Il caso del mancato taglio del canone Rai continua ad agitare la maggioranza di governo.
Dopo il botta e risposta di mercoledì tra il segretario della Lega, Matteo Salvini, e il leader di Forza Italia, Antonio Tajani, – con al centro la Premier Giorgia Meloni che ha chiesto agli alleati di fermare subito queste “ragazzate” – ora FI è tornata all’attacco.
“Non serve una verifica di governo, ma si deve tornare a rispettare il programma sottoscritto con gli elettori e fare le cose condivise”.
Con queste parole Raffaele Nevi, portavoce nazionale di Forza Italia e vicecapogruppo vicario alla Camera, intervistato da Affaritaliani.it, ha analizzato le ultime tensioni nel governo.
“Un messaggio alla Lega? Si dia una calmata, abbassi i toni e torniamo a parlarci di più”, ha aggiunto.”
Secondo Nevi “Salvini fa un po’ il ‘paraculetto’ e dice che nel programma c’è anche la riduzione della pressione fiscale per difendere l’emendamento bocciato sul canone Rai.
Ma quella mancetta di 0,50 euro a cittadini che avremmo regalato anche ai super ricchi sarebbe costata 450 milioni di euro agli altri contribuenti”.
“Peace and love”, secca la replica di Matteo Salvini, a margine della presentazione del libro di Bruno Vespa insieme a Carlo Calenda, a Roma
A chi ha sottolineato che i leghisti dicono che lo Ius Scholae che Forza Italia ha proposto non è nel programma di governo, il portavoce nazionale di Forza Italia ha poi risposto
”Falso. Al punto sei del programma elettorale con il quale abbiamo vinto le elezioni nel 2022 c’è il principio generale di una migliore integrazione degli stranieri regolari in Italia. Ed è proprio la nostra proposta che abbiamo chiamato Ius Italiae”.
Rispetto alle risorse necessarie per il canone, ecco il punto di vista di Nevi:
“Noi diciamo di usare quelle risorse per ampliare i beneficiari detrazione Irpef”
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