Nelle ultime settimane si sente sempre più spesso parlare di un’Europa pronta ad aumentare la spesa per la difesa, dunque pronta a riarmarsi per far fronte alle nuove sfide geopolitiche globali. Complice il perdurare del conflitto russo-ucraino e l’insediamento dell’amministrazione Trump che sembra pronta a diminuire il sostegno all’Ue, oltre ad imporre dazi che non fanno bene alla nostra economia, il dibattito in Europa ruota tutto attorno alla proposta di un vero e proprio esercito unico, in grado di difendere i confini europei dalle minacce esterne.
La primavera delle donne: una celebrazione del coraggio e dell’imprenditoria femminile
Si è svolta presso l’Istituto scolastico Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni la manifestazione “La Primavera delle Donne”, un evento promosso dall’associazione Donare è… Amore di Pina Pascarella e CDS AMA ODV di Maria Pia Lurini. L’iniziativa ha messo al centro il valore delle donne nella società, con un focus particolare sull’imprenditoria femminile e sul coraggio di chi investe nel proprio territorio.
Premiata Rosa Verolla, esempio di imprenditoria femminile
Nella sezione “Donne imprenditrici coraggio”, il riconoscimento è stato assegnato a Rosa Verolla, direttrice dell’ente di formazione Giovani per l’Europa di Marcianise. L’istituto offre percorsi di formazione professionale per giovani, operatori del settore e aziende locali, contribuendo allo sviluppo del territorio attraverso l’istruzione e l’innovazione.
“Sono felice di ricevere questo premio – ha dichiarato Verolla –. La mia azienda è composta interamente da donne e abbiamo lavorato anche per la formazione delle vittime di violenza e abuso. Investire qui ripaga con grandi soddisfazioni”.
La primavera delle donne: un messaggio di speranza e crescita
L’evento “La Primavera delle Donne” ha rappresentato un momento di riflessione e celebrazione del talento femminile, sottolineando l’importanza di sostenere le donne nel lavoro e nella società. Un segnale forte per il futuro, in cui l’imprenditoria femminile diventa sempre più protagonista del cambiamento.
L’Italia esce dalla Nations League dopo un primo tempo shock. La ripresa è servita solo per addolcire l’eliminazione
La Germania rulla l’Italia rifilandole 3 gol in 45’ minuti. L’Italia riprende la gara nel secondo tempo con una risposta d’orgoglio, ma inutile ai fini della qualificazione. Azzurri fuori dalla Nations League.
Primo tempo shock per gli azzurri
Il primo tempo è stato francamente imbarazzante per gli azzurri. La Germania ha fatto la partita per tutti i 45’ minuti di gioco, imbastendo diverse occasioni da rete frutto anche di un pressing che ha annichilito la formazione azzurra.
La prima rete del match è arrivata dal dischetto con Kimmich dopo mezz’ora di gioco. Male Buongiorno che ha atterrato in area di rigore Kleindienst.
Il 2-0 arriva 6 minuti dopo con Musiala. In questa circostanza, tutta la formazione azzurra ha preferito inveire contro il direttore di gara Marciniak anziché marcare i calciatori tedeschi in area di rigore. Un’ingenuità pazzesca che è costata carissimo agli azzurri.
Per la rete del 3-0 si è dovuto attendere la fine del primo tempo con una zuccata del solito Kleindienst.
Un primo tempo shock che ha mandato su tutte le furie il CT azzurro Spalletti. Il risultato è stato una conseguenza dell’atteggiamento impalpabile degli azzurri.
Meglio il secondo tempo, ma solo per salvare la faccia
Il secondo tempo è stato a tinte azzurre. Da 3-0 a 3-3. Il mattatore della ripresa è stato Moise Kean.
Se per lungo tempo, si è discusso di una nazionale buona ma priva di un centravanti di livello, da quest’anno la narrazione è completamente cambiata. Dopo anni di illusioni, la Nazionale ha finalmente individuato nel centravanti della Fiorentina l’uomo perfetto per trainare l’attacco azzurro.
Nei minuti finali della gara è arrivato il 3-3 con Raspadori dal dischetto.
Il secondo tempo è stato assolutamente positivo per gli azzurri, ma bisognerebbe capire quanti meriti ci sono dell’Italia e quanti, invece, sono i demeriti della Germania per aver staccato la spina dopo un primo tempo stratosferico.
