Dal 15 aprile prossimo, l’Unione Europea darà il via libera ai primi controdazi nei confronti degli Stati Uniti, in risposta alle tariffe doganali imposte dall’amministrazione americana su prodotti europei come acciaio e alluminio. La lista dei controdazi si suddivide in due tranche: una prima che entrerà in vigore per l’appunto il 15 aprile mentre la seconda sarà operativa a partire dal 15 maggio.
Il presidente degli Stati Uniti ha infatti annunciato l’introduzione di dazi sulle importazioni dall’Unione Europea, che entreranno in vigore il 9 aprile. Sarà applicato un dazio del 20% su tutte le importazioni, mentre acciaio, alluminio e automobili saranno soggetti a una tariffa doganale separata del 25%. La decisione dell’UE mira a contrastare le misure protezionistiche adottate dagli Stati Uniti e a difendere gli interessi economici dell’Europa.
Von Der Leyen avanza l’ accordo Ue “ zero per zero”
La Presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen ha annunciato: “Siamo pronti a negoziare con gli Stati Uniti”, avanzando un accordo che prevede la riduzione a zero delle tariffe sui beni industriali. Questa mossa potrebbe rappresentare un passo importante verso la riduzione delle barriere commerciali tra i due blocchi economici.
Von Der Leyen, ha anche annunciato all’istituzione di una nuova task force per sorvegliare in modo costante i cambiamenti nel commercio globale.
Giorgia Meloni e la volontà di andare a Washington per un confronto diretto con Donald Trump
La premier Giorgia Meloni, ha espresso la sua volontà di andare a Washington per affrontare la questione dei dazi con Trump. L’Italia è pronta a sostenere l’Ue nella trattativa con gli Usa.
A chiarirlo è anche Antonio Tajani al Consiglio degli Affari Esteri che ha sottolineato l’importanza di una risposta unitaria da parte dell’Unione. Il governo italiano si mostra preoccupato per le possibili conseguenze negative sull’economia nazionale e anche per molte aziende italiane soprattutto nel settore agroalimentare.
Ad esempio, secondo la Coldiretti, l’imposizione di queste tariffe sulle merci provenienti dall’Europa metterebbe a rischio circa 7,8 miliardi di euro di cibo Made in Italy.