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Confimi Industria Campania e Confimi Industria Bari-Bat-Foggia sulla Zes unica per il futuro delle zone interne

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Ieri a Bari, presso il Palazzo dei Congressi della Fiera del Levante, l’interessante seminario dal titolo “ZES & Sostenibilità: binomio vincente per la crescita del Sud Italia”, promosso da CONFIMI Industria Bari-Bat-Foggia, in collaborazione con il Centro Studi INTRAPRESA e con la partecipazione di Luigi Carfora, presidente di Confimi Industria Campania, e di Manlio Guadagnuolo, Commissario del Governo ZES Adriatica Interregionale Puglia Molise.

Occasione dell’incontro: la presentazione del progetto di ricercaHR ESG ACCELERATO” di Unisalento, Confimi Industria Bari e Job Italia.

I lavori sono stati introdotti da Gaetano Frulli (Presidente Nuova Fiera del Levante), da Alfonso Cialdella (Presidente Confimi Industria Bari e Centro Studi Intrapresa) e Riccardo Figliolia (Segretario Generale Centro Studi Intrapresa e Confimi Industria Bari). Nel vivace dibattito,  che si è aperto sull’analisi del recente provvedimento governativo che ha introdotto la ZES Unica per il Mezzogiorno,  sono intervenuti: Andrea Venturelli (associato Unisalento), Canio Trione (Responsabili Ufficio Confimi Industria Bari),  Paola Scrimieri (direzione generale JOB Italia), Mario Ferrante (consulente finanziario Azimut CM sgr), Luigi Carfora (Presidente Confimi Industria Campania), Miche Zema (Direttore commerciale CSQUA), Marco Savorgnan (amministratore delegato LUN strategy Innovation).

 Il leitmotiv  del seminario è stato affrontato dal Presidente di Confimi Industria Campania, Carfora,  con una accurata relazione che  ha posto l’attenzione su tematiche cruciali per lo sviluppo delle zone interne della Campania che, con la crescita dello spopolamento,  si trovano ad affrontare una sfida difficile, sia in termini di  riduzione della popolazione residente che di  progressiva frammentazione e perdita di tessuto industriale. In questo contesto, il Presidente Carfora ha ribadito la necessità  di un approccio strategico mirato, al fine di stimolare la rinascita economica di questi territori, sottolineando che le Zone Economiche Speciali (ZES), seppur importanti, non possono comunque rappresentare la panacea per tutti i mali.

 Secondo Luigi Carfora: “Nessun imprenditore di buonsenso investirebbe in regioni prive di servizi essenziali come infrastrutture stradali, energia, acqua, fognature e connettività digitale e per concludere dove, attualmente, manca anche la forza lavoro. Dobbiamo considerare attentamente se l’industrializzazione rappresenti la strada giusta per queste zone, o se invece dovremmo esplorare settori come l’agricoltura, la viticultura, l’enogastronomia e il turismo come valide alternative di sviluppo economico .”

Il  Presidente di Confimi Industria Campania ha invitato a adottare approcci più flessibili e innovativi per il rilancio delle regioni, evitando di replicare acriticamente modelli economici che potrebbero non essere adatti al contesto locale. Inoltre, ha ribadito l’importanza di applicare la misura delle Zone Economiche Speciali anche al recupero dei capannoni industriali dismessi; un aspetto questo spesso trascurato dalle amministrazioni locali nelle valutazioni di politica di gestione del territorio, ma di grande rilevanza per la tutela dell’ambiente e il benessere delle comunità locali.

 Al termine del suo intervento, Carfora ha  voluto precisare che: “In un’era in cui il riciclo e la sostenibilità sono imperativi, non possiamo permetterci di lasciare inutilizzati i capannoni industriali, quando abbiamo già terreni e capannoni industriali urbanizzati pronti per essere riattivati. È molto importante attuare soluzioni sostenibili con tempestività per assicurare un futuro prospero alle nostre regioni. Altrimenti, se ritardiamo o non affrontiamo questa sfida adeguatamente, la ZES unica, pensata per trasformare il destino del nostro territorio, potrebbe trasformarsi in un’arma a doppio taglio”.

 A seguire, l’intervento di Riccardo Figliolia, Fondatore e Segretario Generale di Confimi Industria Bari,  che ha sottolineato come: “lo sviluppo del Sud dell’Italia debba essere alimentato dalle risorse endogene o non sarà sviluppo affatto!”

Il messaggio del seminario di Bari : i quattro pilastri fondamentali

Il messaggio che viene dal seminario  di Bari  è che la Zona Economica Speciale (ZES) Unica del Sud, presentata da Confimi Industria a Napoli lo scorso 7 luglio, è divenuta  oramai una realtà tangibile. I protagonisti  intervenuti ai lavori hanno sottolineato che il successo di una ZES Unica dipende, comunque, dalla sua corretta progettazione e implementazione; altrimenti, potrebbe rivelarsi inefficace o persino controproducente. Quattro i pilastri fondamentali che sono stati ritenuti  indispensabili per costruire una crescita solida e sostenibile nel Mezzogiorno d’Italia: Fisco, Credito, Energia e Burocrazia. È cruciale, è stato ribadito,  che la nuova ZES affronti con successo queste quattro sfide, poiché rappresenterebbe un trampolino di lancio straordinario per l’economia delle regioni meridionali. Gli incentivi, spesso mirati alle multinazionali, secondo gli esperti convenuti a Bari, non sono da considerarsi  la chiave del successo. Ciò di cui le aziende meridionali hanno bisogno è, piuttosto,  una politica che semplifichi e alleggerisca gli oneri burocratici, liberando il potenziale delle energie economiche del Sud e evitando la creazione di nuovi apparati centralizzati. 

L’esperienza sul campo della ZES Adriatica

A chiusura dei lavori,  il Commissario del Governo della ZES Adriatica, ing. Manlio Guadagnuolo ha voluto dar conto delle esperienze concrete sperimentate sul campo: “Nella ZES Adriatica stiamo dando valore alle imprese votate al miglioramento del proprio profilo ESG di sostenibilità ambientale, sociale e di buona gestione aziendale, in linea con l’Agenda Europea 2030 e con gli obiettivi di GASEZ, la Global Alliance of Special Economic Zones delle Nazioni Unite. In collaborazione con Intesa Sanpaolo, dal prossimo 2 ottobre avvieremo l’iniziativa “Road2ESG” rivolta alle imprese. Esempio concreto è quello di Fonderie De Riccardis, a cui ho rilasciato ad agosto un’Autorizzazione Unica per un investimento a Soleto di sostituzione di forni a metano con forni elettrici e creazione di un impianto fotovoltaico in grado di compensare i consumi di energia elettrica da fonti fossili: una vera e propria svolta green per un’industria metalmeccanica. Al contempo, in sinergia con il Politecnico di Bari, stiamo sviluppando la tematica dei Cantieri green ESG per le opere infrastrutturali.”

Ancora una volta, la fiera del Levante di Bari, si propone come prezioso  laboratorio di idee per lo sviluppo, da cui vengono importanti spunti di riflessione  sulle migliori strategie da mettere in campo per il rilancio economico del Mezzogiorno.

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