Il tema del “Fine Vita” nel convegno del CIRB a Benevento

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Giovedì prossimo a Benevento, presso la sede dell’Università degli Studi del Sannio, all’Auditorium Sant’Agostino, il Convegno Annuale del Centro Interuniversitario di Ricerca Bioetica (CIRB) su “Fine Vita: dilemmi bioetici e questioni giuridiche”.
Ad organizzare l’evento di rilevanza nazionale presso l’Ateneo sannita, il Centro Interuniversitario di Ricerca Bioetica con l’ Università degli Studi di Napoli Federico II, la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, l’ Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, le Università Suor Orsola Benincasa, l’Orientale e la Parthenope di Napoli, l’Università degli Studi di Salerno, l’Università del Molise e, naturalmente, l’Università degli Studi del Sannio, sede dei lavori.
Il tema che affronteranno i massimi giuristi, filosofi ed esperti di bioetica riuniti a Benevento è uno di quelli che oramai da alcuni anni animano il dibattito pubblico, aprendo dilemmi bioetici e questioni giuridiche a cui occorre dare risposte concrete. Il progresso biomedico e biotecnologico, attraverso la cura di molte malattie un tempo mortali, ha certo reso possibile un prolungamento della vita, sebbene spesso – nei casi più gravi – attraverso macchinari e sistemi elettromedicali in grado di mantenere le funzioni vitali in modo artificiale.
In merito al “fine vita”, l’Italia è – però – ancora piuttosto indietro rispetto al panorama europeo. Le disposizioni di fine vita riguardano, infatti, le questioni irrisolte sull’ accanimento terapeutico, sulla sospensione delle cure o l’interruzione dei trattamenti sanitari, sull’eutanasia e sul testamento biologico, tutti temi che saranno al centro del convegno di Benevento, che si svilupperà in base ad un serrato programma, articolato in due distinte sessioni che andranno avanti per l’intera giornata di giovedì prossimo.


Ad aprire i lavori, i saluti istituzionali indirizzati dai Magnifici Rettori degli Atenei del Centro Interuniversitario di Ricerca Bioetica con il Preside della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, Francesco Asti e i Rettori: Gerardo Canfora (Università del Sannio), Luca Brunese (Università del Molise), Lucio d’Alessandro (Università Suor Orsola Benincasa), Antonio Garofalo (Università di Napoli “Parthenope”).
Nella folta schiera dei saluti anche Clemente Mastella, Sindaco della Città di Benevento, Maria Rosaria Covelli, Presidente della Corte d’Appello di Napoli, Ennio Ricci, Presidente del Tribunale di Benevento, Stefania Pavone, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Benevento, Luca Milano, Presidente del Consiglio dell’Ordine dei Medici di Benevento, Giovanni Tagliaferro, Direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “San Giuseppe Moscati” di Benevento.
La prima sessione mattutina dei lavori sarà introdotta e moderata da Andrea Patroni Griffi, Ordinario di Diritto costituzionale e pubblico Università della Campania L. Vanvitelli, nonché Direttore del Centro Interuniversitario di Ricerca Bioetica Fine vita. Subito dopo, con un collegamento da remoto, interverrà Giuliano Amato, Presidente emerito della Corte costituzionale, con una relazione sul fine vita, tra questioni costituzionali e dilemmi bioetici.
A seguire gli interventi di Vincenzo Paglia, Presidente Pontificia Accademia per la Vita, con una relazione su “Il piccolo lessico sul fine vita”, Laura Palazzani, Ordinario di Filosofia del diritto e Biogiuridica Università LUMSA Roma, con “Il documento del Cortile dei Gentili sul suicidio medicalmente assistito”, Renato Balduzzi, Presidente dell’Associazione Italiana dei Costituzionalisti con un’analisi del “Servizio sanitario alla prova del fine vita”, Lucio Romano già Senatore della Repubblica e componente del CNB, con la disamina delle” Disposizioni in materia di morte medicalmente assistita nei DdL al Senato”, Marco Cappato, Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni APS, che (da remoto) analizzerà la questione della legalizzazione dell’eutanasia, Eugenio Mazzarella, Emerito di Filosofi a teoretica Università di Napoli Federico II, che approfondirà le “Disposizioni in materia di morte medicalmente assistita: un’occasione di “diritto mite” . Le conclusioni della prima sessioni di lavori saranno di Lorenzo Chieffi, Ordinario di Diritto costituzionale e pubblico Università della Campania L. Vanvitelli
La seconda sessione dei lavori nel pomeriggio di giovedì sarà moderata da Antonella Tartaglia Polcini, Ordinario di Diritto privato Università del Sannio, che si occuperà anche di trarne le conclusioni.
In questa seconda parte dei lavori sono previsti gli interventi di Claudio Buccelli, Emerito di Medicina legale Università di Napoli Federico II, che tratterà il tema della “Richiesta di morte nella relazione di cura”, di Paolo Passaglia, Ordinario di Diritto pubblico comparato Università di Pisa, che si soffermerà sulla “Disciplina delle decisioni di fine vita nel diritto comparato”, mentre Alberto Maria Gambino, Ordinario di Diritto privato Università Europea di Roma, analizzerà la delicata questione del “consenso, libertà e circostanze”. A chiudere i lavori, la relazione dal titolo “La rinuncia alle cure tra autodeterminazione e tutela della vita” che sarà svolta da Vincenzo Verdicchio, Ordinario di Diritto privato Università del Sannio.

Al termine della giornata, sono previsti gli interventi programmati da parte di Claudia Casella, Ricercatore di Medicina legale Università di Napoli Federico II, Emilia D’Antuono, già Ordinario di Filosofia morale presso Università di Napoli Federico II, Paola Grimaldi, Ricercatore di Diritto privato presso Università della Campania L. Vanvitelli, Emilia Taglialatela, Docente a contratto di Etica e Bioetica presso Università di Napoli Federico II, Giuseppe Vacchiano, già Associato di Medicina legale dell’Università del Sannio.


Ancora una volta, l’Università degli Studi del Sannio con le sue molteplici iniziative di approfondimento e ricerca scientifica, anche su temi delicati come quello del “fine vita”, si conferma centro di formazione di eccellenza a livello nazionale, formidabile volano per lo sviluppo economico e sociale del territorio.

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