Ma al di là di tutto, il secondo tempo è servito soltanto per salvare la faccia degli azzurri. Il primo tempo è stato a tratti mortificante, per non dire umiliante. La ripresa ha addolcito l’eliminazione, ma non ha cancellato i tanti problemi degli azzurri.
Alcune scelte del CT, come ad esempio la titolarità di Maldini, restano parecchio discutibili.
Oltre l’eliminazione dalla Nations League, la sconfitta contro la Germania manda gli azzurri a giocarsi la qualificazione per i Mondiali 2026 nel girone della Norvegia di Haaland.
Proprio contro la Norvegia, gli azzurri torneranno in campo il prossimo 6 giugno. E li davvero non si potrà sbagliare.
Contributo esterno.
Public House Burger Gourmet celebra i suoi 10 anni di attività.
Per l’occasione una nuova specialità in carta e omaggio ai clienti.
Ancora screzi nel Governo Meloni per la politica estera
Interpellato sulle critiche del vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini al piano di riarmo dell’Unione Europea, l’altro vicepresidente Antonio Tajani ha risposto un po’ infastidito e ha detto che in politica estera la linea del governo «è quella che traccia il presidente del Consiglio con il ministro degli Esteri».
Non è una novità: sarà almeno la quinta o sesta volta che, negli ultimi cinque mesi, Tajani ribadisce questo concetto.
E il fatto che sia costretto a ripetere con tanta insistenza un’ovvietà, e che lo faccia spesso con toni non moderati è sintomo del fatto che nel governo c’è un problema.
Il problema è la tendenza di Salvini, ministro dei Trasporti, a intervenire in modo assai disinvolto nelle faccende di politica internazionale.
A questo problema se ne collega un altro: cioè il fatto che molto spesso sulla politica estera Meloni decide di testa sua, senza confrontarsi granché neppure con Tajani.
Quindi Tajani protesta pubblicamente per le ingerenze di Salvini, ma talvolta si lamenta coi suoi parlamentari più fidati anche dell’atteggiamento di Meloni.
Questa situazione produce dei cortocircuiti notevoli, per cui su questioni internazionali più o meno importanti non è sempre chiaro l’orientamento del governo
Tajani aveva avvertito i primi rischi di questo atteggiamento di Meloni fin dall’inizio del suo mandato.
Salvini invece ha sempre liquidato senza grossi patemi queste lamentele, dicendo che lui oltre ad essere un ministro è anche il segretario federale della Lega: e da leader politico di un partito è normale che dica la sua sulle faccende internazionali.
Al di là dei vari tatticismi e delle reciproche ripicche, al fondo c’è una effettiva incompatibilità di orientamenti tra la Lega e Forza Italia su molte questioni internazionali.
Una è senz’altro legata all’Unione Europea.
Salvini è alleato del Rassemblement National di Marine Le Pen in Francia e di altri movimenti di destra sovranista che fanno parte del cosiddetto gruppo dei Patrioti
Ma cerca dialogo e collaborazione anche con Alternative für Deutschland (AfD), il movimento di estrema destra.
Alla Juventus sono ufficialmente rinsaviti: via Thiago Motta, dentro Tudor per strappare la qualificazione in Champions e salvare il futuro del club
Termina dopo solo 8 mesi l’illusione collettiva dei tifosi juventini che intravedevano in Thiago Motta il nuovo Pep Guardiola. Tudor strappa un contratto di 4 mesi + opzione fino al 2026 in caso di Champions. Rischia anche Giuntoli.
La new era bianconera è stata un fracasso
Il duo Giuntoli-Thiago Motta è stato un autentico fiasco. Ma di questo ne parlammo già alcune settimane fa, a Champions League e Coppa Italia sfumate. Ma le ultime settimane hanno rincarato ulteriormente la dose, con uno 0-4 rifilato a domicilio dall’Atalanta e un umiliante 3-0 subito a Firenze.
Due umiliazioni pesanti che hanno seriamente messo a rischio anche il 4° posto dei bianconeri. Nonostante le parole di facciata di Giuntoli, Thiago Motta era finito nel mirino della dirigenza bianconera già da tempo. Al tecnico italo-brasiliano è stato imputato, oltre ad aver fallito tutti gli obiettivi stagionali con grande preanticipo, anche di aver creato malumori all’interno dello spogliatoio bianconero con una serie di scelte infelici.
L’esonero di Thiago Motta garantisce la poltrona a Giuntoli quantomeno fino a fine campionato. Dopo di che, anche la posizione del ds bianconero sarà valutata molto attentamente.
