Nella notte del 13 marzo 2025, alle ore 1:25, una scossa di terremoto di magnitudo 4.4 ha colpito la zona dei Campi Flegrei, con epicentro tra Pozzuoli e il quartiere napoletano di Bagnoli. Il sisma è stato avvertito distintamente in tutta Napoli, causando panico tra i cittadini e spingendo molte persone a riversarsi in strada per timore di nuove scosse.
Danni e interventi delle autorità
A Bagnoli, il terremoto ha provocato la caduta di calcinacci dalla chiesa di Sant’Anna, danneggiando il campanile. Inoltre, si sono verificati crolli di controsoffitti in alcune abitazioni, rendendo necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco. Fortunatamente, non si registrano vittime, ma una persona è rimasta ferita a causa del crollo del controsoffitto nella propria abitazione.
Il sisma ha alimentato la preoccupazione sulla sicurezza degli edifici pubblici, in particolare scuole e uffici. Per questo motivo, le autorità hanno disposto la chiusura temporanea delle scuole nei quartieri di Bagnoli e Fuorigrotta, nonché nel comune di Pozzuoli, per consentire verifiche strutturali approfondite.
Critiche sulla gestione dell’emergenza
Molti cittadini lamentano una comunicazione poco chiara da parte delle istituzioni. In particolare, lavoratori del settore scolastico e pubblico chiedono maggiori informazioni sulla sicurezza degli edifici e sui protocolli di emergenza.
La mancanza di aggiornamenti tempestivi ha generato momenti di tensione: alcuni residenti hanno cercato di forzare i cancelli dell’ex base NATO di Bagnoli, ritenendo il sito un possibile rifugio sicuro.
La necessità di un piano di emergenza più efficace
Il terremoto ai Campi Flegrei sottolinea l’urgenza di implementare piani di emergenza e comunicazione più efficaci. È fondamentale garantire un’informazione chiara e immediata alla popolazione, oltre a interventi strutturali per migliorare la sicurezza degli edifici pubblici e privati.
Con il rischio sismico sempre presente in un’area vulcanica come quella dei Campi Flegrei, l’adozione di misure preventive e strategie di gestione dell’emergenza diventa una priorità per tutelare la sicurezza di cittadini e infrastrutture.
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