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Dall’Istituto Tumori Pascale di Napoli arriva Hepavac-201 il nuovo vaccino contro il cancro al fegato

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Tumore ovarico
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Si chiama Hepavac-201 il nuovo vaccino contro il tumore al fegato promosso dall’ Istituto Tumori Pascale di Napoli.

L’ospedale napoletano ha sponsorizzato la sperimentazione di questo nuovo vaccino terapeutico studiato soprattutto per ritardare le recidive. “La formulazione del vaccino è stata modificata per vedere se aumenta la capacità di indurre una risposta immunitaria.

Con questo obiettivo è appena partito il nuovo studio di Fase 1″, ha spiegato Luigi Buonaguro direttore del Laboratorio di Modelli Immunologici Innovativi e coordinatore scientifico dello studio condotto insieme al team del chirurgo Francesco Izzo, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Epatobiliare e dell’oncologo Paolo Ascierto, coordinatore della Struttura di Sperimentazione clinica di Fase 1.

Ricerca: cos’è Hepavac, il vaccino contro il cancro al fegato

Il vaccino è costituito da 16 antigeni selezionati da tumori del fegato, in pratica si tratta di molecole in grado di essere riconosciute dal sistema immunitario come estranee all’organismo e, quindi, idonee ad indurre una risposta anticancro. L’obiettivo ambizioso è quello di impedire alle cellule tumorali di essere intercettate dalle sentinelle del sistema immunitario, ritardando così il ripresentarsi della malattia e l’eliminazione delle recidive. Hepavac-201 è, quindi, il primo vaccino al mondo per il tumore del fegato ad arrivare a questa fase della ricerca.

Ad oggi, dopo i primi studi e sperimentazioni, il vaccino è stato somministrato ad un primo paziente affetto da epatocarcinoma senza mostrare effetti collaterali acuti ed altri tre pazienti sono in lista d’attesa per ricevere il trattamento nelle prossime settimane. Tra i ricercatori c’è molto ottimismo perché se i risultati sperati vengono confermati, Hepavac diventerà il primo vaccino al mondo per il tumore epatico candidato alla successiva sperimentazione su grandi numeri, “per testarne in maniera definitiva l’efficacia e fornire un valido strumento terapeutico per i pazienti affetti da un tumore così letale”, dice l’oncologo Paolo Ascierto.

La lunga storia di Hepavac

Il lungo sviluppo del vaccino per il tumore al fegato è iniziato nel 2013, ad oggi siamo alla seconda sperimentazione clinica di Fase 1 che coinvolgerà 10 pazienti ed i risultati saranno disponibili entro giugno 2024. Questa fase consentirà di valutare la tollerabilità del vaccino e la sua capacità di indurre una robusta risposta immunitaria.

Un passo avanti per la ricerca

Hepavac è stato inizialmente sviluppato da un Consorzio europeo coordinato da Luigi Buonaguro e finanziato dall’Ue. L’attuale sperimentazione “Hepavac-201” è stata possibile grazie al co-finanziamento della Regione Campania con il progetto “Campania Oncoterapie”. Questo finanziamento regionale è stato fondamentale per poter continuare la sperimentazione inizialmente finanziata dalla comunità europea. Attualmente, Hepavac rappresenta uno dei progetti di punta della regione Campania nell’ambito della terapia oncologica.

Le caratteristiche richieste per entrare nella sperimentazione

Secondo quanto fanno sapere dal Pascale, i pazienti per poter beneficiare del vaccino devono avere un tumore del fegato primitivo senza metastasi e devono essere nella fase della malattia che può essere trattata chirurgicamente o con trattamenti locoregionali, per cui dopo il trattamento devono essere liberi dalla malattia.

Insomma, il paziente non deve presentare lesioni tumorali al momento della sperimentazione. Pertanto il vaccino avrà una funzione adiuvante.

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