«Ora che la Corte Costituzionale ha stabilito che il ddl Calderoli è carta straccia per come è stato scritto, spero vivamente che non se ne faccia più nulla, che si decida di lasciare lettera morta una legge che spacca il Paese a metà e sancisce che l’Italia, così come concepita e difesa dalla nostra Costituzione, non esiste più – dichiara Valeria Ciarambino, Vicepresidente del Consiglio regionale della Campania e componente del Gruppo Misto – Ho sempre contestato in maniera forte questo disegno eversivo della Lega Nord perché non si basa sui criteri di solidarietà e sussidiarietà che sono i totem della nostra Carta, i capisaldi dell’unità del Paese. Come sarebbe stato possibile avere il Nord dello Stivale tutelato e garantito in tutto e per tutto e il Sud invece a rincorrere l’essenziale? Una parte del Paese con una sanità persino eccellente e un’altra impossibilitata a garantire il diritto alla salute? Per fortuna la Corte Costituzionale ha fatto crollare i pilastri stessi di questa legge folle, che ora non sta più in piedi. Avevamo ragione e avevano ragione il milione e 300mila italiani che hanno firmato per abrogare questa schifezza» ha concluso Ciarambino.