L’illusione collettiva dell’estate 2024 bianconera termina dopo soli 8 mesi. In tanti hanno tirato la volata al nuovo progetto bianconero soltanto per andare contro ad Allegri, ma il tempo ha detto tutt’altro.
Tudor l’ha spuntata in extremis dopo un lungo ballottaggio con Roberto Mancini. Per l’allenatore croato è un ritorno a casa, dopo essere stato giocatore e vice-allenatore durante l’anno di Pirlo.
Contributo esterno.
«Si Può Fare»: il potere del teatro che cura e trasforma
Dal sogno di un laboratorio inclusivo alla magia di un palcoscenico che accoglie e trasforma. È nata così la collaborazione tra l’associazione Si Può Fare e il Centro Telemaco, un progetto di teatroterapia che ha coinvolto un gruppo di assistiti in un percorso artistico ed emotivo profondo. Attraverso il linguaggio del teatro, i partecipanti hanno riscoperto sé stessi, superando limiti e paure. Ispirandosi a Novecento di Baricco, hanno costruito uno spettacolo che racconta la loro storia. Un’esperienza che dimostra come, con amore e determinazione, il teatro possa davvero diventare strumento di cura, crescita e libertà.
Come è nato il progetto con il Centro Telemaco e quali sono state le prime impressioni quando avete iniziato a lavorare con gli assistiti?
Tutto è nato da una telefonata inaspettata, ma tanto desiderata. Dopo aver conseguito il titolo di teatroterapista, ho iniziato a condurre laboratori di recitazione inclusivi e, durante i corsi di formazione per operatori teatrali, ho sempre dedicato un modulo alla teatroterapia. A giugno dello scorso anno, mi chiama il Centro Telemaco chiedendomi se fossi interessata a realizzare un laboratorio di recitazione con un gruppo di loro assistiti. Praticamente un sogno che si realizza. Affiancata dal mio collaboratore, Emmanuele Russiello, siamo andati a conoscere “i ragazzi”, ed è stato amore a prima vista. Sin da subito abbiamo riconosciuto le loro potenzialità e ci siamo fatti una promessa: portarli in scena, a tutti i costi.
La teatroterapia è un approccio che unisce arte e benessere. Quali trasformazioni avete osservato nei partecipanti durante il percorso?
Le trasformazioni più evidenti e significative sono state l’aumento dell’autostima e la conquista della consapevolezza. Due pilastri fondamentali per chiunque voglia conoscersi davvero e migliorarsi. Vederli crescere, superare timidezze, paure e limiti autoimposti è stata un’esperienza incredibile. Hanno scoperto, giorno dopo giorno, che la scena può diventare uno specchio in cui vedersi finalmente per ciò che sono: persone piene di talento, forza e voglia di vivere.
Avete scelto ‘Novecento’ di Baricco come ispirazione per lo spettacolo. Cosa vi ha colpito di questa storia e come l’avete adattata per rappresentare il vissuto dei vostri attori?
Conosco e amo profondamente questo testo da sempre. Abbiamo voluto partire dalla narrazione di Max, il trombettista, che racconta il suo lungo viaggio sull’Oceano, spesso burrascoso, insieme a questo pianista geniale che decide di non scendere mai a terra. Il mare, con le sue onde, i suoi abissi e i suoi orizzonti, è diventato la metafora perfetta. Attraverso un riadattamento del testo, i nostri attori narreranno le loro storie personali, servendosi proprio dell’Oceano per rappresentare le emozioni, le sfide e i sogni che li accompagnano.
Il teatro può abbattere barriere e pregiudizi. Avete incontrato resistenze o difficoltà nel portare avanti questo progetto? E come le avete superate?
Il teatro ha proprio questa funzione: abbattere barriere, soprattutto quelle che ciascuno di noi, spesso inconsapevolmente, costruisce dentro di sé. Più che vere e proprie resistenze, abbiamo incontrato delle difficoltà legate alle patologie o agli effetti dei farmaci che alcuni dei ragazzi assumono. Ma tutto si può affrontare con pazienza, ascolto, calma e tanto amore. Nessun ostacolo ci ha mai fatto pensare di fermarci, anzi: ci ha resi ancora più determinati.
Lavorare con questi ragazzi ha cambiato il vostro modo di vedere il teatro e la sua funzione sociale? Se sì, in che modo?
