Campi Flegrei, in Greco” flego” (Brucio) da secoli una terra in continuo movimento. Oggi il fenomeno bradisismico è arrivato al massimo innalzamento.
Terra naturalmente ribelle con il lago D’Averno ,che per il grande Virgilio era la bocca dell’inferno un supervulcano che da Napoli raggiunge il Monte di Procida.
Il tempio di Serapide, Sito storico importante che ha anche la funzione di misuratore .
Intanto nel corso dei secoli il suolo ha continuato a “innalzarsi ” e poi a “sgonfiarsi”: una danza che ricorda che nulla è scontato. Poco distante dal porto Puteolano il tempio di Serapide è stato da sempre visto come un concreto ed utile “strumento” di misurazione del bradisismo: le colonne presenti nel tempio bagnate dall’acqua evidenziano il livello del suolo e del mare. Un antico supervulcano formato da decine di vulcani che estesi investono
il Comune di Napoli, Pozzuoli, Quarto, Bacoli Giugliano e Monte di Procida.
Circa 40 mila anni fa In questo posto si verificò una grande eruzione vulcanica che ricoprì di roccia buona parte della regione Campania. Un’altra eruzione si verificò in tempi più recenti: 15 mila anni fa. L’eruzione interessò un’area molto estesa che ci regalò il tufo giallo, la caratteristica roccia porosa con cui vennero costruite in passato molte abitazioni della città di Napoli.
Le eruzioni ai Campi Flegrei
I Campi Flegrei hanno dato dimostrazione della propria potenza nel 1538. Il 29 settembre nel giro di una settimana una potente eruzione modificò il paesaggio e che diede vita a quella che oggi si chiama Monte Nuovo una collina alta 133 metri . Il bradisismo è stato sempre parte integrante della vita dei Puteolani , anche il nome della città di cui fu vescovo San Gennaro protettore di Napoli,
viene da “Puteolos” cioè pozzo che emana cattivo odore, a causa delle sorgenti di acqua sulfurea. A qualche chilometro dalla città c’è un’altra antica bocca vulcanica (la Solfatara pienamente in vita )
I Soffioni, il fango ribollente,la puzza persistente di uovo marcio, hanno costituito da sempre un irresistibile richiamo per studiosi e turisti . Fino al 12 settembre 2017 quando tre membri della stessa famiglia morirono dopo essere caduti in una voragine poco profonda che
si aprì sotto i loro piedi. Dal giorno della tragedia il sito è stato chiuso per il rischio di altri cedimenti del terreno sotto la spinta della pressione di gas.
L’emergenza degli anni ’70
Nell’ultimo mezzo secolo la terra ballerina ha prodotto non poche preoccupazioni ed a volte ha costretto i residenti ad allontanarsi. Come nel 1970, in seguito alllinnalzamento estremo del suolo puteolano , nei primi giorni di marzo il
Prefetto, consultato il governo dell’epoca, mobilitò le Forze Armate ed in breve tempo i militari circondarono l’antico Rione Terra punto di sollevamento maggiore. le persone circa 5000 abbandonarono le case e furono trasferite altrove. Successivamente fu totalmente
abbandonata . In seguito il sollevamento della terra flegrea rallentò fino a fermarsi e prese ad abbassarsi. Dal 2005 il fenomeno bradisismico è ricominciato ed in conseguenza
il suolo a sollevarsi in maniera evidente. Anche i movimenti tellurici sono diventati più forti è frequenti e la situazione preoccupa i vulcanologi. Nessuno può rispondere perché non si può fare una previsione certa ed il dubbio resta sempre lo stesso : la terra flegrea sarà sempre capace e forte per continuare a resistere alla pressione del sottosuolo?
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