Il progetto GENEDRED si pone al centro di uno studio del CEINGE di Napoli sostenuto anche dall’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma. Obiettivo: diagnosi più precoci e cure innovative.
Napoli, 6 giugno 2023 – C’è anche il progetto di ricerca GENEDREN, condotto in seno al CEINGE di Napoli, tra quelli sostenuti dall’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma. Di recente, GENEDREN ha consentito l’individuazione di una serie di mutazioni genetiche predisponenti al neuroblastoma, tumore pediatrico prima causa di morte per malattia in età prescolare e terzo tumore pediatrico per frequenza dopo leucemie e tumori cerebrali.
Obiettivo: diagnosi più precoci e cure più mirate
I risultati di questo studio, portato avanti al CEINGE Biotecnologie avanzate di Napoli, si basano sull’analisi di 1.100 campioni di DNA ottenuti grazie alla collaborazione con la biobanca del “Gaslini” di Genova e con altre collaborazioni internazionali. Da questa ricerca nascono le premesse per realizzare un test utile a calcolare il rischio di sviluppare il tumore e a effettuare diagnosi e trattamenti sempre più precoci: si ipotizza, inoltre, la possibilità di nuovi farmaci per intervenire in modo mirato sulle cellule mutate, spiega il professore Mario Capasso, dell’Università “Federico II” di Napoli, principale referente del progetto insieme a un altro professore della stessa Università partenopea, Achille Iolascon.
Lo studio prosegue cercando altri fattori genetici
“Solo grazie al continuo sostegno alla nostra ricerca sarà possibile ora proseguire questo studio per svelare nuovi fattori genetici che contribuiscono allo sviluppo di questa devastante malattia e per traslare i risultati ottenuti nella clinica pratica”, dichiara il professore Capasso a proposito del progetto, finanziato, tra gli altri, dalla Fondazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma, ramo scientifico dell’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma.
I filoni di ricerca promossi dall’associazione
L’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma promuove progetti di ricerca, come ad esempio GENEDREN, attraverso attività di raccolta fondi e per via del 5xmille: le varie forme di raccolta fondi dell’associazione sono caratterizzate dal marchio “Donare con fiducia”, conferito dall’Istituto Italiano della Donazione (IID) secondo percorsi di verifica attestanti trasparenza, efficacia e correttezza.
L’associazione, giunta quest’anno ai suoi trent’anni di vita, sostiene, oltre a GENEDREN, diversi filoni di ricerca per la cura del neuroblastoma (tumore extra-cranico) e di altri tumori solidi pediatrici. Ad esempio, si punta alla nuova frontiera dell’immunoterapia per migliorare la risposta immunitaria al tumore. Si guarda, più in generale, alla “medicina di precisione” per intervenire in modo più mirato lì dove serve, sulle cellule malate, a salvaguardia di quelle sane. E si fa leva sulla “medicina personalizzata” con l’obiettivo di cure sempre più “su misura” per ogni bambina e bambino.
“Da trent’anni l’associazione si impegna investendo in progetti d’eccellenza e innovativi volti a consolidare i risultati finora ottenuti”, dichiara Sara Costa, presidente dell’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma, a proposito della promozione di studi condotti da centri italiani di ricerca e di cura secondo logiche di rete.
Storia e finalità dell’associazione
L’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma nasce il 23 luglio del 1993 scegliendo come sua sede legale e “naturale” l’Istituto “Giannina Gaslini” di Genova. Le sue origini si legano alla volontà di madri e padri che hanno vissuto l’esperienza della malattia dei propri figli, ma anche su impulso di oncologi frustrati dagli scarsi successi terapeutici ottenibili in quegli anni. Dal 1996, l’associazione è presieduta da Sara Costa, socia fondatrice e mamma di Luca, bambino non sopravvissuto alla malattia.
Nel 1998, sempre con sede legale al “Gaslini”, nasce invece la Fondazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma, ramo scientifico dell’associazione, promotrice, quest’ultima, di iniziative di raccolta fondi per progetti selezionati e finanziati dalla fondazione.
Le iniziative di raccolta fondi di questa organizzazione sono tante: ad esempio, le tradizionali campagne di Natale e di Pasqua e lo strumento del 5xmille. Centrale l’impegno di genitori e di volontarie e volontari attivi in diverse parti d’Italia, ma anche di realtà istituzionali e di molte altre persone desiderose di fare la propria parte.
Il “Bambino con l’imbuto” contraddistingue il logo dell’associazione e della fondazione: un’immagine di gioia nonostante il dolore; la gioia dell’infanzia da incoraggiare anche attraverso la ricerca.
In foto Mario Capasso, principale coordinatore del progetto.
Altre informazioni sull’associazione e sulla fondazione si possono trovare sul sito web www.neuroblastoma.org, e sui suoi canali Facebook, Instagram, Twitter, Linkedin e YouTube .
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