Il mercato immobiliare italiano sta cambiando. Secondo Confedilizia sulla base di dati riportati dall’Agenzia delle Entrate, nel 2023 le compravendite per case con superfici superiori ai 115 mq hanno subito un netto calo. Addio dunque a ville e ai grandi appartamenti. L’interesse del popolo italiano si è spostato altrove: la scelta ricade su case più piccole, mono e bilocali.
Ma perché sta avvenendo questa trasformazione nel mondo dell’immobiliare? Questa tendenza sembrerebbe proprio essere dipesa dall’aumento dei single e dalla diminuzione di famiglie numerose, ossia con più di due figli.
In Italia vincono i monolocali e bilocali
Crollo delle compravendite dell’11,4% per le abitazioni tra i 115 e 145 mq e dell’11% per gli appartamenti di dimensioni superiori ai 145 mq. Passano di moda ville e villette lasciando spazio alla categoria dei monolocali e bilocali anche al di sotto dei 50 metri quadri con un aumento degli acquisti del 7,5%. L’incremento riguarda soprattutto i capoluoghi del Centro e in particolare Genova
Case piccole, tendenza destinata a rafforzarsi grazie all’emendamento sulle mini-abitazioni
La scelta di immobili sempre più piccoli è destinata a rafforzarsi grazie al via libera in Commissione Ambiente della Camera, dell’emendamento che ha introdotto l’abitabilità delle mini-abitazioni. Ammessi locali con un’altezza minima di 2,40 metri e concessa l’abitabilità anche con una superficie minima di 20 metri quadrati per persona riducendo i limiti o cosiddetti “paletti” precedentemente stabiliti da una norma approvata nel 1975 che ora è stata superata.
Attualmente sul territorio italiano, è Milano la città in cui si vendono case dalle dimensioni più ristrette. Anche nelle altre maggiori città italiane, però, sta aumentando la richiesta di appartamenti di dimensioni ridotte.
contributo esterno