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COVID-19, ecco cosa sappiamo veramente dopo tre anni

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Il Covid-19 è un virus tanto recente quanto problematico. Dopo tre anni dalla sua scoperta ecco che cosa abbiamo davvero imparato grazie alla scienza.

di Carlo Conte e Andrea Cerasuolo

Nel febbraio del 2020 viene registrato ufficialmente il primo caso italiano di Covid-19. Il responsabile è un virus mai incontrato prima: il SARS-CoV-2. Viaggiando tra i continenti, questo virus sconosciuto avrebbe dato presto origine a una pandemia in grado di mettere in ginocchio il mondo intero.

A tre anni di distanza cosa è cambiato? E cosa abbiamo imparato?

COVID-19, la prima lezione è di natura ecologica

La comunità scientifica ha definitivamente chiarito che il Covid-19 è una “zoonosi”. È, cioè, una malattia che viene trasmessa dagli animali all’uomo. Le zoonosi nascono quando l’uomo viene a contatto con specie animali con cui non ha mai vissuto prima.

I virus possono vivere solo all’interno di altri organismi e, se incontrano un nuovo possibile ospite, lo invadono per diffondersi. Il Covid-19 ha avuto origine in Cina da pipistrelli e pangolini, con cui gli uomini sono a stretto contatto.

Alla luce di ciò, l’esperienza del Covid-19 dovrebbe averci insegnato che è importante non invadere ambienti che non ci appartengono, evitando in questo modo di interferire con i delicati equilibri tra le specie viventi.

COVID-19, la seconda lezione è di natura biologica

Il SARS-CoV-2 non è più uno sconosciuto, per questo ci fa meno paura. Anche se il DNA del virus è cambiato molte volte, siamo in grado di identificare facilmente le nuove varianti. Queste sono capaci di diffondersi sempre più rapidamente, ma diventano via via meno aggressive.

Così, la pandemia si è trasformata in una “endemia”. Ciò vuol dire che ormai il SARS-CoV-2 vive stabilmente in mezzo a noi. Questa forzata convivenza, però, non è stata facile e a favorirla ci hanno pensato i vaccini contro il Covid-19.

Le difese immunitarie sviluppate grazie alle vaccinazioni ci hanno reso più resistenti quando il virus era più aggressivo, limitando fortemente il numero di decessi e ospedalizzazioni gravi. Tuttavia, anche ora che il virus si è indebolito, vaccinarsi con dosi di richiamo resta importantissimo, soprattutto per gli over 65 ed over 80.

I dati sulla popolazione parlano chiaro. I grafici indicano che, a tre anni dal paziente zero, il maggior numero di decessi si verifica proprio tra i non vaccinati in queste fasce di età, specialmente se già affetti da patologie respiratorie o cardio-vascolari.

 
Tasso di decessi per Covid-19 suddivisi per stato vaccinale e gruppi di età. Le curve tratteggiate rosa e viola indicano il numero di decessi tra gli over 65 e gli over 80 nel periodo maggio-ottobre 2022 negli Stati Uniti (fonte: www.covid.cdc.gov). 

COVID-19, la terza lezione è di natura politica

La pandemia da Covid-19 ha innescato ingenti finanziamenti per i ricercatori e per le aziende farmaceutiche. Ciò ha permesso lo sviluppo di vaccini di nuova generazione in tempi record.

Inoltre, il successo della campagna vaccinale ha messo in luce il ruolo importante della prevenzione.

Prevenire vuol dire evitare di ammalarsi e risparmiare in Sanità Pubblica. Per poter adottare nuove strategie di prevenzione è, però, necessaria la ricerca scientifica. Per poter fare buona ricerca occorrono investimenti. I Governi mondiali non abbiano la memoria corta.

COVID-19, l’ultima lezione

Possiamo sopravvivere settimane senza mangiare e giorni senza bere. Non possiamo resistere più di due minuti senza respirare. Se c’è un’ultima cosa che il Covid-19 ci ha insegnato, è quanto sia importante il respiro.

Dai pazienti più gravi, quelli intubati, al semplice quanto soffocante utilizzo delle mascherine, questi tre anni ci hanno letteralmente tolto il fiato. L’ossigeno è nutrimento puro per le nostre cellule. Senza ossigeno siamo una macchina senza benzina. Coltiviamo allora la nostra capacità di respirare. Questo ci renderà più forti, oggi e domani.

Il muscolo principale della respirazione è il diaframma. Ha la forma di una cupola, che si abbassa e si solleva, migliaia di volte al giorno, per consentire ai polmoni di espandersi. Quando respiriamo usando correttamente il diaframma, la nostra pancia si gonfia e si sgonfia come un palloncino.

Il respiro è tranquillo, profondo e pieno… Basta guardare un neonato per capire come respirare correttamente. Purtroppo però lo stile di vita moderno, lo stress, le cattive posture, ci portano a respirare male. Un respiro superficiale, veloce, contratto. Le spalle si chiudono, la testa protende in avanti, il dorso si incurva. Il risultato è un pessimo apporto di ossigeno, e una scarsa capacità di combattere i virus respiratori.

È noto ad esempio che gli allievi di Joseph Pilates, l’inventore del metodo, sopravvissero di più all’influenza spagnola degli anni ’20. D’altronde, quella del Covid-19 non è stata la prima pandemia della storia.

Cosa fare allora per migliorare la respirazione?

  1. Praticare sport aerobici come il nuoto, la corsa, le lunghe passeggiate all’aria aperta. Tutti i giorni andrebbero fatti almeno 10.000 passi.
  2. Praticare stretching e migliorare l’elasticità del torace e della colonna vertebrale. Lo si può fare anche grazie a discipline come lo yoga, il tai chi, il pilates.
  3. Imparare a usare il diaframma. Basta distendersi a letto, poggiare una mano sulla pancia, e sentirla gonfiarsi e sgonfiarsi ad ogni respiro. Tutte le sere prima dormire, per dieci minuti.

Buone abitudini per respirare a pieno ed essere più forti, efficienti e in salute.

Clicca al link qui di seguito per scoprire semplici esercizi di riabilitazione respiratoria:

Bibliografia:

Holmes EC. COVID-19-lessons for zoonotic disease. Science. 2022 Mar 11;375(6585):1114-1115. doi: 10.1126/science.abn2222. Epub 2022 Mar 10. PMID: 35271309.

Johnson AG, Amin AB, Ali AR, et al. COVID-19 Incidence and Death Rates Among Unvaccinated and Fully Vaccinated Adults with and Without Booster Doses During Periods of Delta and Omicron Variant Emergence – 25 U.S. Jurisdictions, April 4-December 25, 2021. MMWR Morb Mortal Wkly Rep. 2022 Jan 28;71(4):132-138. doi: 10.15585/mmwr.mm7104e2. PMID: 35085223. MMWR Morb Mortal Wkly Rep 2022;71:132–138.

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