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Giampaolo Rossi nuovo direttore generale Rai

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Giampaolo Rossi

Giampaolo Rossi nominato nuovo direttore generale. La conferma arriva immediatamente dopo la nomina di Roberto Sergio ad amministratore delegato, che ha subito indicato Giampaolo Rossi come direttore generale.

Chi è Giampaolo Rossi

Rossi è già figura nota in Rai. Dal 2004 al 2012 è stato direttore di RaiNet e dal 2018 fà parte dell’organismo di vigilanza Rai. Dopo la laure in lettere, prende forma la sua carriera politica grazie alla carica di Presidente della Commissione Cultura della Regione Lazio a cui fa seguito ad oggi la sua rilevanza nel Partito di Giorgia Meloni.

Proprio in Fratelli d’Italia non è assolutamente una figura di carattere secondario, avendo animato la festa di Natale del partito chiamata Natale dei conservatori e anche autore del Manifesto Conservatore con cui lanciò il programma politico di Enrico Michetti candidato a sindaco di Roma nel 2021.

Sulla nomina si è spaccata l’assemblea degli azionisti e decisivo è stato il voto della presidente. Oltre all’unico voto contrario (Francesca Bria, in quota Pd), ci sono state due astensioni, che valgono però nel conteggio come voti contrari (sono stati quelli di Alessandro Di Majo, in quota M5s e Riccardo Laganà, rappresentante dei dipendenti). A favore si sono schierati Simona Agnes (Forza Italia) e Igor De Biasio (Lega) e soprattutto la presidente Marinella Soldi, il cui voto vale doppio in caso di parità (e dunque per questo è stata decisiva).

Da Putin al “Golpista” Mattarella

Giampaolo Rossi è anche noto per le sue dichiarazioni spesso non troppo felici. Fino al 2018 ha tenuto una rubrica sul Giornale dove ne ha avuto praticamente per tutti, anche per il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Nel Maggio del 2018 pubblicava, proprio sul Giornale, The Mattarella Horror Picture Show, una rubrica interamente dedicata al Presidente.

Nell’articolo elenca ben 3 errori grossolani compiuti da Mattarella, che secondo la sua linea di pensiero, ha spinto l’Italia ben oltre gli errori di Giorgio Napolitano annullando in via definitiva la sovranità popolare.

Dalla legge elettorale approvata senza colpo ferire, voluta dal PD ma che in realtà fù votata anche dal Centrodestra, vista quasi come uno sgarbo del Presidente per concedere la maggioranza ai vincitori di Centrodestra. A questo va ad aggiungersi l’atto di “Incomprensibile chiusura” all’incarico di Governo al leader della Lega, capo della coalizione Centrodestra nel 2018, Matteo Salvini. Fino ad arrivare alle accuse di essere un vero e proprio Golpista a tratti Draculiani sul caso Savona. Proprio la mancata nomina di Savona a ministro dell’economia porta Rossi a definire Mattarella un Golpista che nel giro di qualche giorno ha trasformato senza alcun referendum, l’Italia in una Repubblica Presidenziale. Aggiungendo che se il veto non rappresenti un “Colpo di Stato”, è sicuramente una violazione spaventosa.

Ma i commenti non si limitano solo all’azione del Presidente della Repubblica. Anche Putin veniva considerato all’epoca come l’unica speranza per scongiurare una crisi internazionale. E poi c’è George Soros, paragonato alla figura del maestoso ragno Shelob, del mondo magico di Tolkien ne il Signore degli Anelli. Paragone utile a definire le somiglianze tra i due in quanto Soros è il principale cospiratore e finanziatore delle ONG Palestinesi, contro Israele e la sua sovranità.

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