Si è spento ieri sera all’età di 66 anni a causa di un ictus, Ernesto Assante pioniere della critica musicale italiana e storica penna di Repubblica. Giornalista, critico musicale, scrittore e blogger, Assante ha contribuito a far conoscere e amare la musica a generazioni di italiani.
Chi era Ernesto Assante
Nato a Napoli nel 1958 muove i suoi primi passi nel giornalismo collaborando con il Quotidiano dei Lavoratori e il Manifesto, come critico musicale esordiente. Nel 1976 Eugenio Scalfari fonda Repubblica, cambiando il panorama dell’informazione italiana. Nel 1979 Assante ne diventa critico musicale e poi caporedattore. Lavorerà all’interno del quotidiano per oltre 40 anni.
Negli anni ottanta diventa consulente musicale per programmi televisivi come Domenica In e Doc, famosa trasmissione di musica internazionale condotta da Renzo Arbore. E’ anche autore di Sanremo Rock e del Cantagiro e nel 1992 firma la prima edizione del Pavarotti & Friends. Negli anni novanta crea il settimanale di approfondimento allegato a Repubblica, Musica e collabora con i settimanali Epoca, L’Espresso, Rolling Stone e Rockol.
La sua penna, acuta e appassionata, ha accompagnato generazioni di lettori alla scoperta di nuovi artisti e generi musicali, dal rock al pop, dal jazz alla musica classica. Ideatore e autore di sette edizioni del Premio Italiano per la Musica di Italia 1, condotte da Serena Dandini e Linus.
Oltre all’attività giornalistica, ha pubblicato numerosi libri sulla musica tra cui “La storia del rock” (1983), “Paesaggio metropolitano” (1985) e “33 dischi senza i quali non si può vivere” (1998), scritto con Gino Castaldo. Con l’Enciclopedia Italiana Treccani ha collaborato per le voci che riguardavano la musica pop e rock.
Assante è stato anche docente universitario e conduttore radiofonico. Ha insegnato Teorie e Tecnica dei Nuovi Media e di Analisi dei Linguaggi Musicali, all’Università La Sapienza di Roma e ha condotto diverse trasmissioni musicali su Rai Radio 3.
L’interesse per la tecnologia
Ernesto Assante non era solo un appassionato di musica ma anche un grande amante della tecnologia. Fin dagli inizi della sua carriera ha sempre mostrato un vivo interesse per le nuove tecnologie e il loro potenziale per la musica. E’ stato tra i primi critici musicali italiani a scrivere di musica elettronica e computer music. A metà degli anni ’90 ha fondato Kataweb, punto di riferimento per gli amanti di musica digitale. Il sito offriva recensioni, news e approfondimenti sulle ultime novità del settore. Convinto sostenitore dell’utilizzo di internet per la diffusione della musica, ha curato diverse rubriche musicali online e ha partecipato a numerosi convegni e dibattiti sul futuro della musica nell’era digitale. La sua passione per la tecnologia lo ha portato anche a collaborare con diverse aziende e istituzioni.
Insignito di numerosi premi, tra cui il Premio Tenco (1984), il Premio della Critica Musicale Italiana (1995) e il Premio Fregene (2008).
La sua scomparsa ha lasciato un segno indelebile nel mondo della musica, della tecnologia e della cultura italiana. Tanti i messaggi di cordoglio anche quelli del Presidente della Repubblica – Sergio Mattarella – che ricorda Assante come “un critico musicale di grande acume e sensibilità”.
Leggi anche: https://www.centrosud24.com/sardegna-vince-todde-iniziano-i-primi-scricchiolii-di-meloni/