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Matteo Messina Denaro porta via con sé silenzi e segreti

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Matteo Messina Denaro
L'arresto di Messina Denaro

E’ necessario sostituire alla cultura della mafia il coraggio della legalità. Il cartone animato sulla famiglia del testimone di giustizia Ignazio Cutrò.

E’ morto Matteo Messina Denaro e porta con sé la scia dei crimini e delle stragi del 1993 che ha compiuto e ordinato. Porta con sé i segreti che non ha rivelato, i nomi di coloro che lo hanno politicamente protetto e che non ha fatto, le confessioni che avremmo voluto sentire sulle stragi.

Qualcuno oggi sarà felice, perché ormai MMD non può più parlare, per qualcun altro, il suo successore, inizia una fase nuova.

Matteo Messina Denaro porta via con sé silenzi e segreti

Non ci saranno funerali in chiesa. Proprio qualche mese fa Papa Francesco ha ricordato che la Chiesa scomunica i mafiosi. Li combatte anche con l’aiuto di sacerdoti coraggiosi come Don Giuseppe Puglisi, di cui qualche giorno fa ricorreva l’anniversario dell’uccisione da parte della mafia a cui toglieva le braccia, recuperando gli adolescenti già reclutati dalla criminalità mafiosa e riaffermando nel quartiere dove operava la cultura della legalità guidata dalla fede.

Don Pino Puglisi è un modello che deve essere presentato ai giovani, insieme a quello degli imprenditori coraggiosi che hanno denunciato i mafiosi, dei testimoni di giustizia, tra cui Ignazio Cutrò, Giuseppe Carini o Pino Masciari, dei sacerdoti che lottano per la legalità come Don Luigi Ciotti, i tanti insegnanti e operatori del sociale che svolgono la loro missione con i bambini che vivono nelle zone di mafia, i giudici, i carabinieri, gli uomini dello stato che hanno perso la loro vita per lottare contro questa piaga.

La Mafia si combatte con l’azione forte, determinata e costante dello Stato, con il coraggio dei cittadini semplici e degli imprenditori, con l’azione civica delle associazioni e, soprattutto, con la cultura.

Quanto tempo passerà prima che venga prodotta una serie televisiva sulla vita di MMD nella speranza che sia un successo come lo è stata Gomorra?

Eppure la mafia si sconfigge solo se cambia la cultura.

Occorre proporre ai bambini e ai ragazzi modelli positivi da imitare. Una bellissima operazione in questo senso è quella fatta da Rai Play che ha prodotto un cartone animato ispirato alla vicenda di Ignazio Cutrò, imprenditore edile vittima del racket mafioso delle estorsioni nella provincia di Agrigento.

Il film di animazione racconta la vera storia del testimone di giustizia siciliano che è riuscito a rimanere nella propria terra, la Sicilia, e a redigere, insieme alle persone che, come lui, sono andate contro la Mafia da semplici cittadini, tre leggi – tutt’oggi in vigore – che, tra l’altro, consentono a questi ultimi di lavorare nelle pubbliche amministrazioni.

Dice sempre Ignazio Cutrò “Non siamo noi che dobbiamo lasciare il nostro Paese, ma sono i mafiosi che se ne devono andare”. Con l’aiuto dello stato sono riusciti a restare e continuano a essere un esempio per la comunità.

Qualche giorno fa, si è sposato il figlio di Ignazio Cutrò, Giuseppe. Un grande regalo per lui è stata la presenza di Don Ciotti che ha celebrato il matrimonio.

La bellissima e intensa cerimonia, come anche quella del matrimonio della sorella Veronica (entrambi protagonisti del cartone animato), celebrata lo scorso anno nella stessa chiesa Madre di Santo Stefano Quisquina (AG), è stata una testimonianza importante che il coraggio della legalità può essere più forte della violenza della mafia.   

LINK AL CARTONE ANIMATO TUFO: https://www.raiplay.it/video/2023/05/tufo-1abdc87c-b4aa-48a8-be19-c61e9bc0986b.html?fbclid=IwAR3y6uBFYSZFjCbjWbHTsC4WW2JLGVu4agTcqLVdJ6LDmsob25OIyyOmuJs

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