La dieta mediterranea è uno stile alimentare tra i più seguiti al mondo. Nasce nel 1945 e il suo nome deriva dal luogo dal quale prende vita: il mediterraneo. Capiamo insieme in cosa consiste e come avvicinarsi ad una delle diete più acclamate degli ultimi anni.
Gli inventori della dieta mediterranea
Viene da pensare che l’inventore della Dieta Mediterranea sia un italiano, o meglio ancora, un abitante delle aree del mediterraneo. Assolutamente no. Si tratta dello statunitense Ancel Keys. Nato nel 1904 a Colorado Spring, fu biologo, fisiologo e nutrizionista presso l’Università del Minnesota. Divenne famoso come ideatore della “razione K” (dove K stava per Keys), il cibo facilmente trasportabile, destinato ai paracadutisti americani nella seconda guerra mondiale. Durante il conflitto bellico vennero prodotte più di 105 milioni di razioni. Seguirono studi importanti sugli effetti della supplementazione e della deplezione di vitamine dalla dieta, quali tiamina, riboflavina e vitamine del complesso B.
Esperimento Minnesota
Keys si occupò, per conto del Ministero, di un ampio programma sull’alimentazione. Individuò nelle diverse abitudini alimentari di diversi Paesi, profonde differenze nella mortalità cardiovascolare. Fu lui il promotore del “Seven Countries Study”, dai cui risultati emerse che i Paesi dell’area mediterranea, che avevano una dieta a minore contenuto di grassi saturi e maggiore contenuto di vegetali, avevano una mortalità cardiovascolare nettamente inferiore a quella dei Paesi nord-europei e degli USA.
Per quasi trent’anni Keys e sua moglie vissero in Italia, a Pioppi, un villaggio di pescatori del comune di Pollica nel Cilento. Qui proseguì i suoi studi sulla dieta mediterranea e divenne italiano di adozione. Il Cilento divenne luogo di studi sullo stile di vita degli abitanti. Individuò nel luogo molti anziani e addirittura centenari. Attribuì l’estrema longevità a diversi fattori, tra cui appunto, la dieta mediterranea.
I prodotti della dieta mediterranea
In quegli anni, il consumo di proteine e grassi animali in area mediterranea era estremamente basso, tanto che Ancel Keys scrisse: “Carne, pesce, uova e latte erano sicuramente lussi per tutti gli uomini. La grande massa della dieta è costituita da pane, pasta (macaroni, spaghetti ecc.) e verdure locali. Zucchero e patate erano consumati solo in quantità molto piccole e non si usava burro. Frutta e piccolissime quantità di formaggio erano consumati abbastanza regolarmente”. Lo studio mise in evidenza tuttavia che anche il Giappone era tra i Paesi a bassissima mortalità cardiovascolare; anzi, era tra i più bassi. Anche in questo Paese il consumo di grassi saturi era basso, mentre era alto quello di prodotti vegetali, che arrivavano a coprire addirittura il 90% del fabbisogno energetico.
Pane, pasta, frutta, verdura, moltissimi legumi, olio extra-vergine di oliva, pesce e pochissima carne. Ecco gli ingredienti della Dieta Mediterranea, dichiarata dall’Unesco “Patrimonio orale e immateriale dell’umanità”.
La dieta mediterranea oggi
E’ possibile adottare questo stile di vita oggi? Sicuramente si, anche se i prodotti non sono più km 0 come quelli di un tempo e bisogna affrontare lunghe letture di etichette sugli alimenti e soprattutto essere scrupolosi su provenienze, aggiunzioni e quant’altro. In realtà però, con la giusta consapevolezza e adottando un regime alimentare uguale o simile a quello della Dieta Mediterranea i risultati, secondo le statistiche, sono molto positivi. Nel 2023, la rivista U.S. News and World Report l’ha classificata al primo posto in assoluto, oltre a indicarla come migliore dieta per un’alimentazione sana nonché come migliore dieta a base vegetale.
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