Sì, assolutamente. Già da anni, insegnando in classi inclusive, avevamo compreso quanto fosse potente il teatro nella sua dimensione sociale. Ma dopo questa esperienza possiamo affermarlo con ancor più convinzione: il teatro dovrebbe entrare ovunque. Nelle scuole, nei centri di recupero, nei servizi sociali, nei luoghi dimenticati. Perché il teatro è il gioco serio più bello del mondo: ti dà la libertà di essere chi vuoi, ma ti insegna anche a migliorare ciò che sei.
Il 2025 segna i 100 anni dalla nascita di Franco Basaglia. Quanto è stata importante la sua rivoluzione nel campo della salute mentale per la realizzazione di un progetto come il vostro?
È stata fondamentale. Il pensiero di Basaglia, con la teoria della deistituzionalizzazione, ha rivoluzionato il modo di intendere la cura: al centro non c’è più la malattia, ma la persona. E proprio grazie a questa visione oggi “i ragazzi” possono scegliere liberamente di frequentare un laboratorio di recitazione come il nostro. Possono salire su un palco e raccontarsi, vivere e creare. E noi, grazie a questa rivoluzione culturale, abbiamo la fortuna e la gioia di accompagnarli.
Il vostro obiettivo ora è riempire il teatro per regalare a questi attori un applauso che meritano. Qual è il messaggio più importante che volete trasmettere al pubblico?
Il messaggio è già nel nome della nostra associazione: Si Può Fare!. Se desideri veramente qualcosa e metti in campo tutte le tue energie, allora sì, si può fare. Questi attori lo dimostrano ogni giorno: con impegno, costanza, fatica e passione stanno realizzando qualcosa di meraviglioso. Meritano che il pubblico li ascolti, li guardi, li applauda. Meritano che il teatro sia pieno.
Dopo questa esperienza straordinaria, quali sono i vostri progetti futuri? Avete intenzione di continuare con altri laboratori o spettacoli simili?
Assolutamente sì. Vorremmo estendere il progetto coinvolgendo anche i Dipartimenti di Salute Mentale di altri comuni, mostrando i risultati concreti che questi laboratori possono generare sul piano umano e terapeutico. E nel frattempo, stiamo già lavorando su nuovi testi da proporre per futuri spettacoli. Perché questi ragazzi ci hanno cambiato la vita, sia a livello personale che professionale. E quando il cambiamento è così profondo, non puoi che andare avanti. Non abbiamo alcuna intenzione di fermarci.
Discovering the Gastronomy of Cyprus
of Alessia Viviano
Cyprus, the third largest island in the Mediterranean, is a place where history, culture, and natural beauty intertwine uniquely. Known for its breathtaking beaches, archaeological sites, and rich culinary tradition, Cyprus is an ideal destination for those seeking adventure, relaxation, and cultural insights. It is also perfect for those in search of delicious dishes and unique cuisine. We discussed this with the owners of the renowned restaurant Divine Peak.
What are the points of interest around Paphos that you would recommend tourists visit?
Paphos is rich in history and natural beauty. Must-see sites include the Paphos Archaeological Park with its famous mosaics, the Tombs of the Kings, and the Rock of Aphrodite, an impressive coastal attraction. For nature lovers, the Akamas Peninsula offers breathtaking trails, while the Paphos Castle adds a historical touch to the lively harbor.
How is the tourism market in Cyprus evolving, and what role does Italian tourism play?
Tourism in Cyprus is experiencing strong growth, with 3.73 million visitors in the first ten months of 2024, a 4.6% increase compared to 2023. Italian tourists are an important part of this growth, attracted by Cyprus for its Mediterranean culture, gastronomy, and hospitality.
How is the restaurant sector adapting to new trends and tourist demands?
Restaurants in Cyprus are focusing on authenticity, sustainability, and quality. There is a strong emphasis on farm-to-table cuisine, fresh and local ingredients, and dietary inclusivity. Personalized service, curated wine pairings, and immersive culinary experiences are becoming increasingly important.
What are the typical dishes of Cyprus? Are there any traditional recipes you would like to highlight?
Cypriot cuisine is diverse and flavorful. Typical dishes include meze, souvla (slow-cooked meat), halloumi, and kleftiko, a slowly cooked lamb dish flavored with Mediterranean herbs. Kleftiko stands out for its tenderness and depth of flavor, making it a must-try dish.
Describe Divine Peak in a few words.
Divine Peak is an elegant yet welcoming restaurant that offers an elevated dining experience blending traditional flavors with modern techniques.
