto. Castellana prova a reggere e a rimanere in scia, poi la magia di Bortolot che con una mano serve Giada Biscardi e in breve si arriva sul 18-15. Le avversarie rosicchiano qualche altro punto ma non basta: ace di Vujko prima, pallonetto di Gervasi poi e a chiudere in bellezza, così come aveva iniziato, è ancora Laura Biscardi.

Una vittoria importante in attesa della capolista

Una vittoria importante, che fa bene al morale di una squadra che ha mostrato ottimi segnali di crescita nelle ultime gare. L’insidia però è dietro l’angolo e la prossima di campionato vedrà le ragazze di mister Alminni sbarcare in Puglia in casa della capolista Fasano. Sarà una sfida avvincente ma questa Vesuvio Oplonti può giocarsela senza timori reverenziali.

Contributo esterno

Il Napoli ribalta (finalmente) una partita: da 1 a 0 a 1 a 3 dimostrando fame e soprattutto giocando bene

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E’ un Napoli diviso a metà quello visto ad Udine. Il primo tempo da squadra senza mordente e opaca, il secondo tempo da squadra tenace e capace di giocare molto bene a calcio. Si riparte da qui e non solo per la vittoria.

Il Napoli finalmente gioca bene

Il Napoli ritorna a vincere dopo le due sconfitte rimediate in 72 ore contro la Lazio. Ma per farlo ha dovuto prima prendere uno schiaffo dall’Udinese, andata in vantaggio al minuto 22’ con Thauvin (che ha prima sbagliato il rigore, giustamente assegnato, e poi segnato sulla ribattuta). Il Napoli visto nei primi 45’ minuti di gioco è stato un continuo dei 180’ minuti contro la Lazio: una squadra senza il giusto mordente, incapace di reagire allo svantaggio dopo venti minuti e soprattutto incapace di imbastire un’azione degna di essere nominata come tale.

Poi c’è, fortunatamente, il secondo tempo. E’ impossibile per noi sapere cosa sia successo in quel quarto d’ora di break (probabilmente Conte avrà tirato giù gli armadietti), ma fatto sta che il Napoli ritornato in campo è completamente galvanizzato.

Ma non solo nello spirito, ma anche e soprattutto imbastendo con grande frequenza diverse occasioni da rete.

Il Napoli trova subito la rete del pari : al minuto 50’ McTominay con un lancio panoramico manda in porta Lukaku che, finalmente, ha la possibilità di mostrare la sua skill migliore (progressione verso la porta) e a tu per tu contro Sava porta il risultato sull’1-1.

Ma non è finita qui: perché il Napoli, chiaramente, la partita la vuole vincere. E per farlo si fa trainare da Neres (chiamato quest’oggi e nelle prossime gare a sostituire Kvara) che ha letteralmente mandato in tilt la difesa friulana.

Ogni duello 1 vs 1 è stato stravinto dal brasiliano. Una gioia per gli occhi. E la rete del 1 a 2 arriva proprio su uno dei tanti dribbling vinti dal brasiliano, che poi in mezzo al traffico riesce a causare l’autorete di Giannetti (decisamente sfortunato in questa circostanza il difensore bianconero).

Soltanto sul 1-2, Conte effettua la prima sostituzione: Simeone al posto di Lukaku. E il Cholito si rivela subito decisivo con un fantastico assist per Anguissa (azione davvero molto bella e per certi versi simile a quella dell’1-1).

Il Napoli ha poi gestito negli ultimissimi minuti. Quella di Udine non è stata la semplice vittoria di “cazzimma”, ma è stata una vittoria fondata su principi ben solidi come l’essere propositivi e costantemente creativi (affidandosi alla freccia in più nell’arco di Conte ossia Neres).

L’auspicio è che Conte riveda alcune sue posizioni eccessivamente timorose e, una volta rientrato Kvara, possa andare con il tridente di fuoco.

Il Napoli, per il momento, si porta i 3 punti a casa e torna a -2 dall’Atalanta capolista. Una vittoria per ripartire, ma stavolta con una testa e uno spirito completamente diversi.

Contributo esterno.

