Che ne sarà di Conte a giugno?

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Nonostante il Napoli sia in piena lotta scudetto, i rumors sul futuro di Conte non si placano. Più di qualcuno lo da alla Juventus, altri invece lo danno al Milan. Ma siamo sicuri che queste 2 squadre garantiscano al tecnico salentino un progetto migliore di quello del Napoli?

Bufera sul futuro di Conte, ma il contratto parla chiaro

Il futuro di Antonio Conte è diventato oggetto di dibattito da diverse settimane. A maggior ragione dopo l’esonero di Thiago Motta a Torino e il percorso disastroso in campionato del Milan, che ha ormai segnato il destino di Conceicao.

Alcune delle testate più accreditate danno per certo che entrambe le squadre, soprattutto la Juventus, faranno più di un tentativo per portare alla propria corte il tecnico salentino.

Il progetto belgiochista di Giuntoli è già terminato e pare che John Elkann voglia riportare a casa il figliol prodigo, che in passato non ha mai nascosto il suo desiderio di tornare a Torino.

Ma Conte, nonostante sia uno juventino dichiarato, è innanzitutto un professionista. E un vincente. E per lui non c’è cosa migliore di vincere.

Dunque, siamo proprio sicuri che sia il Milan e sia la Juventus gli garantiscano, quantomeno nel futuro prossimo, un progetto vincente? Il Milan rischia seriamente di non partecipare ad alcuna coppa il prossimo anno, e questo avrà delle conseguenze anche sul mercato che verrà fatto in estate.

La Juventus, invece, a 8 giornate dalla fine è fuori dalle prime 4 posizioni e deve ancora affrontare Roma, Lazio e Bologna. Tutte in trasferta. Pertanto, la qualificazione Champions (ritenuta vitale per le casse bianconere) non è affatto certa. E non centrarla avrebbe delle ripercussioni anche sul mercato. Che va comunque ricordato essere stato fatto la precedente estate, dando vita ad un percorso votato alla gioventù. Non proprio quello che desidera Conte, un tecnico che esige immediatezza di risultati e calciatori pronti sin da subito.

Il Napoli, dal suo canto, oltre ad avere un contratto con il tecnico fino al 2027 avrà la possibilità di disporre di un budget molto ampio a fine stagione.

Ai 75 milioni incassati dalla cessione di Kvara, vanno aggiunti quelli che arriveranno da Osimhen (altri 75), + i soldi della qualificazione Champions League e + i vari riscatti dei calciatori prestati in giro per l’Italia e nel mondo tra la scorsa estate e a gennaio.

Il Napoli potrebbe, dunque, effettuare un restyling della rosa mettendo sul piatto tra i 150 e i 200 milioni d’euro. Chi, oggi, in Italia può garantire un progetto migliore del Napoli? La risposta è semplice: nessuno.

Conte è stato più volte vago sul suo futuro, ma nulla di nuovo per chi conosce il passato del tecnico salentino. A fine campionato, indipendentemente da come finirà la lotta scudetto contro l’Inter, ci sarà un incontro fra il tecnico e il presidente De Laurentiis per programmare la prossima stagione.

Li il patron azzurro dovrà usare argomenti convincenti, promettendo rinforzi forti e utili per vincere (o bissare un ipotetico successo di quest’anno). E non potrà venire meno, altrimenti tutte le chiacchiere sulla “ricostruzione” post 10° posto andranno già a quel paese.

Il Napoli non può permettersi di cambiare nuovamente progetto dopo appena un anno dall’inferno. De Laurentiis lo sa.

Ma in attesa di avere risvolti in merito, è giusto che qualcuno inizi ad avere un po’ di rispetto per una squadra che da anni ha acquisito lo status di big a tutti gli effetti.

E che, soprattutto, è stata l’unica a credere in Conte quando in tanti lo etichettavano come un tecnico ormai finito per certi palcoscenici.

Contributo esterno.

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