What makes Divine Peak unique compared to other restaurants?
We focus on exceptional ingredients, innovative cuisine, and a carefully curated wine selection. Our warm yet sophisticated atmosphere, combined with impeccable service, creates a truly memorable dining experience.
What experience do you wish to offer your customers beyond the food?
In addition to excellent food, we provide a complete sensory experience: from the atmosphere and service to expertly paired wines. We want every visit to feel special, creating lasting memories for our guests.
What are the strengths of your restaurant?
Our strengths lie in culinary excellence, high-quality ingredients, and extraordinary hospitality. We are dedicated to innovative yet authentic cuisine, attentive service, and we continuously evolve to meet our guests’ expectations.







Alla scoperta della gastronomia di Cipro
di Alessia Viviano
Cipro, la terza isola più grande del Mar Mediterraneo, è un luogo dove la storia, la cultura e la bellezza naturale si intrecciano in modo unico. Conosciuta per le sue spiagge mozzafiato, i siti archeologici e la sua ricca tradizione culinaria, Cipro è una meta ideale per chi cerca avventure, relax e approfondimenti culturali. Ma anche per chi è alla ricerca di piatti prelibati e una cucina unica. Ne abbiamo parlato con la proprietà del rinomato ristorante Divine Peak.
Quali sono i luoghi di interesse attorno a Paphos che consiglieresti ai turisti di visitare?
Paphos è ricca di storia e bellezze naturali. I siti da non perdere includono il Parco Archeologico di Paphos con i suoi famosi mosaici, le Tombe dei Re e il Monolito di Afrodite, un’imponente attrazione costiera. Per gli amanti della natura, la Penisola di Akamas offre sentieri mozzafiato, mentre il Castello di Paphos aggiunge un tocco storico al vivace porto.
Come sta evolvendo il mercato turistico a Cipro e quale ruolo gioca il turismo italiano?
Il turismo a Cipro è in forte crescita, con 3,73 milioni di visitatori nei primi dieci mesi del 2024, un aumento del 4,6% rispetto al 2023. I turisti italiani sono una parte importante di questa crescita, attratti da Cipro per la sua cultura mediterranea, gastronomia e ospitalità.
Come si sta adattando il settore della ristorazione alle nuove tendenze e alle richieste dei turisti?
I ristoranti a Cipro si stanno concentrando su autenticità, sostenibilità e qualità. C’è una forte enfasi sulla cucina farm-to-table, ingredienti freschi e locali, e inclusività alimentare. Il servizio personalizzato, gli abbinamenti di vini curati e le esperienze culinarie immersive stanno diventando sempre più importanti.
Quali sono i piatti tipici di Cipro? C’è qualche ricetta tradizionale che vorresti evidenziare?
La cucina cipriota è varia e saporita. I piatti tipici includono meze, souvla (carne cotta lentamente), halloumi e kleftiko, un piatto di agnello cotto lentamente e aromatizzato con erbe mediterranee. Il kleftiko si distingue per la sua tenerezza e profondità di sapore, rendendolo un piatto da provare assolutamente.
Descrivi Divine Peak in poche parole.
Divine Peak è un ristorante raffinato ma accogliente, che offre un’esperienza di ristorazione elevata che fonde sapori tradizionali con tecniche moderne.
Cosa rende Divine Peak unico rispetto ad altri ristoranti?
Ci concentriamo su ingredienti eccezionali, cucina innovativa e una selezione di vini accuratamente curata. La nostra atmosfera calda ma sofisticata, unita a un servizio impeccabile, crea un’esperienza culinaria davvero memorabile.
Quale esperienza desideri offrire ai tuoi clienti, oltre al cibo?
Oltre a un ottimo cibo, offriamo un’esperienza sensoriale completa: dall’atmosfera e dal servizio ai vini abbinati con maestria. Vogliamo che ogni visita si senta speciale, creando ricordi duraturi per i nostri ospiti.
Quali sono i punti di forza del tuo ristorante?
I nostri punti di forza risiedono nell’eccellenza culinaria, ingredienti di alta qualità e ospitalità straordinaria. Siamo dedicati a una cucina innovativa ma autentica, un servizio attento e ci evolviamo continuamente per soddisfare le aspettative dei nostri ospiti.







