Un anno dopo Casamicciola commemora le vittime dell’alluvione con una cerimonia a cui hanno partecipato il ministro Nello Musumeci, il governatore Vincenzo De Luca, il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio ed il commissario alla ricostruzione post frana Giovanni Legnini. Prima dell’evento il sindaco di Casamicciola Giosi Ferrandino con Giovanni Legnini e altre figure istituzionali del territorio isolano si sono recati al Celario, zona epicentro della tragica frana, per deporre una corona di fiori in memoria delle dodici persone morte.
di Aniello Boccanfuso
Il ministro Musumeci ha voluto sottolineare che «essere presenti qui oggi era un dovere, oggi il nostro animo è diviso tra il dolore per le vittime e la gioia poiché l’isola è ripartita. Lavoriamo per ricostruire, per evitare che si ripetano tragedie come queste: sappiamo che il territorio è fragile ed abbiamo la necessità di ricostruire celermente e breve. Lavorare per difendere Casamicciola e Ischia da future calamità, da tutte quelle che sono prevedibili e che possono essere mitigate nei loro effetti. Non esiste il rischio zero, ma alcune cose possono essere ridimensionate nei loro effetti devastanti. La ricostruzione va avanti per restituire normalità ad un territorio bellissimo e fragile».
Il presidente della regione De Luca, nel corso del suo intervento ha chiarito che per la ricostruzione e messa in sicurezza dell’isola serve un miliardo e 300 milioni di cui, attualmente, sono stati garanti soltanto 300 milioni ed ha chiesto al governo di garantire un finanziamento pluriennale per garantire tutti gli interventi. De Luca ha anche avanzato l’ipotesi di non attendere l’approvazione del piano complessivo di riassetto idrogeologico da parte dell’Autorità di bacino ma di procedere in maniera più flessibile e spedita, cominciando a mettere in sicurezza pezzi del territorio di Casamicciola. Sul tema dell’abusivismo il governatore ha affermato: «Delimitiamo il problema: diamo i condoni, fatto salvo quelli insanabili e poi incassiamone gli oneri. Siamo in un Paese nel quale dove siamo ricchi di tutto tranne che di buon senso e concretezza: se esistono 80 mila alloggi abusivi non possiamo certo pensare di abbatterli tutti»
«Ischia è un laboratorio. Altrove si parla di gemelli digitali, qui è stato realizzato e ci consente di fare tutte le valutazioni del caso che impegnano anche il governo, che oggi ha un quadro chiaro della situazione. La conoscenza storica del rischio ci permette di avare una visione più ampia che parte dal passato» ha detto Curcio, mentre Legnini ha tracciato il bilancio di un anno di attività della struttura istituita per la ricostruzione post frana: «C’è stato un lavoro costante, quotidiano, incessante, portato avanti con la collaborazione di tutti. Oggi l’isola è un cantiere aperto orientato al recupero progressivo delle condizioni di sicurezza. Con la relazione presentata oggi abbiamo illustrate tre buone pratiche che hanno caratterizzato il nostro lavoro: il dragaggio del porto, la pulizia degli alvei preordinata all’attuazione del piano degli interventi strutturali per la mitigazione del rischio idrogeologico, e l’utilizzazione delle tecnologie digitali per orientare la ricostruzione».
“Non potremo mai dimenticare le vittime di quella tragedia – afferma Giosi Ferrandino, sindaco di Casamicciola – e a loro dedichiamo l’anniversario di domenica in cui, a nome di tutti i miei concittadini, ringrazierò le donne e gli uomini che ci hanno aiutato nei giorni più bui, quando eravamo in mezzo al fango e al dolore. Intanto il mio dovere è far rinascere, ripartire e tornare a risplendere questo paese. La priorità è quella di mettere in sicurezza il territorio e restituire una casa a tutti. Per questo, insieme al Commissario Legnini, abbiamo varato un piano di delocalizzazione senza precedenti che prevede un’alternativa abitativa concreta e immediata. C’è tanto da fare anche per il rilancio economico e turistico ma noi siamo resilienti e ci rialzeremo, come dopo il grande terremoto del 1883”.
Il sindaco di Casamicciola ha consegnato gli encomi e gli attestati di ringraziamento alle forze dell’ordine, i volontari e le associazioni che hanno prestato soccorso ed assistenza alla popolazione. Nel tardo pomeriggio la giornata si è chiusa con una messa di commemorazione in ricordo delle vittime, celebrata alla basilica Santa Maria Maddalena dal vescovo di Ischia e Pozzuoli, monsignor Carlo Villano.
Dodici mesi dopo Casamicciola si è rimessa in moto anche se resta ancora tanto da fare, per la messa in sicurezza e la ripartenza turistica ed economica: il porto è stato dragato e riaperto, gli alvei alluvionali ripuliti, installato un sistema di monitoraggio ed alert attivo 24 ore al giorno in grado di dare l’allarme in caso di maxi-precipitazioni e complessivamente è stato realizzato il 40% degli interventi di somma urgenza, col resto già finanziato ed in fase di attuazione.
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