Silvia Ruotolo: un ricordo che non si deve cancellare.

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La Commemorazione l’11 Giugno 2023 presso i giardini Silvia Ruotolo.

Era una mattina come tante, quell’ 11 giugno del 1997, nella zona collinare di Napoli, nel quartiere Arenella e Silvia tornava a casa dopo essere andata a prendere a scuola il figlio Francesco, di 5 anni, mentre a guardarla dal balcone c’era Alessandra, la figlia di 10 anni. Ad un tratto il rumore degli spari, ad un tratto il sangue e il pianto.

Il commando di camorra che sparò all’impazzata aveva come obiettivo Salvatore Raimondi, affiliato al clan Cimmino, avversario del clan Alfano. Furono sparati quaranta proiettili che, oltre a uccidere Salvatore Raimondi e ferire Luigi Filippini, raggiunsero Silvia Ruotolo – che era in strada con il figlio – alla tempia, uccidendola sul colpo. La collaborazione con la polizia di uno dei killer, Rosario Privato, risultò decisiva per l’individuazione del gruppo di fuoco.

Da questo vile assassinio, le coscienze si sono svegliate ancora di più e grazie anche al grande risalto mediatico e si è contribuito alla crescita della consapevolezza sulla gravità del fenomeno camorristico.

Anche quest’anno, è stata deposta una corona di fiori in sua memoria sulla lapide presente nei giardini che portano il suo nome, alla presenza della figlia Alessandra Clemente, oggi Consigliere Comunale, del figlio Francesco e del marito Lorenzo.

La cerimonia si è svolta alla presenza del Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, del Questore Alessandro Giuliano (figlio del Funzionario di Polizia Boris Giuliano, ucciso dalla mafia), della Presidente della Municipalità Arenella- Vomero, Clementina Cozzolino, unitamente ad una delegazione della Consulta della Legalità, ma soprattutto erano presenti i cittadini, la società civile che non dimentica e che ogni giorno cerca di dare il proprio contributo per non far cadere la città nel baratro dell’illegalità e della criminalità.

Come ha avuto modo di sottolineare il Sindaco nel suo discorso, la criminalità negli anni ha subito cambiamenti, ma la violenza resta inalterata ed è questo uno dei temi che non si devono perdere di vista, in quanto c’è l’espandersi di una violenza giovanile che spesso diventa cieca e colpisce vittime innocenti. Il lavoro continuo di difesa della legalità, di educazione e sicurezza deve essere portato avanti da tutta la comunità.

Il momento più toccante si è avuto quando la figlia Alessandra ha ricordato la mamma, i momenti di quella maledetta giornata, ma anche la speranza per un futuro diverso attraverso un lavoro con l’infanzia della città, così da sottrarre bimbi che crescono in famiglie affiliate, dove ci sono meccanismi di camorra e malavita, dove non è pensabile che possano crescere da soli in questi contesti familiari.

Nel pomeriggio è seguita poi la S.S. Messa presso la Chiesa dell’Immacolata al Vomero celebrata da Don Tonino Palmese. L’iniziativa, ogni anno, è organizzata dalla Fondazione Silvia Ruotolo Onlus, con il patrocinio del Comune di Napoli e il supporto di Libera e del Coordinamento campano dei familiari e delle vittime di criminalità.

Articolo di: Giuseppe De Vita

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