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Calabria, incontro in Regione sul caso della Limina: “Intervenga il MIT come fatto per il modello Genova”

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Incontro in Regione con i sindaci ed i sindacati

Dopo il consiglio della Città Metropolitana di Reggio Calabria del 16 settembre, si è tenuto un incontro lunedì 18 nella sede della Regione di Germaneto, alla presenza dei sindaci della Locride e della Piana, dei sindacati ed i vertici regionali Anas.

La soluzione prospettata è quella della chiusura solo in orario notturno garantendo il transito ai soli mezzi di soccorso. Si eviterebbe la chiusura totale di circa due anni. Ma lavorando per metà della giornata ovviamente i tempi di completamento si duplicherebbero.

Esprime soddisfazione il presidente della Regione Roberto Occhiuto.

«Abbiamo lavorato intensamente in queste settimane, con un tavolo permanente tra Regione e Anas. Sono molto felice – dichiara Occhiuto – perchè quasi sicuramente la galleria Limina non chiuderà, e così nessuna parte della Calabria rimarrà isolata.
La Regione, con il direttore generale Claudio Moroni, ha avanzato una proposta: mettere in sicurezza la galleria lasciandola aperta al transito dei veicoli.
Con questo schema ci saranno solo chiusure notturne e limitate: le ambulanze, invece, potranno sempre passare.

Abbiamo verificato questa possibilità con Anas, e questa nostra idea sembra praticabile.
Con l’impegno, la professionalità e l’abnegazione, anche le situazioni più complesse possono essere risolte. Siamo ottimisti».

Chiusura della galleria della Limina

La “Limina” è la Strada Grande Comunicazione che collega le due coste calabresi, ionica e tirrenica, ed è l’unico tracciato che permette di spostarsi da una costa all’altra in tempi relativamente brevi. Le due città snodo sono Rosarno e Gioiosa Ionica. Lungo il percorso insistono due gallerie, una delle quali è stata attenzionata negli ultimi tempi perché presenta dei pericoli. Andrebbe quindi messa in sicurezza. Fin qui la normalità.

La cosa che diventa inaccettabile sono i tempi previsti per il risanamento e la mancanza di un percorso alternativo sicuro e percorribile. E quindi ecco la proposta della Regione della chiusura notturna, mantenendo il (quasi) regolare transito nelle per le ore diurne.

Consiglio metropolitano del 16 settembre

Momento dell’incontro a Gioiosa Jonica il 16 settembre

Un po’ differente la proposta scaturita qualche giorno prima a Gioiosa Jonica, in conclusione del Consiglio della città metropolitana di Reggio Calabria. Si parlava di percorso alternativo sicuro anche per i mezzi pesanti da attivare prima di iniziare i lavori in galleria. E si invocava il “Modello Genova”.

Un consiglio metropolitano convocato nella cittadina ionica sabato scorso e aperto al territorio per individuare la soluzione condivisa e migliore per tutti. Presenti molti sindaci dei comuni interessati, esponenti sindacali e di categoria.

Le proposte del Consiglio Metropolitano

Ad illustrarle è stato l’ing. Lorenzo Benestare, dirigente di settore alla Città Metropolitana. Le proposte tecniche ed inviate al Mit, Anas e Regione Calabria, riguardano il rafforzamento e la messa in sicurezza della Sp1 (Locri-Gioia Tauro), la Sp5 (Mammola-Passo del Mercante), la Sp8 (Gioiosa-Grotteria) e la realizzazione di un bypass che aggiri la galleria. Si chiedeva anche il raddoppio della galleria Limina, con provvedimento analogo a quello utilizzato per il “modello Genova” che ha portato alla ricostruzione del ponte in tempi record (In 10 mesi di lavori sono stati ricostruiti i 1.067 metri del viadotto a un’altezza di 45 metri).

Si chiedeva inoltre un incontro fra il governo nazionale, la Regione e Anas. Mentre lunedì 18 settembre era stato stabilito un incontro fra le componenti regionali.

Ad oggi l’Ente non ha ricevuto copia del progetto dei lavori previsti

La richiesta è che «siano condivise con la Città Metropolitana e i territori, le informazioni e i contenuti tecnico-operativi della proposta progettuale e del cronoprogramma circa l’intervento di manutenzione straordinaria della galleria di valico Limina (ad oggi l’Ente non ha ricevuto copia del progetto dei lavori previsti); che siano compresi in un’unica opera i lavori di manutenzione straordinaria della galleria di valico “Limina” e la realizzazione di un percorso alternativo rapido (bypass) della stessa da realizzarsi prima della chiusura al transito del traforo. Detto percorso alternativo di bypass è funzionale sia per l’attuale “emergenza” che per ogni altra eventuale chiusura che dovesse rendersi necessaria».

Bruni: «Non ci è stata ravvisata la pericolosità di questa arteria»

Al margine dell’incontro di sabato, l’unica esponente regionale presente, la consigliera Amalia Bruni, in una intervista al TGTre Calabria, ha espresso perplessità anche sulla pericolosità del tracciato.

Le proteste/proposte dei comitati

Circa un mese fa, il 17 agosto, Ilario Ammendolia, presidente del Comitato 22 ottobre di Siderno e già presidente del Comitato sindaci della Locride, aveva scritto una lettera aperta rivolta ai sindaci del comprensorio e che fotografa quale sia lo stato attuale. «Credo non ci sia alcun luogo al mondo in cui, in anni diversi, si sia concepita, progettata, finanziata e appaltata la messa in sicurezza di tre chilometri di galleria programmando una chiusura di due anni d’una arteria stradale vitale per la Locride ma importante per la Calabria intera. Il tutto senza informare i cittadini del Territorio e senza discutere con le Istituzioni».

Unica arteria, manca una rete ferroviaria

Manca il collegamento ferroviario fra le due coste. Per andare da Rosarno a Gioiosa, una distanza di circa 38 chilometri, si impiegano circa 36 minuti. Impossibile da farla in treno, a meno che non si voglia aggirare cost-to-cost tutta la punta dello stivale.

Insomma, la Calabria non è Genova.

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