Home Attualità Ius scholae, Tajani non si ferma. È scontro con la Lega

Ius scholae, Tajani non si ferma. È scontro con la Lega

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Durante il meeting di Rimini organizzato da Comunione e Liberazione, Antonio Tajani rivendica la libertà di discutere di una riforma della cittadinanza. “Non impongo niente a nessuno, ma non voglio neanche che nessuno imponga qualcosa a me, quindi sono libero di parlare”. Risponde così il leader di Forza Italia ai cronisti che lo incalzano, lanciando un nuovo affondo a Matteo Salvini. Ma la reazione della Lega non attende ad arrivare. Il leader del Carroccio pubblica sui social un video di Silvio Berlusconi che, ospite di Fabio Fazio, diceva no allo ius soli e in parte allo ius scholae, per paura di invasioni di migranti in Italia. Un vero colpo basso quello che lancia il leader della Lega, contribuendo ad acuire una ormai evidente spaccatura tra i due partiti di maggioranza.

Dal palco di Rimini, Tajani dichiara il suo si allo ius scholae prendendo le distanze dalla destra sovranista.

Una mossa che spiazza FI, tanto che la risposta di Tajani arriva puntuale: “Credo di conoscere bene il pensiero di Berlusconi e non credo che Berlusconi debba essere utilizzato per fare polemiche politiche”.  Rispolverando il passato, torna pure il sì allo ius scholae di Gianfranco Fini che ha dichiarato: “Sulla cittadinanza io non ho cambiato idea e confermo tutto quello che dicevo allora”. Insomma, dopo ben 15 anni la saga sullo ius scholae ha una nuova puntata. Sull’ipotesi di una legge che possa cambiare requisiti e condizioni per diventare cittadini italiani, a partire dai figli di stranieri nati o cresciuti in Italia, da giorni la partita si gioca tutta nel centrodestra. Da qui le dichiarazioni di Tajani che a Rimini, facendosi scudo dei cattolici di Comunione e Liberazione, vicini agli elettori di Berlusconi e sensibili a solidarietà e integrazione, ha ribadito: “Essere italiano, essere europeo, ed essere patriota non è legato a sette generazioni, ma a quello che sei tu”. Dalla platea grandi applausi e la sicurezza, quindi, per Tajani di aver centrato l’obiettivo di distinguersi come forza moderata e cattolica rispetto alla destra sovranista e trincerata su posizioni anti-migranti.

Reazione durissima della Lega che ribadisce:” Lo ius scholae non è una priorità”

La risposta della lega alle esternazioni del leader di FI non si fa attendere: “Lo ius scholae non è nel programma elettorale di centrodestra, non è una priorità e non è nell’agenda di governo, quindi, è chiaro che si fatica a capire i colleghi di Forza Italia. L’insistenza di Tajani non è che infastidisce tanto la Lega, che ha una sua posizione chiara e ribadisce il suo no, ma visto che offre una sponda alle opposizioni rischia di minare seriamente la stabilità del governo. Sinceramente facciamo fatica a comprendere a che pro”. A parlare così è il capogruppo della lega al Senato Massimiliano Romeo, intervenendo alla trasmissione ‘4 di sera’ su Rete4. “Cosa fanno – si chiede Romeo – presentano una proposta di legge in Parlamento e l’approvano con i voti della sinistra? Che cosa potrebbe capitare? Sinceramente troviamo un po’ curiosa questa insistenza. Insistere in questa direzione non so dove possa portare”.

contributo esterno

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