La nazionale di calcio italiana, guidata da Luciano Spalletti, strappa un sofferto 0-0 contro l’Ucraina alla BayArena di Leverkusen, in Germania, e si qualifica ad Euro 2024.
Lo ‘’spareggio’’ andato in scena a Leverkusen tra Ucraina e Italia è stato appassionante e combattuto sino all’ultimo momento. Le due squadre si sono presentate al match a pari punti (13 punti per l’esattezza) e alla conquista del secondo posto nel gruppo.
La nazionale italiana, però, a differenza della nazionale ucraina godeva di un piccolo vantaggio ossia la possibilità di qualificarsi avendo a disposizione due risultati su tre mentre l’Ucraina era obbligata a vincere per passare il turno.
Le scelte di Spalletti e l’andamento della gara
Nonostante il piccolo vantaggio a disposizione, il CT Spalletti ha deciso di preparare il match avendo la vittoria come unico obiettivo perseguibile.
Il CT azzurro, pertanto, ha scelto di schierare nuovamente dal 1’ Jorginho in regia e Raspadori come falso 9 per rendere la manovra più fluida.
Il primo tempo è stato relativamente sotto controllo da parte degli azzurri. Nel secondo tempo, invece, col passare dei minuti la nazionale ucraina si è sempre più sbilanciata nel disperato tentativo di andare in gol. Per tale motivo la nazionale azzurra è andata in affanno nel finale, però il muro difensivo eretto dagli azzurri è stato a dir poco invalicabile. Muro che è stato tenuto in piedi anche da uno straordinario Gigio Donnarumma che ha dimostrato per l’ennesima volta di meritare i pali della nazionale.
Una menzione va anche per Buongiorno che, nonostante il cartellino giallo dopo appena 7 minuti si è reso protagonista di un’ottima prestazione che certifica il valore assoluto del difensore azzurro.
Un piccolo spavento per gli azzurri è arrivato nel recupero con l’Ucraina che ha reclamato un penalty per fallo di Cristante ai danni di Mudryk. Sia l’arbitro spagnolo Gil Manzano dal campo e sia il Var non hanno però ravvisato questa infrazione di gioco e hanno preferito lasciare correre.
La sofferenza è stata tanta nei 90’ minuti di gioco. Ma l’Italia sarà presente ad Euro 2024 e proverà a difendere il titolo conquistato a Wembley nel 2021 con le unghie e con i denti. Luciano Spalletti può sorridere, il primo grande ostacolo è stato superato e da adesso si può finalmente progettare il futuro con ambizione e tanto ottimismo.
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