Ettore Rosato, candidato di “L’Italia, sul serio” lista elettorale della formazione politica Azione-Italia Viva, ha parlato durante un incontro elettorale a Napoli.
Rosato (Iv): “Sui diritti Renzi ha fatto più di chiunque altro. Il Sud? Ecco la ricetta”
Ettore Rosato, candidato all’uninominale da Azione-Italia Viva nel collegio Campania 1, ha le idee molto chiare su tanti temi. Dal lavoro al sociale con un focus, come sempre ha dimostrato la linea della sua lista “L’Italia, sul serio”, sull’economia del Paese. Ne parla durante un incontro elettorale tenutosi a Napoli. L’evento organizzato dall’Onorevole Flora Frate, anch’essa candidata con Azione-Italia Viva ma nel collegio Campania 2, ha rappresentato una cornice interessante a cui hanno partecipato anche rappresentanti del terzo settore napoletano.
Rosato ha rilasciato un’intervista a CentroSud24 subito dopo l’evento. Le prime considerazioni del candidato sono una ricetta per il Sud Italia:
“Bisogna far si che le risorse stanziate nel sud vengano spese – dice Ettore Rosato -. Sembra una cosa banale, ma ci sono ancora risorse vecchie qui al sud che sono bloccate nei cassetti. Il problema della funzionalità della pubblica amministrazione qui al sud è un problema gigantesco. La soluzione per renderla più efficace è sicuramente assumere giovani professionisti nelle amministrazioni comunali. L’obiettivo dev’essere quello di sbloccare e utilizzare le risorse a disposizione”.
Una pubblica amministrazione competitiva e competente, capace di spendere risorse ma anche un grande focus sulle imprese:
“L’industrializzazione ha bisogno di logistica, e questo è il secondo punto fondamentale – continua Rosato-. C’è bisogno di opere come il ponte sullo stretto, l’alta velocità che colleghi la Puglia alla Campania e del completamento delle nuove banchine nel porto di Napoli. Gli investimenti sono necessari per il Sud e per la città di Napoli. La terza questione è che il Mezzogiorno ha un potenziale turistico illimitato. Si deve potenziare la ricettività e la fruibilità dei monumenti di questo territorio. Investire da parte dello Stato in questi settori significa creare posti di lavoro qui al sud”.
Sui mancati accordi con il Partito Democratico, ed il fallimento del cosiddetto campo largo Ettore Rosato è lapidario:
“In politica bisogna scegliere. Noi abbiamo scelto, e lo ha fatto anche il Partito Democratico decidendo di assimilare le proposte politiche del Movimento 5 Stelle. Non sono alleati? Vero, ma dicono le stesse cose. Noi siamo alternativi ad una proposta politica giustizialista, che privilegia i ‘no’ piuttosto che i ‘si’ sugli investimenti. Noi abbiamo scelto una linea di chiarezza sulle nostre idee e posizioni politiche”.
Questione di scelte, come quella di parlare di diritti e di sociale. Azione-Italia Viva si spende poco, almeno per bocca dei leader, su questioni anche spesso spinose come quelle sociali. Rosato ci tiene però a fare le dovute differenze ed a mettere in chiaro che qualcosa in passato è stato fatto:
“Distinguiamo il tema dei diritti dal tema del sociale – chiarisce Rosato -. I diritti sono cose universali e riguardano le scelte che ognuno di noi deve poter fare e devono essere garantiti a tutti. Al contrario della sinistra noi li abbiamo esercitati, le unioni civili vengono da una scelta difficile di Matteo Renzi che mise la fiducia sull’approvazione di quella legge. Il Pd ed il M5s parlando di diritti ma non fanno le leggi.
Altra questione è della fragilità delle persone e dei problemi sociali delle persone. E’ un tema legato alla sanità e per questo ci vogliono investimenti. Uno Stato che non ha prima pensato a rafforzare la propria economia e le proprie entrate fiscali non riesce a dare risposte alle fragilità. Bisogna potenziare il livello di assistenza, in particolare al sud, ma bisogna parallelamente potenziare il tessuto economico per far si che lo Stato possa garantire questi servizi”.