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Benevento celebra il riconoscimento della Via Appia a patrimonio dell’Unesco

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Questa mattina a Benevento presso il Museo del Sannio taglio del nastro della mostra fotografica delle immagini storiche e contemporanee dell’intero percorso della Via Appia, realizzate a cura dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione del Ministero della Cultura e riprodotte dal Comune di Benevento, con la collaborazione di Sannio Europa, società della Provincia sannita.

E’ stata questa  l’occasione per celebrare l’avvenuto riconoscimento dell’antica “Via Appia” nella Lista del patrimonio mondiale Unesco, che segue quello, avvenuto nel giugno del 2011, con il  complesso di Santa Sofia nel sito Unesco seriale “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere. 568-774 d.C. ”. 

Alla manifestazione sono intervenuti, tra gli altri,  il Sindaco di  Benevento, Clemente Mastella, il Presidente della Provincia, Nino Lombardi, l’Assessore alla cultura del comune capoluogo, Antonella Tartaglia Polcini ed il Rettore dell’Università degli Studi del Sannio, Gerardo Canfora.

La Via Appia, “Regina Viarum” come la definì il poeta Stazio nel I secolo d.C., è il 60° sito italiano inserito nella lista Unesco ed il primo ad essere candidato direttamente dal Ministero della Cultura, rafforzando ulteriormente la posizione dell’Italia come leader mondiale nella tutela del patrimonio culturale.

L’iniziativa ha coinvolto 4 Regioni (Lazio, Campania, Basilicata e Puglia), 13 Città metropolitane e Province, 74 Comuni, 14 Parchi, 25 Università, rappresentanze delle comunità territoriali, associazioni, nonché il ministero degli Esteri e la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra della Santa Sede. Ricordiamo che il tracciato della “Via Appia”, iniziato nel 312 a.C. dal censore Appio Claudio Cieco per collegare Roma a Capua, fu poi prolungato fino a Benevento, Venosa, Taranto e Brindisi, per aprirsi da qui per i collegamenti verso la Grecia e l’Oriente.

Con i suoi oltre mille chilometri, che si estendono da Roma a Brindisi passando per Capua e Benevento, la Via Appia è stata è un crocevia di storia, cultura e civiltà, che ha visto passare condottieri, pellegrini e mercanti.

La settimana scorsa, al termine della sua 46/a sessione, il Comitato del Patrimonio Mondiale, riunito in India a Nuova Delhi, ne ha dato l’annuncio al governo italiano e al Ministro della cultura Sangiuliano, uno dei principali promotori per la richiesta di riconoscimento.

Nell’intervento di stamattina  a Benevento il sindaco Clemente Mastella ha annunciato una serie di successive iniziative collegate all’evento, dirette a realizzare una rete dei Musei lungo l’Appia per raccontare la strada e il suo paesaggio scomparso e dare giusta visibilità e riconoscimento alle aree interne dell’Appennino Centro-Meridionale che la strada attraversa. Mastella nell’occasione ha anche anticipato l’organizzazione di un prossimo evento speciale, a settembre, con un lavoro dell’artista Mimmo Paladino, che racconterà il capoluogo sannita di “Benevento città dei due siti Unesco”.

Il presidente della Provincia Nino Lombardi, nel celebrare il riconoscimento Unesco, ha  sottolineato la necessità di proseguire con la valorizzazione culturale di Benevento e del Sannio, promuovendo  la prossima istituzione di un grande Museo egizio.

Lodevole l’impegno profuso nelle diverse iniziative condotte per la valorizzazione del territorio anche dall’Assessorato alla cultura del Comune di Benevento, guidato da Antonella Tartaglia Polcini che,  partecipando all’inaugurazione della mostra fotografica, ha voluto evidenziare la rappresentazione del plastico incontro dei due siti Unesco a Benevento, realizzato attraverso le immagini dell’intero tragitto dell’antica Via Appia, da Roma a Brindisi, con l’esposizione di 180 fotografie del passato e del presente che regalano un’emozionante passeggiata attraverso i luoghi e le sue testimonianze più significativi ed affascinanti.

Il riconoscimento Unesco apre nuove prospettive per il turismo e lo sviluppo economico delle regioni attraversate e, in particolare, per i territori più interni e suggestivi, come nel caso del Sannio.

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