Salute, il decreto liste d’attesa è legge c’è il sì della Camera

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Decreto liste d’attesa. Via libera anche dalla Camera. Ora il provvedimento è legge.

Arriva la piattaforma nazionale per le liste d’attesa, i Cup dovranno avere in agende tutte le prestazioni offerte da pubblico e privato convenzionato.

Viene previsto anche un sistema per garantire al cittadino tempi certi per le prestazioni mediante ricorso a pubblico o privato.

I controlli sulle Asl resteranno in capo alle Regioni ma il ministero della Salute avrà la possibilità di intervenire con poteri sostitutivi in presenza di inadempienze.

Il tetto di spesa per il personale sanitario si supererà dal 2025 in poi.

Arriva la piattaforma nazionale per le liste d’attesa, i Cup dovranno avere in agende tutte le prestazioni offerte da pubblico e privato convenzionato

Si prevedono visite anche nel fine settimana.

il tetto di spesa per il personale sanitario a partire dal 2025 sarà sostituito da una nuova metodologia per la definizione del fabbisogno di personale

L’Aula della Camera, a pochi giorni di distanza da quella del Senato, ha approvato (171 sì e 122 no)in via definitiva il decreto legge con misure per ridurre i tempi delle liste d’attesa

Il provvedimento ora è legge.

Viene dunque istituita, presso l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) la Piattaforma nazionale per le liste d’attesa di cui si avvale il ministero della Salute per conoscere i tempi di attesa delle prestazioni, Regione per Regione.

L’Agenas è una piattaforma nazionale per le liste d’attesa per monitorare i tempi di erogazione delle prestazioni.

Prestazioni che andranno comunque garantite anche attraverso l’apertura a centri accreditati o convenzionati.

Le visite diagnostiche e specialistiche vengono estese nel weekend con la possibilità anche di un ampliamento delle fasce orarie delle prestazioni.

Quindi verrà istituito un Cup unico regionale o intraregionale

Viene prevista una flat tax al 15% delle prestazioni orarie aggiuntive dei professionisti.

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