Cyprus, increasingly a capital of tourism: Interview with Manager Malaou (Cap St Georges Resort)
Cyprus, an island nestled in the heart of the Mediterranean, is a place where the past and present coexist in perfect harmony. Known for its turquoise waters, vibrant traditions, and rich cultural heritage, Cyprus offers unforgettable experiences to every visitor. This territory is also a favored destination for those seeking relaxation and wellness, which can be experienced in the many hotels spread across the area. In particular, there is one hotel (located in Peyia) that we found particularly impressive, the Cap St Georges Hotel & Resort. We spoke with its manager, Constantinos Malaou, who allowed us to learn more about the island and the resort he directs, one of the most luxurious in the Mediterranean.
Mr. Malaou, what is the influx of Italian tourists to Cyprus?
Although overall statistics on Italian tourist arrivals in Cyprus are limited, available data indicate a positive trend. For example, in August 2024, Cyprus welcomed 554,923 tourists, marking an 8.5% increase compared to August 2023. This growth suggests a general rise in tourism, which may include visitors from Italy. Italians are increasingly attracted to Cyprus for its Mediterranean charm, warm climate, and rich cultural heritage. Direct flights from Italy to Cyprus have improved accessibility, and interest in luxury stays, gastronomy, and historical experiences is growing among Italian travelers.
What is the influence of tourism on the marketing and promotion strategies of hotels?
The increase in tourism has prompted hotels to enhance their marketing efforts, focusing on digital platforms and personalized experiences. Highlighting unique offerings, such as luxury services, exclusive packages, and authentic local experiences, has become a common strategy to attract different tourist demographics. At Cap St Georges Hotel & Resort, for example, tourism plays a crucial role in shaping our marketing strategies. We leverage targeted campaigns for key markets, highlighting our luxury accommodations, exclusive experiences, and personalized services. Our approach includes digital marketing, collaborations with influencers, and participation in European and international travel fairs, which not only help us connect with travelers seeking high-level hospitality but also with industry professionals, tour operators, and travel agencies looking for premium partnerships.
Tell us about the main attractions in Paphos and its surroundings.
Paphos is renowned for its rich history and natural beauty. Key attractions include, for example, the Paphos Archaeological Park, a UNESCO World Heritage site featuring ancient Roman villas and intricate mosaics. I would also mention the Tombs of the Kings, an extensive necropolis dating back to the 4th century BC. Additionally, the zoo is a family-friendly destination showcasing a variety of animal species. And, of course, the sea caves or the Rock of Aphrodite, the legendary birthplace of the goddess Aphrodite, offer stunning sea views.
Can you discuss the trends in the Cypriot tourism sector?
Cyprus has seen a steady increase in tourist arrivals, with 2024 surpassing 4 million for the first time, reaching 4,040,200 visitors, a 5.1% increase compared to 2023. This growth underscores the island’s appeal as a year-round destination, supported by improved infrastructure and targeted marketing campaigns.
Now, can you tell us the strengths of the Cap St Georges Hotel & Resort compared to other luxury establishments? We know you manage one of the most luxurious resorts in the Mediterranean.
Cap St Georges Hotel & Resort stands out for its exclusive location: situated on an unspoiled coast, it offers privacy and breathtaking sea views. Additionally, we provide elegant accommodations, such as spacious rooms and suites designed for maximum comfort, with high ceilings, modern facilities, and fantastic views. Here, guests can also savor our culinary excellence and enjoy personalized experiences, from private yacht rentals to customized wellness treatments. Our spa is a sanctuary of relaxation with state-of-the-art facilities. Lastly, our private beach is highly appreciated, as are the pools, kids’ club, and sporting activities.
How do you ensure a unique and memorable experience for guests?
Our commitment to luxury, attention to detail, and personalized service ensure that every guest can enjoy a truly exceptional experience. Every detail is meticulously curated to ensure our guests feel valued, relaxed, and inspired throughout their stay.
Can you give us reasons to choose Cap St Georges Hotel & Resort for a vacation in Cyprus?
Cap St Georges Hotel & Resort is more than just a place to stay; it’s a true experience. Whether seeking peace and relaxation, adventure, or a deeper connection with the local culture, our resort offers the perfect setting. With breathtaking views, five-star service, and personalized luxury, every detail is designed to make your stay unforgettable. Our unique combination of privacy, exclusivity, and high-level hospitality ensures that every guest can enjoy a truly special experience. We offer a perfect escape for those looking for a more refined way to experience this beautiful island: at Cap St Georges, we offer much more than a vacation; it’s an opportunity to create lasting memories in an extraordinary place.










