Dopo la denuncia a Raffaele Fitto, in qualità di ministro per gli Affari Europei, le politiche di coesione e il Pnrr, continua la battaglia contro le politiche economiche del Governo. Annuncia “barricate”.
Tuona in una intervista ai microfoni di Antenna Sud: “Sarà guerra. L’ho denunciato. Vediamo cosa decide il Tribunale Amministrativo. Intanto si sappia che questo signore blocca lo sviluppo, gli interventi stradali, gli interventi dei campi flegrei, nell’organizzazione culturale.
E la cosa scandalosa è che in questo momento hanno firmato accordi di coesione con tutte le Regioni del Nord con neanche una Regione del Sud. C’è da vergognarsi”.
Lo ha annunciato alla Bit di Milano, presso lo stand della Regione Campania.
Mobilitazioni per il 16 e il 17 febbraio a Roma e a Napoli
“Il 16 febbraio c’è una manifestazione delle amministrazioni davanti al Ministero della Coesione. Siamo tutti mobilitati per sbloccare i fondi di sviluppo e coesione bloccato da un anno e mezzo per una posizione di ricatto politico che vogliono fare nei confronti delle regioni”.
Sull’autonomia “Faremo le barricate. Non ci facciamo prendere in giro da questo squinternati”. Continua precisando che “le motivazioni che stanno dando sono stupidaggini, la verità è che stanno cercando di ricattare il Sud e noi non ci faremo ricattare. Saremo li’ a manifestare contro il governo e contro il ministro per la Coesione fino a quando non arriveranno risorse”.
E “il 17 a Napoli faremo una manifestazione con tutto il mondo della cultura e dello spettacolo che è paralizzato da questi irresponsabili”.
Precisa che “Chi blocca 6 miliardi di euro mettendo in ginocchio tutto il mondo delle imprese, il mondo della cultura, il mondo dello spettacolo, i territori difficili come i Campi Flegrei, compie un atto di delinquenza politica, di doppia delinquenza, perché, fra l’altro, blocca risorse che sono del Sud, destinate al Sud, arrogandosi un diritto di intervento nel merito dei programmi che non gli è attribuito da nessuna legge dello Stato. Il programma per il Sud o per la Campania lo decide il Sud o lo decide la Campania, non qualche ministro che cerca di fare ricatti”.
De Caro in piazza il 16 gennaio al presidio davanti alla prefettura, come avvenuto in altre 28 città italiane
Ha sempre espresso contrarietà anche il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, primo cittadino di Bari, rimarcando che: “Con il regionalismo spinto non si creerebbe quella maggiore efficienza che il ministro Roberto Calderoli sbandiera per giustificare la sua proposta, il cui unico scopo, in realtà, è ridare peso alla Lega. Si determinerebbe, invece, un peggioramento delle condizioni dei municipi del Sud”.
Anche la città di Bari ha consegnato il documento al Prefetto. La manifestazione era stata indetta dal “Comitato contro ogni autonomia differenziata per l’unità della Repubblica e l’uguaglianza dei diritti e dal tavolo nazionale No Ad”, di cui abbiamo già parlato.
Intanto i sindaci si stanno organizzando per essere presenti la mattina del 16 febbraio a Roma.
Un anno fa, il 22 febbraio, un documento firmato da 58 sindaci calabresi era stato inviato al prefetto di Catanzaro. La protesta era stata condotta dal sindaco del capoluogo calabrese Nicola Fiorita.