Una Somma di libri: “Napoli, mia madre” di Federica Flocco al Castello d’Alagno

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Domenica 15 dicembre, alle ore 11.00, il suggestivo Castello d’Alagno di Somma Vesuviana ospiterà la presentazione del libro Napoli, mia madre di Federica Flocco, edito da Marlin editore. L’evento, che vedrà la presenza dell’autrice, sarà moderato dalla giornalista Sonia Sodano nell’ambito della rassegna letteraria “Una Somma di Libri”, promossa con il patrocinio della Regione Campania e del Comune di Somma Vesuviana.

Organizzata da Cultura A Colori e Cartolibromania di Imma Malva, la rassegna si conferma un’importante vetrina culturale per il territorio, valorizzando autori e opere di grande spessore.

Porterà i saluti istituzionali l’Assessore alla Cultura di Somma Vesuviana, Rosalinda Perna.

Alla presentazione interverranno: Franco Mosca, presidente della Pro Loco di Somma Vesuviana; Anna Maria Silvestro, presidente dell’Associazione Passepartout; Angelo Iannelli, artista e scrittore; Imma Malva, libraia e titolare di Cartolibromania.

Il libro “Napoli, mia madre” è un omaggio letterario che esplora l’anima di Napoli, intrecciando storie di vita e tradizioni. Un’occasione imperdibile per immergersi nel cuore pulsante della città partenopea attraverso le parole di Federica Flocco

L’evento è gratuito e aperto al pubblico. Fotografo ufficiale Alessandro Pone studio

Luvo Barattoli Arzano, arriva la terribile capolista Fasano

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Luvo Barattoli Arzano in cerca di riscatto nel match interno con la capolista Pantaleo Podio Fasano. La sconfitta in casa del terribile Pomezia è stata analizzata con attenzione durante la settimana proprio per arrivare preparati nel migliore dei modi a questo big match.

“Dopo la sconfitta di sabato scorso, ci siamo rimboccate le maniche e abbiamo affrontato la settimana di allenamenti con grande impegno e determinazione. Come facciamo dopo ogni partita, che sia una vittoria o una sconfitta, abbiamo analizzato il match. Abbiamo focalizzato l’attenzione sugli errori commessi, per cercare di correggerli e migliorare. La sconfitta ci ha dato ulteriore motivazione per migliorare, spingendoci a lavorare con ancora più intensità per prepararci al meglio per la partita contro la capolista” spiega la palleggiatrice Marianna Silvestro.

🌟 La Pantaleo Podio Fasano arriva a questa gara con un impressionante bottino di 23 punti, frutto di otto vittorie e una sola sconfitta. La loro solidità e determinazione sono state evidenti in ogni partita, rendendo questa squadra una delle più temibili del campionato.

⚡ Dall’altro lato della rete trova la Luvo Barattoli Arzano attualmente in quarta posizione con 18 punti, ha collezionato sei vittorie e tre sconfitte. La squadra ha dimostrato di sapersi esaltare quando affronta avversari di alto livello, come nel caso di Fasano.

Questo storico confronto è un’opportunità per Arzano per continuare a dimostrare la propria forza e competitività, ma anche di crescita per giovani atlete come Marianna Silvestro alla prima stagione da titolare dopo aver fatto tutta la trafila nelle giovanili arzanesi: “Questa prima stagione da titolare rappresenta sicuramente una sfida più grande, ma anche un’opportunità di crescita. La responsabilità è aumentata, ma sento di poterla gestire. Nonostante ciò, anche se ci sono state alcune partite in cui l’esito non è stato completamente favorevole, credo che il nostro percorso stia andando nella direzione giusta. Abbiamo ancora molto da dare e, grazie agli allenamenti intensi e al lavoro di squadra con le mie compagne, sono convinta che possiamo raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi”.

Si gioca domani (sabato 14 dicembre 2024) al Palazzetto dello Sport Domenico Rea di Arzano. Fischio d’inizio alle ore 16, arbitri dell’incontro: Angela Di Bari e Gabriella Notaro. Una gara da non perdere.  Quest’incontro si preannuncia avvincente: le due squadre daranno il massimo per cercare la vittoria e regalare uno spettacolo entusiasmante al pubblico presente!