Ritrovato il vino più antico del mondo, un bianco di 2.000 anni fa

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Un vino bianco di oltre due millenni ritrovato in una tomba romana a Carmona, in Andalusia, è il più antico vino mai scoperto conservato allo stato liquido.

Il ritrovamento

gli scienziati dell’Università di Cordoba hanno recuperato quello che è ritenuto ad oggi il vino più antico del mondo, che avrebbe fatto parte di un rito funebre. A rinvenirlo è stata un’équipe del dipartimento di Chimica Organica dell’Università di Córdoba, che ha lavorato in collaborazione con il Comune di Carmona. La sua identificazione è stata possibile grazie ai polifenoli e ad una tecnica in grado di identificare questi composti anche in quantità molto basse, il team ha trovato sette polifenoli specifici che sono presenti anche nei vini di Montilla-Moriles, Jerez o Sanlúcar. L’assenza di un polifenolo specifico, l’acido siringico, ha fatto pensare che si trattasse di vino bianco. Tuttavia, anche se questo tipo di bevanda è coerente con le fonti bibliografiche, archeologiche e iconografiche, il team ha sottolineato che l’assenza di questo acido potrebbe essere dovuta alla degradazione nel tempo.

Questo ritrovamento sostituisce la bottiglia di vino di Spira, scoperta nel 1867 e datata tra il 325 e il 350 d.C., conservata nel Museo storico di Pfalz (Germania) e considerata la più antica bottiglia di vino conosciuta al mondo.

Come conservare il vino

Se la bottiglia di vino è stata già aperta, ma non si è ancora terminato il suo contenuto e la si vuole conservare per evitare la qualità del vino ne risulti alterata, è preferibile la conservazione verticale, sia per i vini longevi che per quelli “giovani”. I vini bianchi e rosé sono generalmente più delicati e possono durare da 5 a 7 giorni se conservati correttamente. E’ opportuno mettere un tappo sulla bottiglia e riporla in frigorifero. L’ideale sarebbe utilizzare un tappo a vite, se la bottiglia ne è dotata, o un tappo da vino speciale che si può acquistare separatamente. Questi tappi creano un sigillo più stretto rispetto al tappo di sughero originale, riducendo l’ossidazione.

I vini rossi, con i loro tannini protettivi, possono durare un po’ più a lungo a temperatura ambiente, solitamente tra i 3-5 giorni. Tuttavia, dovrebbero comunque essere chiusi con un tappo e conservati in un luogo fresco per mantenere al meglio i loro aromi.

I vini spumanti, come lo Champagne o lo Prosecco, sono un caso a parte. Una volta aperti, tendono a perdere le loro bollicine caratteristiche in un tempo relativamente breve. Tuttavia, se utilizzi un tappo per spumanti, specificatamente progettato per mantenere la pressione all’interno della bottiglia, puoi goderti lo spumante fino a 1-3 giorni. Ricordati di conservarlo sempre in frigorifero! E il cucchiaino da caffè per preservare le bollicine non serve a nulla.

Anche la temperatura è molto importante. Quella ideale oscilla tra i 12 e i 15 gradi, ma lo scaglione può anche essere esteso a 11-18 gradi (basse per particolari vini bianchi e rosati, alte per alcuni vini rossi). Una temperatura troppo alta può portare a fenomeni di: rifermentazione, evaporazione dell’alcool ossidativi degli acidi presenti nel vino. Una temperatura troppo bassa invece può provocare la precipitazione dei vari componenti del vino, aumentando i sedimenti sul fondo e bloccandone l’evoluzione. Inoltre la temperatura deve essere costante per evitare dannosi sbalzi termici.

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