India, lo storico sbarco sulla Luna. La navicella Chandrayaan-3 è atterrata oggi, vicino al polo Sud della Luna, quando in Italia erano le 14:33. L’India diventa, dunque, la quarta Nazione della Storia ad aver raggiunto la superficie lunare, dopo Stati Uniti, Russia e Cina. Un successo anche tecnologico, politico e geopolitico.
India, lo sbarco sulla Luna non scontato
Da sempre, i successi spaziali danno molto prestigio ai paesi che li realizzano. Negli anni precedenti vi sono state già ben quattro sconfitte, circa l’allunaggio. Nell’aprile del 2019, con la missione israeliana “Baresheet-1”. Poco dopo, nel settembre 2019, vi fu la missione indiana “Chandrayaan 2”. Proseguendo, nel 2023 la missione giapponese “Hakuto R”. Per poi concludere, pochi giorni fa, con la missione russa “Luna-25”.
Chandrayaan-3 era partita a luglio dalla rampa numero 2 dello Satish Dhawan Space Centre e si era immessa in orbita lunare il 5 agosto. Il 17 agosto, il modulo propulsivo della missione si era correttamente separato dal lander, Vikram, che due giorni dopo aveva raggiunto la sua orbita finale. Il processo di allunaggio, diviso in quattro fasi, è cominciato formalmente alle 13:14 italiane. Inoltre, è stato effettuato senza possibilità di intervento da terra e per questo chiamato Automatic Landing Sequence.
Già subito dopo il decollo di Chandrayaan-3, a Luglio, il Primo Ministro indiano si mostrava orgoglioso della missione: “Grazie ai nostri scienziati, l’India ha una storia molto ricca nel settore spaziale. Questa straordinaria missione porterà con sé le speranze e i sogni della Nazione”. Per poi proseguire, al termine della missione: “L’India è sulla Luna, possiamo aspirare tutti alla Luna e oltre!”
India, i futuri successi dello sbarco lunare
Una prima conseguenza dello sbarco sulla Luna, riguarderà il piano politico. L’attuale Primo Ministro indiano Narendra Modi, del partito Bjp, probabilmente vincerà le elezioni nazionali della prossima primavera. In tal caso, si tratterebbe del suo terzo mandato, visto il suo consenso popolare già stabile al 70%.
Anche dal punto di vista geopolitico, si pensa che l’India stia per prendere il posto della Cina. Nella nuova divisione del Mondo post secondo dopoguerra (Global South), l’obiettivo dell’India è quello di diventare una superpotenza, non una semplice potenza del Sud crescente.
India, un Paese già in crescita
Ad inizio anno, l’Onu aveva certificato il superamento della popolazione indiana su quella cinese. A tale crescita, però, deve seguirne anche una del capitale umano: maggiore educazione, sanità, formazione lavorativa. Inoltre, a preoccupare ulteriormente, è il bassissimo livello di presenza femminile nel mondo del lavoro.
L’India, attualmente, vive anche un momento molto importante circa la lotta alla povertà. Testimoniato dal Programma allo sviluppo delle Nazioni Unite, il quale attesta che fra il 2005 e il 2021, sono stati 415 milioni gli indiani usciti dalla condizione estrema di povertà. Anche la classe media si sta espandendo, condizione essenziale affinché un paese possa divenire una grande potenza.
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